Girando per Efp mi sono imbattuta in questa storia dopo qualcosa come quattro anni dalla pubblicazione. Il titolo mi ha incuriosita quindi ho deciso di dare un'occhiata e sono rimasta piacevolmente stupita.
L'idea di raccontare gli amori di personaggi vissuti in passato tramite delle lettere mi intriga un sacco. In particolar modo mi ha colpita il fatto che tu abbia scritto di Gilgamesh, non pensavo che qualcuno lo conoscesse (di lui in realtà conosco soltanto la parte del mito che lo lega a Lilith, personaggio interessantissimo che purtroppo non riceve abbastanza attenzione).
Per sicurezza sono andata a cercarmi chi fosse Enkidu, odio non sapere nulla dei personaggi. Il fatto che tu abbia trasformato Enkidu in Enkidanna è azzeccatissimo: non sia mai che gli attributi "forte" e "coraggioso" fossero associati a una figura femminile, in quel tempo.
Mi piace molto il modo in cui esprimi i sentimenti del protagonista. Si capisce chiaramente quanto lui tenesse alla sua compagna e quanto la sua perdita lo abbia devastato. Spero di leggere un'umanità simile anche nei personaggi delle prossime lettere. Bye!

L'idea di un epistolario d'amore è inusuale e sicuramente interessante. Il tempo passa e la storia svolge le sue spirali ricorrenti ma i sentimenti che legano gli innamorati restano saldi ed immutabili nello scorrere della sabbia nella clessidra.
Non credo che i sumeri nutrissero sentimenti diversi dai nostri e la tua prima epistola è toccante e descrive molto bene il dolore ed i sentimenti di Gilgamesh per la sua donna.
Complimenti all'autore.

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Io posso dire solo una cosa. Avendo anche letto altre tue 'opere', non riesco mai molto a capacitarmi di come riesci ad usare tanto l'ironia quando parole di un certo... peso. Con una certa... epicità, se così si può dire.
Comunque sto pezzo mi è piaciuto. Di una donna che viene narrata come uomo perchè, forse, a quei tempi non era consentita l'idea che donne potessero combattere. Mi ricorda un po' la favola di mulan. Comunque bello come l'hai scritto.

Idea davvero originale, lettura scorrevole, linguaggio altisonante con termini ricercati... è in questo che sta la bravura di uno scrittore.
Davvero romantico e malinconico...Quando ho finito di leggere mi è venuto una specie di magone. Davvero bello. Complimenti :-)

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Ed eccomi qua a recensire anche questa storia. Oggi sono in vena ed è meglio approfittarne.
La saga di Gilgamesh è una delle più famose, quindi non credo ci sia qualcuno che non conosca le sue gesta e la forza del suo legame con fedele Enkidu. Mi.piace quest`idea secondo la quale Enkidu sia stata in realtà una donna, ma che la fantasia di uno scrittore, Mebaragisi, l`abbia dipinta come un uomo a causa del suo essere così valorosa.
Idea magnifica.

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Amo la storia e quindi non potevo perdermi questa raccolta. Ho adorato ogni tua singola parola, bella pure l'idea (sembri essere imbottito di genialità) quindi la seguirò con piacere, soprattutto perché hai detto che il prossimo viaggio sarà in Egitto.
Non me lo perderò.
Alla prossima.

Skin.

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il dolore di una persona cara, il dolore di una perdita è quello che accomuna gli uomini più di tutto il resto.
amore e dolore. due cose che può provare chiunque per un motivo e per l'altro. forse l'unica costante nella vita di tutti gli uomini passati, presenti e futuri.
è qualcosa che tutti possiamo capire, ma il dolore degli altri ci sembra sempre troppo finto rispetto al nostro e per questo lo ignoriamo.
comunque, i miei complimenti per l'idea avuta.
devo dire che di sumeri non me ne intendo, ho sempre preferito i greci, ma mi sembra che tu abbia fatto un buon lavoro.
ti dirò, per quanto riguarda il prossimo capitolo, chi accidenti è questa regina egizia?! mai sentita nominare.
iaele

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