Buonasera Bookmaker,
Eccomi finalmente! Gomen, non intendevo ritardare così tanto. Ti avevo accennato che sarei stata sperduta tra i monti per qualche giorno, ma tra una scarpinata e l'altra non sono neanche riuscita a buttare giù una riga. In più, oggi che sono tornata a casa, ho scoperto che tutta la mia famiglia si è presa l’influenza… Apriticielo!
Oh, beh, non sono certo qui per farti partecipe delle mie noiose lamentele, perciò arriviamo al sodo.
Tra tutte le puellae magi del quartetto, Madoka è sempre stata quella più pacifica - se proprio vogliamo darle una definizione, anche se ritengo non sia molto appropriata - e per questo mai, dico mai, mi sarei aspettata un atto simile. Dire che mi hai colta di sorpresa è poco, dato Kaname non perde mai le staffe o la speranza. Certo, ricordo quel momento - episodio 10, se non erro - quando Madoka scaglia uno dei suoi dardi luminosi contro la Soul Gem di Mami, impedendole così di uccidere Homura durante quel suo momento di follia - o, meglio, disperazione. Ma quello era un atto di difesa, questo invece è pienamente dettato dalla paura.
Il particolare che più mi ha sconvolta, quello che ha conferito un drammatico picco di tensione all'interno della storia, è stato l’apparire della terza freccia luminescente, puntata proprio verso la puella magi viola. In quel momento ho seriamente temuto per Homura, sperando però che usasse il suo potere per schivare quel colpo. Così è stato, per fortuna.
Sai, forse è una romanticheria comune, ma poche volte nella mia vita ho visto la neve come una minaccia. Forse sono rimasta un po’ bambina, ma a me infonde serenità, mi delizia, mi rende euforica. Nel tuo brano accade proprio il contrario: questo particolare fanciullesco, che dovrebbe ricordare l’allegria del Natale, conferisce al tutto un tono non pensante, bensì… Tragico, immutabile; non credo di essermi riuscita a spiegare, ma spero fosse l’emozione che hai cercato di trasmettere a noi lettori. Tuttavia, alla fine sembra infondere una rasserenante speranza, bilanciando la tensione iniziale.
Il turbamento di Madoka, successivamente, si insinua nel cuore della puella magi viola, che altro non può fare che scappare senza meta per Mitakihara. I suoi sono pensieri torbidi, malsani, di rammarico; Homura ripensa ossessivamente alle time-line vissute, ritenendosi unica e sola responsabile delle morti dell’amata Madoka. Mi hanno sorpreso i suoi pensieri riguardo al porre fine alla sua esistenza, ma - se così fosse - nemmeno Kaname esisterebbe più per lei. Ho apprezzato molto i riferimenti al salvataggio di Homura nella prima time-line; chiudono il cerchio, escludono quindi un qualsiasi spirito di arrendevolezza da parte di Akemi.
Ed infine, ecco l’ultimo pensiero: potente, sconvolgente, pieno d’amore; la rinuncia a se stessi, la sopportazione del dolore e della fatica non sono nulla in confronto al sogno di una vita felice insieme alla persona amata.
Wow, questo è una brano degno di nota. Le emozioni sono descritte molto realisticamente, il background è perfettamente inseribile nel contesto. Fantastico! Questa storia finisce tra le ricordate, no way.
Un abbraccio, e a presto,
Ayako. |