Recensioni per
Torna, Starman!
di Rubina1970

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
07/04/18, ore 21:07

In occasione del quarantesimo anniversario della prima messa in onda di “Goldrake” in Italia ho curiosato nella pagina dedicata su efp e ho trovato la tua fic... molto profonda e significativa. In tempi difficili come i nostri capita di ripensare agli eroi della nostra infanzia e di chiederci: perché non esistono per davvero? Diceva Brecht che è fortunato il popolo che non ha bisogno di eroi; io invece credo che finché avremo nostalgia di personaggi coraggiosi, valorosi, belli, buoni e nobili d’animo, la nostra parte migliore non sarà andata persa! E sì, rivogliamo Actarus, ma pure Capitan Harlock e tanti altri come loro! Un saluto, Ælfgifu
P.S. Colonna sonora superba, di prim’ordine!
(Recensione modificata il 07/04/2018 - 09:09 pm)

Nuovo recensore
27/02/16, ore 18:57

Ero venuta a dare un'occhiata qui, per vedere se c'erano storie su uno degli anime preferiti della mia infanzia, e trovo questa bellissima docu-fanfiction, a metà tra la finzione e la realtà, che mi ha quasi fatto piangere.
Io ero troppo piccola quando l'uomo delle stelle è arrivato e non me lo ricordo, ma per mia fortuna, si è trattenuto abbastanza a lungo perché anch'io potessi godere della sua compagnia.
E come darti torto? Sì, Hiroshi e Tetsuya erano sicuramente forti e coraggiosi, ma non reggevano il confronto con questo ragazzo che odiava la guerra, ma era costretto a combatterla, che suonava la chitarra e amava il nostro pianeta più dei suoi stessi abitanti. Un profugo in terra straniera, che però difendeva quella terra con tutto se stesso. Come si poteva non innamorarsi di lui?
Secondo me, però, sbagli a sperare che torni. Lui la sua parte l'ha fatta. Adesso, tocca a noi, non ti pare? :)

Recensore Veterano
21/12/15, ore 15:22

Recensione Premio

Eccomi qui a consegnarti le recensioni che hai vinto all'Anime Pairing Contest. Ho deciso di cominciare da questa perché era la più breve tra quelle che mi avevi segnalato, e come ti avevo già detto mi aveva subito attratto per il titolo.
Nonostante io sia completamente di un'altra generazione, molto successiva a quella di cui parli tu, e non conosca quasi per nulla Goldrake (lo confesso, purtroppo conosco solo il personaggio e ho visto qualche scena di sfuggita...) ho potuto apprezzare davvero molto questa fanfiction, che ho trovato in un certo senso "insolita".
Insolita perché sono abituata, nei fandom, a leggere più che altro prosecuzioni della storia originale, missing moments, strade alternative... qui non c'è nulla di tutto ciò, non ci troviamo nemmeno nel mondo dell'anime, ma nel mondo reale. È stata molto originale l'idea di far parlare una protagonista che ricorda quando, da piccola, si era innamorata di quest'uomo delle stelle. È una storia intelligente, introspettiva, che è stata capace di darmi veramente molti spunti di riflessione, e a farmi sentire la (a mio parere giusta) critica alla società contemporanea, soprattutto con quella bella metafora degli schiavi. Non è passato poi molto dall'era di Goldrake, ma qui è cambiato tutto, e secondo me le cose non vengono più viste con la stessa meraviglia che c'era una volta, quella che avevamo da bambini. Per questo, mi è piaciuto il tono tutto sommato infantile della preghiera rivolta a Starman, questo supereroe che la protagonista implora di rivedere, promettendogli che lo riconoscerà. La canzone di David Bowie, che ho ascoltato mentre leggevo il tuo racconto, si accorda perfettamente con le parole che hai scritto e con l'atmosfera che hai saputo creare, inoltre trovo anche che tu sia riuscita ad inserire molto bene il testo tradotto all'interno della narrazione. 
Per quanto riguarda lo stile, ho solo complimenti: l'ho trovato ancora una volta molto maturo e piacevolissimo, mi ha coinvolto e mi ha fatto pensare, davvero non posso trovargli un difetto. 
Ho notato un errore di battitura: nella frase: "IL GOVERNO DEVE PREOTEGGERE I NOSTRI FIGLI!", hai scritto "preoteggere" anziché "proteggere".
Chiudo facendoti ancora i complimenti per questa storia: mi dispiace solo non conoscere Goldrake, perché magari le tue parole mi avrebbero colpito ancora di più, ma considera che anche ad una profana come me hanno sortito un grande effetto, per cui sei stata doppiamente brava. 
A presto,

Amahy

 

Recensore Junior
09/10/15, ore 16:30

Ecco, questa è una strana fanfiction.
Strana nel senso che emerge dal mare magno di efp e resta impressa: perchè mi conferma un'idea di cui già ero convinta, ovvero che si possa scrivere molto bene e molto profondamente partendo da qualcosa di molto pop come un cartone animato vintage. E perchè - altra cosa che adoro - mixa efficacamente alto e basso, pop e cultura alta, David Bowie e quel bel tipo dai capelli selvaggi di Actarus.
Poteva venirne fuori un'accozzaglia disordinata ed invece è una lettura intrigante, originale, che fa riflettere.
Piena di malinconia, di nostalgia per un mondo che è passato e non tornerà mai più, un mondo in cui internet non esisteva (eppure, incredibilmente, eravamo lo stesso felici!) e forse tutto pareva più semplice.
O magari eravamo solo noi a essere più semplici, allora.
E' vero, siamo cresciuti, siamo invecchiati, molti dei nostri sogni giacciono ancora in fondo allo stesso cassetto polveroso dal quale probabilmente non usciranno mai, eppure ancora la passione urla dentro di noi e spinge forte per uscire.
Trova forme inaspettate e accostamenti inusuali, che forse ai "giovani" fanno storcere il naso, ma non importa.
Sì, se Actarus tornasse sarei anche io in prima fila a tendergli le braccia.
Complimenti, alla prossima. C.

Recensore Master
22/12/14, ore 09:36

Io nel '78 c'ero ma, ahimé, ero nel seggiolone...
Così ho vissuto il mito di Actarus attraverso i racconti di mia sorella (lei, invece, sedeva al tavolo dei grandi e lo vedeva all'ora di cena), i giocattoli dei fratelli maggiori delle mie compagne di classe, i motivetti fischiettati dai ragazzini.
E' come quando cerco di spiegare ai miei figli di quando non c'era internet o il cellulare, o l'autoradio, o la tv a colori: se non ti impegni per recuperare, ti resta solo l'amaro dell'essere arrivato tardi, quando il gelataio ha finito il tuo gusto preferito.
Eppure, nonostante tutto, il mito ha attraversato i lustri, e come ogni rivoluzione che si rispetti, dopo la scossa iniziale, porta frutto lungo termine: chi ha subito il fascino metallico di Goldrake, non lo scorda e, come te, magari senza dirlo troppo ad alta voce, ne aspetta il ritorno e ha una borsa con l'indispensabile sempre pronta sotto il letto.

Al di là di tutto, comunque, il tuo modo di esprimerti è originale e piacevole. Forse dovresti scrivere più spesso (o  magari lo fai, ma pubblichi poco...)
A presto!
 

Recensore Junior
24/11/14, ore 15:33

Ciao! davvero bella e molto coinvolgente!! purtroppo nel 75 io non c'ero e mi son persa il meglio degli anni.. sarebbe piaciuto anche a me stare davanti al televisore ad aspettare Ufo Robot.

- Tetsuya