Recensioni per
Salvami o seppelliscimi
di kamy

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
21/01/15, ore 10:27

la tua storia mi ha incuriosita e attirata già dal titolo e dalla presentazione. Poi quando sono entrata e ho letto che l'hai scritta ascoltando The Kill, 30 seconds to mars, mi sono detta ok: è la storia giusta!
Amo i 30 seconds to mars, e adoro il castello errante di howl, anche se ammetto che questa è la prima storia che leggo sull'argomento.

questa one shot mi è piaciuta, e ora ti spiegherò il perchè. Non sono d'accordo con quanto ha scritto la giudice del contest a cui hai partecipato, che dice che si aspettava una lettura più "impegnativa e interessante". A mio parere l'argomento è stato trattato molto bene, e ovviamente hai descritto i pensieri e la situazione un po' misteriosamente ecco; io l'ho inteso come un attenersi all'atmosfera del film intero, che è dark, misterioso, spesso criptico. Se avessi descritto tutti i pensieri di Howl chiaramente e dettagliatamente a mio parere si sarebbero persi il senso e l'atmosfera del film, che invece sono parte fondamentale dello stesso!

Molto bello come hai caratterizzato Calcifer e Howl; ovviamente Sophie dorme, e non rientra nella narrazione, ma il dialogo fra i due amici mi è parso fin dal principio meravigliosamente plausibile, mi immaginavo quasi una scena del film che includesse la tua one shot, perchè ogni frase di Calcifer e ogni risposta contrastante di Howl può essere benissimo stata detta da loro!
E questa è un'altra cosa che mi è piaciuta molto.

grammaticalmente si, c'è qualche imperfezione che anche io ho notato ma il giudice ha provveduto a segnarle tutte, perciò sorvoliamo. Non è questo l'importante nella mia recensione.

Sono stata davvero contenta di leggere questa storia, soprattutto di aver trovato questa da leggere per prima perchè mi ha fatta tornare all'atmosfera del film. Davvero brava!
a presto!
Rosanera

Recensore Master
25/11/14, ore 22:03

GIUDIZIO PER AVER PARTECIPATO AL CONTEST «UN BATTITO DI CIGLIA: SECONDA EDIZIONE»
«SALVAMI O SEPPELLISCIMI» DI KAMY (MSP17)
“Ah, eccolo l’Howl che conosco. Caro il mio stregone, ecco che sfuggi nuovamente alle tue responsabilità. Non vuoi ammettere che è ben altro di cui vorresti parlarle” ribatté. Howl allargò le braccia e queste divennero delle ali piumate nere. Mutò il suo aspetto e si voltò, saltando con le zampe verso la porta.

- Sviluppo della trama e dei personaggi
Una storia abbastanza corta che racconta uno spicchio di conversazione tra Howl e Calcifer, mostrandoci come il demone del fuoco abbia ben inquadrato che Howl ha qualcosa da nascondere e che quel qualcosa riguardi proprio Sophie, la quale se la dorme bella grossa e, proprio come Calcifer stesso dice, sembra non essersi per niente accorta del fatto di cambiare aspetto quando è in quello stato di sonnolenza così pesante.
Non ci sarebbe in realtà molto da dire, forse perché, trattandosi di un racconto breve, sono i personaggi ivi presenti che parlano direttamente per essa, narrandoci quel momento che sembra avvolto nello scorrere del tempo e in quella notte tempestata di incendi e boati che porta con sé un'imminente e decisiva battaglia; nonostante tutto, Calcifer prova a far ragionare Howl che, in risposta, dice che la sola cosa che gli interessa è la propria bellezza e il fatto che voglia essere visto solo come una persona attraente agli occhi di chi lo guarda, ma non è esattamente ciò che il demone del fuoco sembra aver intuito, date le sue successive parole e il modo in cui si rivolge poi alla figura dormiente di Sophie quando resta finalmente solo con lei.
Da questo punto di vista, la storia mira a calarci nei panni di entrambi questi due enigmatici personaggi e nel volerci mettere al corrente di quell'attimo intimo strappato al tempo, facendoci così comprendere che, oltre quelli che sembrano essere pensieri superficiali in cui Howl appare soltanto desideroso di pensare al proprio aspetto e di come il suo stesso essere possa apparire in bel altro modo agli occhi di terzi, magari Sophie stessa, c'è qualcosa di molto più profondo che proviene dalle parole dello stesso mago.
Nonostante questo, però, non sono riuscita a trovare una nota del tutto innovativa durante il corso della storia, forse anche a causa della sua brevità. Parli sì di un breve spaccato, di qualcosa che potrebbe essere visto come un missing moment rubato al film e che quindi potrebbe benissimo inserirsi in una parte di esso senza creare disordini o chissà quali problemi a livello di trama, ma... c'è qualcosa che non fa sembrare completa o originale questa storia, proprio a causa del tema che hai deciso di trattare.
Non l'hai fatto in modo superficiale o frettoloso, questo è certo, ma non è nemmeno stato sviscerato come forse ci si aspettava, facendo sì che anche la caratterizzazione calasse un po' e divenisse una piccola pecca di contorno che non ha innalzato del tutto il livello del racconto da te presentato in questo frangente. Hai saputo comunque trattarli bene, almeno per quanto tu abbia messo in atto la parte introspettiva, breve anch'essa per dare molto più risalto alle azioni dirette e ai discorsi in cui si gettano Calcifer e Howl, visto il modo in cui esse vengono poste dinanzi agli occhi del lettore.
Facendo capire meglio i pensieri del mago con un'introspezione maggiore, magari inserendo le sue preoccupazioni per quel che riguardava Sophie o quella battaglia contro cui si stava per lanciare - lui stesso dice che Sophie potrebbe arrivare alla verità solo quando sarà lei stesso a seppellirlo, parole che lasciano ansia e fanno comprendere quanto il tutto turbi Howl - probabilmente sarebbe aumentata anche un po' di più la caratterizzazione totale del racconto, accrescendo in qualche modo anche l'originalità per il cercare di mettere nero su bianco un determinato momento.

- Stile, sintassi & grammatica
Per quanto lo stile sia semplice e con un ritmo veloce per adattarsi alla storia, ha bisogno di qualche piccola limatura qui e là che possa renderlo più perfetto di quanto sia in questo momento.
Ci sono piccoli errori disseminati nel testo, ma niente di così eclatante da essere considerato realmente grave, solo piccoli accorgimenti che potrai notare tu stessa poco più giù e che avrebbero anche potuto scomparire con una rapida ma corretta rilettura. Le frasi sono incisive e mirano ad essere dirette, forse a volte persino troppo, però nel complesso non rappresentano errori di sorta nonostante alcune potrebbero continuare benissimo nel periodo precedente per rendere la narrazione rapida ma anche fluida.
Ho inoltre notato che, quando si tratta del cambio di personaggio, tu non vai a capo. Mi spiego meglio: se per esempio è Calcifer a parlare, nel suo stesso periodo fai continuare le azioni di Howl e poi vai a capo facendo partire il suo discorso diretto, cosa che ammetto di non aver mai trovato in un testo e che mi ha lasciata un tantinello perplessa. Ti consiglierei di rivedere questa cosa perché, alla lunga, specialmente se si tratta di molti più personaggi, potrebbe in qualche modo rendere difficoltoso il susseguirsi della narrazione e il comprendere chi fa cosa e in quale momento.
Qui di seguito, gli errori di cui parlavo pocanzi:

All’interno della stanza entravano degli spifferi di vento che sollevavano volute di cenere → All’interno della stanza, entravano degli spifferi di vento che sollevavano volute di cenere
queste finivano → In un testo narrato, usare quel “queste finivano” stride davvero molto se messo a confronto con la frase precedente. Riscriverei in un molto più musicale: “le quali”, così d intendere comunque le ceneri e far sì che l'intero periodo abbia un suono migliore
Dal piano di sopra venivano sbuffi → Dal piano di sopra provenivano sbuffi
Lasciò volare una serie di scintille tutt’intorno e spalancò gli occhi, la sommità delle sue fiamme Howl ascoltò il custode del suo cuore crepitare e abbassò lo sguardo. → In questa frase c'è decisamente qualcosa che non va, almeno per quanto riguarda la seconda parte. Con quel “la sommità delle sue fiamme” non si comprende se tu intenda gli occhi di Calcifer - e mi par di ricordare che siano proprio al centro, ma magari rammento male io - oppure tu voglia intendere altro, poiché la frase recita “la sommità delle sue fiamme Howl ascoltò”, dunque qui credo che tu abbia dimenticato la punteggiatura se diamo per buona la prima ipotesi degli occhi. La frase, quindi, andrebbe così: “Lasciò volare una serie di scintille tutt’intorno e spalancò gli occhi, la sommità delle sue fiamme; Howl ascoltò il custode del suo cuore crepitare e abbassò lo sguardo.”
piegò di lato il capo → piegò il capo di lato
i corti capelli biondi a caschetto. → Per renderla più fluida, sostituirei con: “il caschetto di capelli biondi”, ma questa è più una piccola annotazione capricciosa che altro
una mano sulla spalla/appoggiata sulle spalle → Ripetizione. Sostituirei oppure eliminerei una delle due
Forse dovrei … → I puntini sospensivi vanno uniti alla parola che li precede. Te lo annoto solo adesso a scopo illustrativo, ma lo stesso errore si ripete un altro paio di volte e lo correggerei; sembra anche esserci un errore di formattazione che capita solo con Word, ovvero i tre puntini molto distanti l'uno dall'altro
-Mi ha detto di aspettarla. Potrò smettere di scappare, potrò fidarmi di vivere senza circondarmi di amuleti- → Trovo che segnalare i pensieri con i trattini sia una cosa abbastanza sbagliata, poiché al principio pensavo che stesse parlando e ti fossi sbagliata ad inserire l'interpunzione giusta per i discorsi diretti. Un più elegante corsivo sarebbe di sicuro la scelta migliore
nel cielo blu-nero della notte → Ammetto di aver storto un pochino il naso nel leggere “blu-nero”. O scrivi “scuro” oppure “bluastro”
Qualcosa l’ha già abbattuto Howl, il vecchio te. Non è vero che sei quello di prima o non usciresti a combattere → Qualcosa l’ha già abbattuto, Howl, il vecchio te. Non è vero che sei quello di prima, o non usciresti a combattere
allungò il braccio tenendo le mani aperte e strinse la coperta al petto con l’altra mano. → allungò il braccio e aprì una mano, stringendo la coperta al petto con l’altra.

- Parere personale
Sono stata un po' incerta su come catalogare questa storia. L'ho presa come una sorta di missing moment che raccontava una parte mancante nel film, certo, però, per quanto mi abbia in parte comunicato la fiducia che Howl ripone in Sophie e mi abbia quindi vagamente calato nei suoi pensieri, mi è parso che durante la narrazione mancasse qualcosa, come se ci fosse qualche altra cosa nascosta fra le righe ma che faticasse in qualche modo ad emergere come avrebbe invece dovuto fare sin dal principio.
Di certo è stata una lettura piacevole, ma non molto impegnativa o troppo interessante come mi aspettavo. Si è trattato più di una slice of life con un pizzico di introspezione, ed è un vero peccato perché, visto l'argomento che avevi scelto di affrontare, ne sarebbe potuto venire fuori qualcosa che avrebbe potuto attirare maggiormente l'attenzione.