Recensioni per
Poison Ivy.
di Rallienbow_

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
03/01/15, ore 20:08
Cap. 1:

Salve cara, sono Tsunade del forum di EFP e passo per lasciarti il giudizio del contest tramite recensione. ♥

Nona classificata (ex aequo) al contest "Left Behind - Storie di Ruggine e Abbandono"

Grammatica e Lessico: 14/20
Non sono presenti errori grammaticali enormi ma piuttosto diversi refusi, ripetizioni ed espressioni colloquiali poco adatte al contesto. Passiamo ad elencarti il tutto: “(…) di essere in un posto un po’ diroccatodiroccato è un aggettivo assoluto, quindi non può essere diroccato in parte, magari sarebbe stato meglio usare “un po’ decadente o espressioni simili ; “ci avrebbe pensato in un secondo momento a lei” la frase corretta è “a lei avrebbe pensato in un secondo momento” ; “(…) erano, quasi incredibilmente, pulite” la frase suona male, sarebbe stato meglio usare un’espressione del tipo “erano pulite, strano a dirsi” ; “(…) risalivano, almeno, ad una trentina di anni fa se la narrazione non è in prima persona bisogna usare prima al posto di fa ; “(…) era apparsa sull’uscio della porta” uscio e porta sono sinonimi, quindi si tratta di una ripetizione ; “(…) aveva una fame che non ci vedeva” è un modo di dire un po’ colloquiale per l’atmosfera della tua storia ; “(…) drastica come il solito” l’espressione corretta è con “al” al posto di “il” ; “come ci erano arrivati a quella situazione?” il ci è superfluo ed appesantisce solo la frase ; “(…) così talmente carico che gli aveva (…)” così e talmente sono due rafforzativi vicini e creano un accumulo di significati ; “gli si storcevano le budella solo al pensarci” il verbo adatto è “annodare” o magari “torcere” ma “storcere” è dialettale ; “(…) cercava di prendere dei riferimenti” il verbo “prendere” non suona bene nella frase, sarebbe da sostituire con verbi come “segnare/trovare dei punti di riferimento” ; “(…) contro gli scogli industrializzati di quell’isola maledetta” capiamo cosa intendevi dire ma l’aggettivo “industrializzato” non si adatta alla frase ; “e gli ricordò l’ultima volta che stette in compagnia di (…)” in questo caso “stette” rende poco scorrevole la frase perché non si inserisce coi tempi verbali utilizzati, magari “era stato in compagnia/si era trovato in compagnia” sarebbero state forme migliori; “ritirò fuori la cartina, per darci un’occhiata” qui darci è molto dialettale e va sostituito con darle, fai attenzione ; “in quel momento la paura gli era (quasi) del tutto sparita” è sbagliato perché la paura in sé sparisce, non sparisce “a qualcuno” ; “(…) al ristorante thailandese che c’è dietro l’università” quel “c’è” è poco corretto, magari un “che si trova” suonerebbe meglio ; “(…) sarebbe tornato in forze e fuori dal pericolo di morire” questa frase purtroppo è scorretta da ogni punto di vista, “fuori dal pericolo di morire” non vuol dire nulla, più corretto sarebbe “fuori pericolo” o “finalmente in salvo” ; allora poi lo aveva liberato (…)” allora e poi sono due avverbi che hanno lo stesso significato. A parte questo elenco (non prenderla sul personale, purtroppo i giudici di un contest devono… beh… giudicare le storie ricevute, per filo e per segno) abbiamo riscontrato un grande uso di pronomi personali doppi, anche a te consigliamo quindi di rileggere sempre la storia ad alta voce per trovare meglio eventuali errori ed incongruenze.
 
Stile: 12/15
Innanzitutto quando scegli le caratteristiche tecniche della storia (sul sito di EFP), queste dovrebbero essere in qualche modo legate al suo contenuto. Nella tua storia il genere “angst” non funziona perché per angst s’intende una situazione di grande sconforto psicologico che è propria delle storie più introspettive. Altro punto importante sono gli avvertimenti: là dove siano presenti scene di violenza (come quelle delle morti di Ellie e Madeleyn) andrebbero segnalate con l’avvertimento “contenuti forti” o almeno “violenza”, per avvertire il lettore di ciò che si appresta a leggere. Abbiamo notato che citi spesso personaggi e citazioni tratte da un manga che crediamo essere “Pandora Hearts” ma il problema è che inseriti in questo modo sono un po’ fuori contesto, soprattutto perché non spiegate. Fra l’altro ad un certo punto menzioni il “chain di Gilbert Nightray” ma una persona che non ha familiarità con il personaggio (noi stesse non sappiamo praticamente nulla di Pandora Hearts) non comprende la citazione e non può immedesimarsi nei ragionamenti di Adrién. Ci sono due punti nella storia che ci hanno lasciate perplesse ed entrambi riguardano il personaggio di Lucy: “E se te lo stai chiedendo, ero accanto a te fino a qualche minuto prima che ti svegliassi” e “Sei arrivato fin qui. Sei stato bravo, e veloce, lo ammetto”. Lucy sembra seguire in tempo reale tutti i movimenti di Adrién ma se ci pensi la cosa non è possibile; in primis perché non hai parlato di telecamere o altri mezzi di sorveglianza ma, soprattutto, perché i biglietti sono stati scritti prima che il protagonista si svegliasse o arrivasse alla scuola. Come faceva, Lucy, a conoscere l’esatto momento in cui Adrién si sarebbe svegliato e quello in cui sarebbe arrivato alla scuola? L’hai dotata di un’onniscienza poco comprensibile ed ingiustificata, che rende alcuni degli eventi descritti abbastanza incongruenti. Adrién stesso assume un paio di volte atteggiamenti contrastanti fra loro, da quando dice di avere paura del luogo fino a poche righe dopo, in cui invece afferma che “il luogo lo metteva di buon umore” . Abbiamo notato che, inoltre, Adrién dice di essersi iscritto a “dei corsi universitari per una laura breve in conservazione dei beni culturali” ma questo è un tipo di laurea che esiste solamente in Italia! La fine della storia, fra le altre cose, è come se annullasse tutta la ricerca fatta in precedenza dato che il protagonista muore senza nessuna possibilità di cambiare le cose o di vendicare la moglie e la figlia. Per il resto lo stile è buono, la storia aveva delle buone premesse ma abbiamo la sensazione che ti sia sfuggito qualcosa nello stilare gli eventi.
 
Originalità ed Uso del Luogo: 7/10
Questo punto è un po’ controverso poiché non sappiamo bene come interpretare il tuo uso dell’isola di Hashima. Innanzitutto non capiamo perché Lucy abbia scelto proprio questo posto per attuare la sua vendetta. Dai nomi dei protagonisti possiamo desumere che si tratti di persone inglesi o americane (comunque anglofone) e quindi non capiamo come l’antagonista sia riuscita a trasportare Adrién dall’altra parte del mondo senza che nessuno se ne accorgesse. Dovendo mantenere i tuoi personaggi, avrebbe avuto più senso il fatto di ambientare la storia in un posto vicino a dove vivevano, ma dato che il contest si basava su un Luogo preciso, forse avresti dovuto rendere i tuoi personaggi giapponesi o comunque asiatici. Tralasciando queste osservazioni, la descrizione in sé di Hashima è ben strutturata e dettagliata, l’abbandono del luogo traspare parecchio e quindi in questo senso hai fatto un buon lavoro.


Uso del Pacchetto: 10/10 (+3)
Per quanto riguarda questo parametro hai usato bene entrambi gli elementi. La ragazza presumiamo si tratti di Lucy, ovvero l’antagonista principale della storia, mentre il corvo è un elemento secondario che però riesce ad emergere nonostante tutto. Non abbiamo critiche da fare, da questo punto di vista, quindi ricevi il punteggio di tredici punti pieni.
Gradimento Personale – Tsunade: 3/5
Ho gradito molto il tuo voler creare una storia che, per quanto mi riguarda, sembra rifarsi parecchio ai toni di creazioni del tipo di “Enigma” (Kenji Sakaki) o dell’eptalogia dei film di “Saw”. Mi piacciono le storie che ti lasciano col fiato sospeso ed ambientate in luoghi abbandonati, con le tipiche corse contro il tempo caratteristiche dei surival horror o, appunto, dei thriller di stampo più moderno. Personalmente avevo sperato in un finale un po’ più completo e meno rapido, per questo devo penalizzarti di un paio di punti. Comunque il tuo stile mi è piaciuto, devi solo evitare le espressioni troppo dialettali e le ripetizioni, ma stai andando bene.
Gradimento Personale – Ino;Chan: 3/5
Non farti scoraggiare dalle nostre correzioni, sono contenta che tu sia riuscita a consegnarci questa storia ed ho apprezzato l’idea che tu abbia realizzato una storia dai toni del thriller, piena di suspense e con un’antagonista femminile. Mi è piaciuto il modo in cui hai rappresentato l’isola ed il suo abbandono e le situazioni d’ansia vissute dal protagonista, per cui ti faccio i miei complimenti!