Recensioni per
Pensieri e ricordi
di cleila

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/09/17, ore 08:44

Eccomi qui per lo scambio a catena! Che dire, mi è sembrato di rivivere tutte le singole scene, intrise di dramma e cariche di emozioni. Tutto ciò che riguarda questo libro è toccante e tu hai reso perfettamente lo strazio presente in esso e non è mai semplice toccare un tale argomento.
Una piccola osservazione: "un'imperiale afflizione", con apostrofo e una sola Z :3
Complimenti, è decisamente un buon lavoro!
Sarasvati

Nuovo recensore
02/12/14, ore 21:18

Prima di dirti cosa penso del tuo scritto, vorrei farti notare alcuni errori grammaticali e darti qualche consiglio sulla sintassi, spero di non averti infastidita.
Alla riga 1: “sono trascorsi 2 anni da quando..” Ricordati la maiuscola all'inizio del testo (“Sono”), inoltre, è preferibile scrivere i numeri che vanno da 1 a 10 in lettere.
Alla riga 6: “Senza le sue risate, senza il suo carisma eppure ricordo come se fosse ieri il nostro primo incontro” Ti consiglio di inserire una pausa tra “carisma” ed “eppure”.
Alla riga 12: ''Le mie paure?'' Domandò Gus con una punta di decisione nella voce” Probabilmente volevi inserire “indecisione” e non “decisione”.
Alla riga 14: “Ho paura del oblio' rispose Gus senza esitazione. E’ grammaticalmente corretto scrivere “dell’oblio” .
Alla riga 22: “dio quanto lo amavo riusciva a dare un senso …” Io inserirei una virgola dopo “amavo”, per enfatizzare maggiormente il sentimento.
Alla riga 25: “Oppure i nostri fantasticare su “un imperiale afflizzione”. Attenta “afflizione” ha una Z sola, ricorda la regola: se c'è zio o zia in una parola, non ci va la doppia.

Alla riga 38: “Ma Gus era come, sempre pronto a farmi star meglio ricordo addirittura che voleva finire lui il libro per me.”
Io avrei composto questa frase in modo differente: “Gus, nonostante tutto, era sempre pronto a farmi stare meglio; disse anche che voleva scrivere il finale del libro per me.”

Alla riga 61: “Era una lettera di Gus, i suoi genitori compreso Isaac mi avevano accennato di una sua lettera,” Io metterei una virgola dopo “genitori”, poiché “compreso Isaac “ è una puntualizzazione.

Alla riga 60: “Van houten” Ti sei scordata la prima lettere del cognome, va in maiuscolo.

Alla riga 65: “Quando i mesi passarono continuai a frequentare Isaac” Io avrei scritto:”Durante il passare/lo scorrere dei mesi continuai a frequentare Isaac”.

Alla riga 89: “Nonostante tutto quello che io sto passando gli vedo amarsi sempre …” Non usare “gli” ma “li”.

Alla riga 92:” ma vivete assaporate la vita come se fosse il vostro” Forse volevi scrivere “assaporando la vita”, invece di “assaporate”.

Ho un’ultima precisazione, secondo il mio parere, nonostante queste siano come le pagine di un diario, hai utilizzato troppo spesso i puntini di sospensione; ti consiglio di limitarli.

Spero che le mie osservazioni ti possano aiutare a migliorare questo testo.

Mi è piaciuto quello che hai scritto, penso ti sia ben immedesimata nelle vicende accadute ad Hazel; hai scritto sfoghi che probabilmente sarebbero stati adatti alla situazione se fosse stata reale.
Brava.

-Erica

Nuovo recensore
22/11/14, ore 14:22

Ciao :)
Ma che bella storia che abbiamo qui adoro le raccolte di pensieri come questi perché ti fanno vedere il mondo attraverso gli occhi del protagonista in questo caso di hazel il tuo modo di scrivere è così dolce e vero mi piace addolcisce in modo perfetto la tragica storia che racconti.
È bello il modo in cui vedi hazel la descrivi con una persona matura pronta ad affrontare il suo destino che allo stesso tempo affronta in modo romantico e malinconico la sua realtà come proprio della sua età.
Mi è piaciuto il fatto che tu abbia creato un sequel delle vite dei personaggi ho apprezzato soprattuto quella di Isaac non avevo mai letto storie in cui si parlava di una sua fidanzata "dopo-Monica" è stata un idea semplicemente geniale brava.
Una parte che mi è rimasta veramente impressa è quella dove parli del loro viaggio ad Amsterdam e la frase in cui dici" I suoi occhi addolorati che fissavano dolcemente il mio viso" è così dolce e poetica.
Spero di leggere presto altri tuoi lavori
A presto
Chiara