OTTAVO CLASSIFICATO
Al Contest: "Sangue di Drago"
Fiamma Gelida
Di
Max di Moglia
Grammatica, Ortografia, Punteggiatura: 8/10
Premetto che non ho trovato molti errori all’interno del testo (giusto qualche lieve refuso), però, considerando la lunghezza del tuo testo rispetto alla media di tutti gli altri partecipanti, quei pochi errori hanno pesato un po’ di più sul Giudizio generale.
Stile e Lessico: 7,5/10
Il tuo Stile non mi dispiace: è semplice, diretto e va a colpire là dove bisogna colpire. Sinceramente preferisco storie con qualche descrizione in più, ma le pennellate che mi hai dato mi hanno comunque consentito d’immaginarmi le ambientazioni, non proprio come se fossi stata lì, ma abbastanza, diciamo che mi hai dato i tratti essenziali e poi mi sono messa a lavorare di fantasia.
L’unica cosa che eviterei sono le ripetizioni, ce ne sono varie sparse per il testo, un esempio che rende bene è questo:
“La mia pelle impallidisce, i miei capelli diventano grigi e si allungano, fino alle mie spalle. I miei occhi tornano del colore di quelli di mio padre: il colore delle fiamme. Il mio braccio sinistro inizia a formicolare e in pochi secondi ritorna coperto di squame nere indistruttibili. I miei denti si allungano e diventano aguzzi: doloroso, ma piacevole. Sento il fuoco scorrere assieme al mio sangue, lo sento circolare nei miei polmoni.”
Miei… miei… miei… ripetuto tante, troppe volte: si poteva mettere solo all’inizio e poi ometterlo in seguito in quanto è chiaro che è il protagonista che cambia aspetto, che sono le parti del suo corpo a mutare.
Per quanto riguarda il Lessico, ti ho già anticipato qualcosa sopra: è abbastanza semplice, con parole comunque, nell’insieme, abbastanza appropriate che ti danno brevi flash dell’ambiente che circonda il protagonista e delle sensazioni che prova durante la narrazione.
Nonostante questo ci sono un paio di affermazioni che non mi hanno proprio convinta, la prima è quella di Flarion quando saluta la madre… considerando che la storia dovrebbe essere ambientata in un periodo medievale (o almeno, io l’ho intesa così, poi posso sempre aver sbagliato… ^^’’), quel “ciao” mi stona proprio: forse era meglio mettere un “salve madre” che da più l’idea di “antico”.
A parte questo non ho altro da dirti se non che forse il tuo Stile è ancora un po’ acerbo e ha bisogno di tempo per svilupparsi: l’ho un po’ intuito dalle frasi brevi e secche, dal ritmo incalzate della storia, dalle poche descrizioni e dalle similitudini quasi assenti; mi ricordi molto il mio Stile di quando sono approdata su EFP. Spero che non lo prenderai come un’offesa, perché non vuole esserlo, sia mai… ^^’’ … semplicemente è stata una mia sensazione, in ogni caso, non mi sei dispiaciuto! ;)
Caratterizzazione dei Personaggi: 9,5/15
Il protagonista, Flarion, mi è parso abbastanza ben caratterizzato: cerca di confondersi con gli umani, all’inizio prova a reprimere il suo istinto, ma non ci riesce, perché quello che sente dentro è più forte di lui e lo spinge a essere se stesso a tutti gli effetti.
Ti dirò che hai colpito nel segno: io adoro quando i personaggi non se la menano (e passami il termine, ti prego! >.<) troppo, struggendosi sul fatto che quello che fanno è sbagliato e blablabla… al contrario mi piacciono quei personaggi forti, che accettano quello che sono senza remore e non hanno paura di mostrarsi per quello che sono nell’animo.
Per questo motivo ho adorato Flarion che tenta, molto vanamente, di dissuadere i guerrieri, sperando nel profondo che non ascoltino le sue parole.
Mi sarebbe piaciuto sapere ancora qualcosa di lui, ma in generale è un personaggio abbastanza delineato.
Per gli altri, purtroppo, non posso dirti la stessa cosa: dei Nortunni so solo che sono guerrieri apparentemente privi di paure che vogliono sconfiggere un drago per dimostrare di essere tali alla gente del loro villaggio.
La madre di Flarion, invece, è una figura così evanescente che non l’ho inquadrata bene: a sua volta dev’essere un essere soprannaturale, magari una Dea dei Ghiacci o simili, ma non l’ho inquadrata del tutto. So che adora sua figlio e come lui non prova rimorso per quello che il ragazzo sta per fare, per le vite che sta per stroncare. Mi viene da pensare che sia fredda come il ghiaccio che controlla (oppure da cui è controllata, non saprei! :P). La sua figura così algida mi aveva incuriosito e ho sperato fino alla fine che le dessi un maggior spessore.
Per ultimo il misterioso padre del protagonista, il grande drago della montagna che, purtroppo, non ha fatto comparsa nella storia, un vero peccato! >.<
In linea generale, però, per essere il tuo primo scritto, direi che hai fatto un buon lavoro: certo, ci sarà ancora da lavorare, ma sei partito proprio bene! :P
Caratteristiche del Mezzodrago: 3/5
Che poi nel tuo caso è uno Squamato, epiteto che mi è stato subito simpatico! :P
L’associazione che hai deciso di mettere in atto, la fusione tra fuoco e ghiaccio, forse non è tra le più originali che si possano trovare, però a me fa impazzire lo stesso! *Q*
Hai descritto accuratamente il passaggio dalla forma “umana” di Flarion a quella di Squamato; di lui so che ha mantenuto in parte le caratteristiche della madre: corpo e fattezze in qualche modo umane, pelle chiara, capelli lunghi e grigi, inoltre da lei ha ereditato l’amore per il ghiaccio e la prestanza fisica che gli permette di scalare abilmente quelle montagne sulle quali è nato e dove, presumo, siano nati anche i genitori.
Del padre drago ha ereditato gli occhi, il calore del fuoco, i denti affilati, un arto dalle fattezze di una zampa, forza e olfatto, nonché il suo desiderio di carne umana.
Alcune di queste caratteristiche non sono molto originali, ma tutte combinate assieme (come, ripeto, il fatto che senta il fuoco e il ghiaccio assieme) lo rendono un avversario senza dubbio pericoloso e interessante.
Mi sarebbe piaciuto vederlo meglio all’opera, conoscerlo un po’ più a fondo, perché, in qualche modo, l’ho sentito incompleto.
Descrizioni Generali & Ambientazioni: 5,5/10
Su questo punto ti ho già accennato qualcosa pocanzi: le descrizioni fornite sono sì sufficienti per tratteggiare un quadro generale dei luoghi visitati dal protagonista, purtroppo però, secondo me, non sono sufficienti. Da un lato possono stimolare la fantasia del lettore: avere solo qualche tratteggio permette di immaginare la scena ognuno a modo proprio ed è una bella scelta, però, secondo il mio modestissimo parere, qualche dettaglio in più ci vorrebbe, giusto per far calare ancora di più il lettore, per fargli vivere e respirare l’atmosfera, per far sì che le emozioni arrivino chiare e forti.
Spero di essermi spiegata in modo quantomeno decoroso… ^^’’
Oggetto Magico: 3/10
Mi è dispiaciuto davvero tantissimo darti un punteggio così basso, veramente, ma l’Oggetto Magico che doveva avere comunque una discreta importanza è relegato a poche righe all’interno del testo, solo blandamente descritto.
È chiaro che sia importante perché permette a Flarion di assomigliare in tutto e per tutto a un essere umano, però, mi aspettavo qualcosina in più: non pretendevo che mi spiegassi nei dettagli come se l’è procurato o quant’altro, però avrei preferito che rivestisse uno spessore maggiore.
Per alzare il punteggio sarebbe bastato anche solo dire che Flarion si tormenta spesso la collana perché lo infastidisce, così da farmi capire subito che è un oggetto davvero importante per lui, tanto da ritrovarlo citato diverse volte nel testo.
Trama: 7/10
La Trama della storia non è forse delle più complesse che io abbia mai detto, ma ha dato il suo bel contributo. Era forse abbastanza ovvio che fosse Flarion il figlio del drago o che, comunque, fosse in contatto con quest’ultimo visto che sapeva esattamente dove andarlo a cercare.
Mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa di un po’ più elaborato, magari con dei piccoli flashback all’interno della storia oppure dei pensieri che si scostassero dalla realtà per far fantasticare il giovane a occhi aperti, proprio mentre aspettava quei lentoni dei Nortunni che si arrampicavano su per il sentiero. Si poteva parlare maggiormente di sua madre, delineare meglio il padre e diverse altre cose.
Rispetto del Tema: 3,5/5
Beh, direi che hai rispettato in modo abbastanza appropriato il Tema del Contest, ovvero quello di parlare del figlio di un drago e di un’altra creatura: qualche descrizione in più e l’aggiunta di dettagli sul passato del protagonista ti avrebbero fatto guadagnare i punti che mancano per il punteggio pieno, però, ripeto, per esser il tuo primo scritto, hai fatto un bel lavoro! ^u^
Originalità: 7,5/10
L’ho detto più volte anche nei punti precedenti: c’erano diversi elementi già visti (la fusione di fuoco e ghiaccio, per esempio) che hanno fatto scendere un po’ l’originalità; ma ce ne sono degli altri che l’hanno fatta salire, alla fine, quindi, ho optato per un punteggio intermedio che, mi auguro, ti faccia comunque piacere.
Scusami se non mi dilungo tanto, ma rischierei di rielaborare semplicemente dei punti già visti in precedenza.
Gradimento Personale: 8/10
Nonostante le cattiverie che forse ti ho detto fino a questo punto, la storia mi è piaciuta e anche molto! ^^
Mi sembra un perfetto Spin-Off per una storia più lunga dove si potrebbero descrivere meglio le caratteristiche di Flarion: i poteri ereditati dai genitori, la sua psiche, di che sono frutto le sue decisioni e tante altre cose. Si potrebbero aggiungere dei dialoghi e delle scene con i genitori, così da presentarli un po’ meglio.
Insomma, questa storia magari non avrà un buon posto in classifica, ma di certo ha un ottimo potenziale, te lo assicuro! *Q*
Se mai un giorno dovessi scrivere una Long, ti prego di avvisarmi perché verrei a leggerla davvero volentieri. ^^
Titolo: 2,5/3
Il Titolo che hai scelto mi piace, anzi, mi piace davvero molto! ^^
È breve e d’impatto e racchiude, in qualche modo, l’essenza della storia, forse, per sviare i sospetti, avrei usato il nome di Flarion, ma anche così il risultato è più che lodevole, bravo! ^^
Impaginazione: 1/2
Per l’impaginazione non posso darti tantissimo: non hai usato dei caratteri particolari per il Titolo o per il corpo del testo, ti sei limitato a un classico TNR 12, non che mi dispiaccia, al contrario, mi fa piacere leggere qualcosa in questo formato, ma per il Titolo, forse, ci si poteva azzardare qualcosetta in più.
Inoltre, considerando che la storia è scritta dal punto di vista del protagonista, in dati punti sarei andata a capo, per isolare e quindi sottolineare meglio quel dato pensiero.
Totale: 66/100 |