Oh oh oh!
Cosa leggono i miei occhi, una morning after!
Sicché anche Harry Potter si spoglia e, per fortuna, ha tutti i pezzi al posto giusto!
Ecco, lo sapevo. La deriva delle battutine imbecilli ha avuto inizio: nonostante la mia incapacità di fingermi persona seria e matura sia proverbiale, cercherò di buttare giù un commento decente, prima di perdere ogni ritegno.
In effetti, non ci avevo mai pensato. Alle difficoltà di riprendere una vita normale dopo la battaglia di Hogwarts, intendo. O almeno, ci avevo pensato più dal punto di vista istituzionale - chi si occupa di ripescare i Mangiamorte, chi di ripristinare l'ordine, ecc. - che da un punto di vista interpersonale. Men che meno avevo pensato ai problemi di coppia di Harry e Ginny. Questo probabilmente perché ho sempre collocato mentalmente il "fatto" (o la sequela di "numeri da circo", come dici buffamente tu) al sesto libro. Sai, quelle ore felici passate in riva al lago o nel parco. Insomma, fra le varie speculazioni, io mi ero data quella risposta. Essì, con eventuali aghi di pino e blitz di tentacoli della piovra gigante annessi.
Ho trovato molto credibili i mille dubbi di Harry, soprattutto il computo di chi fosse più o meno esperto di lui. E va bene riconoscere a Neville i suoi meriti, ma non esageriamo, eh. Ed ho trovato carino che quell'arrogantello che pochi mesi prima aveva apostrofato Voldemort col suo banale nome da babbano prima di spiaccicarlo sul pavimento della Sala Grande, adesso abbia problemi a sfilarsi la camicia. Perciò, nonostante le storie fluffeggianti non siano esattamente le mie storie-tipo, la tua è davvero molto piacevole, soprattutto per la carica introspettiva. L'ho letta un po' come il seguito ideale della tua vetusta "Finalmente, tornare da Lei".
Ok, fammi sfogare un po' la cretinaggine adesso, proponendoti questa quarta di copertina:
Il ragazzo che è sopravvissuto (due volte), con la partecipazione straordinaria dei preservativi (nella produzione dei quali, una voce insistente dentro di me suggerisce abbiano grande parte i Pimpli d'acqua dolce), e con l'assenza altrettanto strordinaria del villain del momento, il-fratello-maggiore-di-lei, riesce alla fine a concludere (due volte).
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