Ciao Arianna. Per ringraziarti ancora di più, sono qui per recuperare varie tue poesie, che leggerò oggi con immenso piacere!
Non leggevo qualcosa di tuo da tantissimo e voglio cercare di recuperare tutte le poesie, anche perché non recensisco niente da tanto e penso che iniziare con le poesie e non con le storie sia qualcosa di più semplice.
La poesia è molto breve, ma descrive come ogni bambino si sente a Natale e come dovrebbero sentirsi gli adulti. Ad esempio, noi crediamo ancora a Babbo Natale, nonostante in famiglia siamo tutti adulti. Però, come sai, per me da otto anni Natale è sinonimo di ulteriore dolore e tristezza.
Spero che questo sarà diverso, ma dubito. E poi sono anni che non nevica a Natale. Mi sa che l'ultima volta, qui dove abito, è successo molti anni fa, quando siamo usciti dalla chiesa dopo la messa della Vigilia. E' stato bellissimo, e poi siamo andati da mia nonna paterna a bere la cioccolata calda. Direi che l'abbinamento neve più cioccolata calda è un Paradiso, praticamente!
E comunque, anche se nevicherà dopo Natale, io sarò contenta lo stesso. Perché io adoro la neve, mi fa tornare ambina, ci posso giocare in mezzo; e poi Furia e Red l'hanno vista, Alba no perché l'anno scorso non è nevicato. E' giusto che la veda anche lei. Solo che purtroppo è sempre più caldo... Chissà come andrà.
In ogni caso, scusa se ho divagato.
Nemmeno io esagero mai con i regali, ne chiedo al massimo uno o due, a volte anche niente, ma ricevo qualcosa lo stesso, una volta ho scritto una lettera un po' speciale nella quale ho chiesto a Babbo Natale di portarmi un po' di serenità. Io credo in lui, ma purtroppo non mi è arrivata.
Una volta ho chiesto quattro attini neri di peluche, ma Babbo Natale mi ha scritto un biglietto:
Cara Giulia, mi dispiace, ma non sono riuscito a trovare i gattini che tu volevi. Spero che il regalo che ti ho fatto ti piaccia.
Sai cos'era? Una tenda Apache, quella degli Indiani d'America, della tribù degli Apache! Mio Dio, era bellissima! Ci ho iocato così tanto dentro! Era il mio rifugio. Ci portavo dentro gli animali di plastica, o le bambole, o i peluche e con loro vivevo tante avventure e fingevo che quella fosse la nostra casa, il nostro posto segreto e perfetto.
Poi si cresce, le cose cambiano e... la magia del Natale sparisce un bel po'. O almeno, è successso a me. Non sento più gioia in quei giorni, né prima, né durante, né dopo. E ho una paura pazzesca che non succederà mai più.
Comunque, cos'hai chiesto quell'anno per Natale?
Qualche giorno fa ho ritrovato un vecchio tema di mio fratello proprio sul giorno di Natale, che io gli avevo controllato e corretto quando lui faceva ancora le medie. Aveva chiesto tre iochi per la WII, non chiedermi come si chiamavano perché ho letto il tema ieri, ma non me li ricordo XD.
Io non riesco a pensare al futuro, ma quest'anno vorrei chiedere qualce creatura fantasy. Magari una sirena e una ninfa, o due sirene e due ninfe, un elfo... Vediamo quanti regali Babbo Natale può portarmi. In ogni caso, ho pensato che siccome scrivo anche fantasy, sarebbe il caso di mettere nella mia libreria, già piena zeppa di peluche, anche qualche creatura fantasy. Dove la metterò... quello è un altro discorso, perché in realtà non ho più spazio XD.
Mi ha colpita questo verso:
"nella ricorrenza del Bimbo più amato. "
In esso, che mi ha colpita più di tutti gli altri, hai dato anche un significato religioso al Natale, come lo do io, visto che entrambe crediamo. Certo, ci sono i regali, la neve, ma il 25 dicembre è soprattutto il giorno in cui è nato Gesù, che ha salvato tutti noi. Anche se in realtà ho letto che alcuni storici dicono che la data più corretta della nascita di Gesù sarebbe il 6 gennaio. Non ricordo secondo quale ragionamento sul tempo eccetera, ma mio papà mi ha detto così. In ogni caso non importa.
Io adoro toccare Gesù bambino. Quand'ero piccola lo tenevo in braccio come se fosse stato un bimbo vero. Ne avevo uno bello cicciotto, e mia nonna due, e glieli ho presi: uno era molto magro, l'altro cicciotto pure lui, e indossava una camicetta oltre alle fasce. Ora ci è rimasto solo il nostro. Chissà dove sono andati a finire gli altri. Sarebbero stati un ulteriore ricordo di mia nonna paterna. :((
Comunque, ho anche visto vari film sulla vita di Gesù e quindi anche sulla sua nascita. Me n'è piaciuto uno in particolare, dove Giuseppe diceva una cosa come:
"Guardalo. E' un bambino come tutti gli altri."
E Maria rispondeva:
"Dai, prendilo in braccio",
con una dolcezza che mi ha scaldato il cuore.
Ma quello che m me l'ha scaldato ancora di più è stato il momento in cui Gesù si è addormentato fra le braccia di Giuseppe.
E poi, più avanti, quando lui stava per morire, ha scritto una cosa come:
Io conosco e amo Giuseppe di Nazzareth.
E poi altre cose e ha concluso:
Ed è mio padre.
E lui si è messo a piangere e ha detto:
"Hai detto... che sono... tuo padre?"
Gesù sapeva che non era così, eppure l'ha riconosciuto come tale, e piangendo ha risposto due volte:
"Ti voglio bene, papà! Ti voglio bene, papà!"
Commoventissimo, davvero. Sono rimasta.... letteralmente senza fiato. Quel film ha una potenza emotiva travolgente. Se solo mi ricordassi come si chiama! Ci sono così tante versioni sulla vita di Gesù! Se quest'anno lo rivedrò, ti farò sapere il titolo.
Un po' di tempo fa ho visto un video su YouTube di un vecchio film in cui Gesù è nato. La cosa che mi è piaciuta è che ho sentito il suo pianto. In effetti lui era un bambino. Un bambino come utti, nato povero, al freddo, un bimbo che aveva bisogno di tutto, come ogni bambino. Di essere allattato, cambiato, cullato, tenuto in braccio, coccolato, che la mamma gli raccontasse delle favole, gli cnatasse qualcosa, gli desse, assieme a Giuseppe e a Dio, tutto l'amore di cui era capace. Però poi, questo bambino è cresciuto e ha fatto cose grandi, stupende per noi Cristiani! Ci ha salvati. Sai, non voglio fare la stupida o dire una cosa offensiva su Gesù, non mi permetterei mai, ma a volte ho pensato che forse... Sì, ecco, forse è cresciuto troppo in fretta, rispetto a quanto dovrebbe fare un bambino normale. Ma Dio ha voluto così.
Ci sonoo alcune canzoni, due in particolare, che ti vorrei consigliare riguardo la nascita di gesù:
una è Mary Did You Know delle Cimorelli e l'altra è Welcome To Our World di JJ Heller. Nellissime entrambe.
Certo, ora mi sono ricordata che nel titolo della poesia c'era la parola "quasi", prima di Natale. Quindi c'è quel clima di gioia, di aspettativa, di attesa per tutto...
E tu mi hai trasmesso tante cose insieme, elle e brutte. Ma non sentirti in colpa per quelle brutte. non voglio fare vittimismo, è la cosa più lontana da me, lo sai, ma la mia vita sta andando così, per ora.
Comunque, spero di non aver divagato troppo.
Nellissimo componimento, complimenti! A volte, come ha detto ieri la mia psicologa, le cose più semplici e brevi sono anche le più efficaci.
Giulia |