Cara Jessika,
devo confessarti di non amare affatto i personaggi originali inseriti all'interno del legendarium tolkieniano, soprattutto quando sembrano dotati di immensi poteri o un oscuro destino pare gravare sul loro capo. Se poi la ragazza in questione si innamora di Legolas... Beh, la mia antipatia è praticamente istantanea.
In più non amo affatto il movieverse, dal momento che molte delle scelte operate da Jackson, soprattutto nella trilogia de Lo Hobbit (ma anche di LotR) mi hanno tremendamente delusa.
Fatte queste odiose premesse da pedante purista tolkieniana quale sono, devo dire che la tua storia mi ha piacevolmente colpita.
Mi ha colpito l'inserimento del personaggio di Cirdan, a cui raramente nel fandom viene dato rilievo, e che invece, a mio parere, risulta essere un personaggio estremamente complesso e affascinante.
Ho trovato perfetto il ritratto che ne hai fatto, con poche, sapienti pennellate. Ma ancor più ho apprezzato la tua resa dei bambini elfici: li hai resi in maniera davvero dolce, mi hanno fatto un'incredibile tenerezza! Sì, credo fossero proprio così, i figli degli Eldar: curiosi e spensierati, non troppo dissimili dai bambini degli Uomini.
Poi quando ho letto il nome Nowe mi son praticamente venute le lacrime agli occhi... Qualcuno che conosce il nome di Cirdan! Trovo che la tua scelta di attribuire tale nome al figlio sia stata assolutamente azzeccata.
Mi permetto, però, di farti alcuni piccoli appunti di carattere "linguistico":
il benvenuto che Cirdan rivolge a Gandalf è un misto di Quenya e Sindarin. Ti suggerirei di uniformare il tutto, magari eliminandone una parte. Se dovessi aver bisogno di aiuto per le lingue elfiche, soprattutto per il Quenya, linguaggio che mi è più congeniale, magari per i prossimi capitoli, sentiti libera di chiedere: io sono a disposizione, e non può farmi che piacere!
Quanto al nome Morwen, la tua traduzione mi lascia un po' perplessa: se non erro, dovrebbe significare "fanciulla scura", il termine che utilizzi per indicare la luce solare non mi risulta né in Quenya né in Sindarin. A ogni modo, posso sempre controllare!
Perdona la recensione oltremodo pedante, ma credo davvero che questa storia abbia del potenziale, e mi piace vedere storie scritte da chi conosce e ama l'opera del Professore.
A presto,
Melianar (Recensione modificata il 29/12/2014 - 02:22 pm) |