Recensioni per
Game Over
di MsEerie

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
15/12/14, ore 21:15
Cap. 1:

Ciao!
La tua storia, pur breve, racconta uno spaccato che, per certi versi, è anche inquietante. L'idea è buona, ma dovresti sistemate un attimo questa OS. No, so che è un capitolo solo e non ti sto dicendo di allungarla con altri capitoli, ma solo di inserire qualche piccola attenzione e spiegazione in più in questo.

Questa frase non mi convince molto:
L’uomo voleva fosse lei a dare il via al duello concedendole di fare la prima mossa così da sembrate un Gentleman, e dando per scontato che sarebbe stato lui a uscire vittorioso dallo scontro, ma la ragazza non sembrava voler iniziare.
Direi che la causa di ciò è la punteggiatura: hai fatto un inciso e prima della e hai messo la virgola. Ora, la e dopo la virgola non è un errore, ma rafforza la pausa "mettendola doppia" e, comunque, va a scelta dell'autore. Questo è innegabile. Ma da lettore quella e che apre l'inciso appesantisce molto la frase e inoltre, leggendo, ti consiglierei una virgola tra duello e concedendole.

Lui, infastidito, cominciò a dirigersi verso di lei a passo svelto, intento a mettere da parte le buone maniere e farla finita, ma si fermò all’istante quando la ragazza tirò fuori dalla borsa un pugnale che però non aveva intenzione di usare verso di lui, difatti lo usò per procurarsi un taglio sufficientemente profondo da far scorrere il sangue sul terreno.
In questa frase accadono due azioni, ti consiglio di spezzarle con un punto, invece che con una virgola.
Inoltre sorge spontaneo chiedersi dove si sia tagliata, cosa che non si intuisce assolutamente da nulla. Questa sarebbe una delle piccole "cose in più" che t consiglierei di non omettere. Non serve dire esattamente dove o di quanti centimetri, ovviamente... ma almeno in che punto si è tagliata direi proprio di sì.

e le pupille le si affinarono:
Affinarono, in questo caso, lo cambierei con assottigliarono. Affinare indica principalmente raffinare, ingentilire, perfezionare. Vero, ha come significato meno d'uso anche assottigliare nel modo che intendo tu, ma non è lampante. Rimane un attimo oscuro a una prima lettura il senso che tu gli dai.

negli occhi di lui si leggeva chiaro e tondo il terrore che si sarebbe potuto realizzare qualcosa di inaspettato e brutale,
Ti consiglio di rivederla. Al di là della costruzione in sé occhio al verbo.
Inoltre questo è il momento in cui questo lui, sbruffone senza nome, inizia a capire che non va tutto bene. Gli darei un po' più di respiro... dovresti far percepire, credo, la sua inquietudine per questo cambio inaspettato, cosa che non accade.

La ragazza si curvò verso il basso e, con il sangue che continuava a colare, disegnò una linea circolare intorno a sé stessa, un cerchio di sangue.
Ripetizione di sangue, potresti dire, per esempio, cerchio scarlatto.

Una volta finito il cerchio sussurrò
ripetizione di cerchio dalla frase prima. Siccome sappiamo che cosa sta facendo puoi omettere la parola cerchio e lasciare, semplicemente: "Una volta finito sussurrò".

Qua ti riporto l'intera parte che non mi convince, spiegandoti il perché:
e di conseguenza ci fu una scossa breve ma tanto forte da creare delle piccole crepe non molto profonde.
Questa cosa è inverosimile, per creare spaccature nel terreno la magnitudo deve essere sul 6, minimo, quindi è forte. A megnitudo 4, 5, già trema tutto, se spacca la superficie la gente cade tanto è violenta la scossa.

Dopo pochi minuti venirono fuori dal suolo delle statue che non sembravano resuscitate come gli zombie, ma plasmatesi e compattatesi nel sottosuolo assorbendo e combinando insieme sia il terreno, sia il cemento che ricopriva il suolo.
Delle statue resuscitate? Gli zombie sono cadaveri, non statue. Io fossi inte rivedrei il paragone... magari lo eviterei, limitandomi a dire che le statue escono, plasmate nel sottosuolo.
Parlando di ripetizioni usi in ordine: suolo, sottosuoso e suolo. Rivedrei magari o la costruzione della frase o cercherei dei sinonimi.
Le due statue si muovevano a piccoli scatti, facendo cadere i residui di terreno sul cemento. Erano felini, enormi felini che avevano il corpo simile a quello di un individuo umano.
Non è chiaro: sono enormi felini con un corpo umano? Intendi questo? Sono tipo felini umanoidi? Poi, so che felini è ripetuto volutamente, ma ti consiglierei di rivedere la frase.

Unghie lunghe e affilate, occhi e sguardo totalmente vuoti, il che faceva ribrezzo e diffondeva malessere e panico in quell’uomo che, pian piano veniva sopraffatto dal più immenso terrore, tanto che gli si annebbiarono gli occhi e il suo corpo non obbediva più al minimo comando di movimento.
Fino a "totalmente vuoti" legherei alla frase precendte visto che fa parte della descrizione dei felini, poi metterei il punto e parlerei della reazione di lui.
Beh, da quello che fai intuire dalla storia un uomo e una donna erano pronti a duellare, in che modo? Da lettore, proseguendo nella storia, mi dai l'idea che sarebbe lecito giugere alla conclusione che, tra i due, si sarebbe dovuta svolgere una "collutazione soprannaturale" di un qualche tipo. Allora il terrore dell'uomo, da dove scaturisce? Cosa fa nascere, in lui, ribrezzo, malessere e panico? Quelle creature? Perché? Non è "normale" per lui quello che accade? Come mai? Lasci troppe cose non dette, talmente tante da far zoppicare la storia. Non si capisce il motivo della paura, quindi non viene trasmessa.
Piccolo appunto, occhio ai verbi e alle declinazioni che usi.

Trascorsero minuti e l statue divennero statiche; lui capì che era il momento giusto per sgattaiolare via di corsa, quindi tentò di muovere il suo corpo che era rimasto allibito e raggelato da quella visione maldicente.
qua ti sei dimenticata la i tra trascorsero e minuti e la e di le statue.

Le due semina morte si girarono verso di lui, ma sembrava non lo vedessero, poi i loro occhi, inizialmente grigi del colore del cemento, si colorarono di rosso. Sembrava che gli stessi occhi senza pupilla contenessero sangue.
Attenta alle ridondanze, usare parole superflue non aiuta, anzi, spesso è deleterio. Inoltre ti suggerisco di rivedere bene la frase: colore e colorarono, sono oltre a esere ricondanze, ripetizioni. Ripeti anche occhi. La descrizione lascia, inoltre, molto a desiderare. Senza usare ridondanze e ripetizioni sarebbe da usare qualche parola in più per definire meglio questi felini che chiami semina morte.

Un dolore, un dolore atroce colpì LUI alla coscia sinistra.
Mi rendo conto sia il tuo stile, ma ti invito lo stesso a modifiare la frase, la ripetizione voluta non da pathos, ma solo pesantezza. Almeno in questo caso.
Inoltre poco più sotto dici ancora coscia, facendo ripetizione. Puoi usare un sinonimo, per esempio arto.

al punto di spezzargli le ossa.
al punto DA spezzargli le ossa.

al tal punto
A tal punto, non al.

Una terza semina morte sbucò fuori a mezzo busto verso destra ,
Ma la terza non era quella che gli aveva azzannato la coscia? All'inizio ce ne sono due, una terza esce per metà dal suolo e gli artiglia la gamba e dici ancora terza.
Credo sia la quarta, che dici?

il bracci sinistro
il bracciO sinistro

ma non solo..
i puntini di sospensione sono sempre e soltanto tre. se ad essi unisci un altro segno di interpunzione, come il punto esclamativo, è accettata questa formula: ..! o ..?, al limite. Ma la sospensione è formata esclusivamente da tre punti.

I primi due felini, che fino a quel momento erano rimasti immobili ad “ammirare lo spettacolo”, si avviarono di scatto correndo verso il succube;
Altra cosa che mi lascia perplessa, succube in che senso, nel senso di demone, il succube? O nel senso di dominato dagli altri, in questo caso dagli eventi? Il dubbio sorge visto che ci sono quei mostri, nulla esclude che l'uomo sia un demone. Nulla è tratteggiato con chiarezza, nell'ambientazione.

Sul finale...
Amo lo splatter: sangue ovunque, cose alla Tarantino, organi maciullati, scene raccapriccianti.
Ma devo proprio dirti che non hai saputo dare il colpo di macabro con cui, immagino dal contesto, volessi chiudere la storia.
Le statue gatto che non hanno forma nella mia mente, o meglio, sono uomini con la testa di gatto da come li hai descritti inizialmente... ma poco si adatta a come descrivi i loro movimenti. Mi piace che scompaiano in pezzi, eliminanado le prove. Bella, ci sta.
Ma come hai concluso, con le "domande risposte", quell'accenno di splatter reso in modo che definirei "a spanne"...
Allungherei un attimo, cambiando un poco la formula finale.

In conclusione.
La storia, di per sé, ha potenziale, la trama è promettente, ma è eccessivamente sbrigativa.
Una horror deve, almeno, essere un attimo inquietante o, almeno, devo capire perché chi lì dentro c'è, i suoi personaggi, hanno paura. È uno dei generi più complessi, a mio avviso, e non mi permetterei mai di dire che è brutta perché "non mi ha fatto paura", intendiamoci... ma non capisco nemmeno l'inquietudine di Lui. Ci sono vuoti narrativi e incongruenze che, con una buona revisione, trasformerebbero la storia in qualcosa di più succulento e piacevole.
Dal punto di vista della sintassi ti consiglio di rivere la costruzione che sei solita dare alla frase, non articolarle troppo, spezzale in modo un po' più fluido :)

Nemainn
 
(Recensione modificata il 15/12/2014 - 09:28 pm)

Nuovo recensore
12/11/14, ore 14:59
Cap. 1:

Contenuti interessanti e ricchi di dettagli. Sì, qualche errore di ortografia ma niente di grave :)
Complimenti perchè scrivi molto bene