Ciao Fay (posso chiamarti così?) ci si rivede. Questa volta si tratta di una one-shot.
Dunque, dunque~ la fic mi è piaciuta molto; è abbastanza breve, ma intensa.
Ti faccio solo notare una piccola svista qui: […]cercando uno svago lontano che li distogliesse dalle perdite che li aveva inesorabilmente condotti in quell’orfanotrofio. Avevano. Tutto qui.
La prima cosa che mi è venuta in mente al termine della lettura è stata: Seijirou è proprio bastardo.
Un sadico di prima categoria, già ossessionato dai sui progetti assurdi. Hai dato un immagine piuttosto forte del suo lato più spietato e perverso. Poveri bambini. Povero Midorikawa! Aveva appena messo al Sun Garden e già Kira pensava a come sbarazzarsene. Che mostro.
Io adesso lo sto insultando a manetta, ma in realtà non mi sono mai sentita di accusarlo troppo: alla fine era solo un padre divorato dal rancore e dall’amarezza di non aver potuto far luce sulla morte del figlio. Non mi era mai venuto in mente che potesse aver avuto pensieri simili.
Secondo l’anime e il videogioco, nel periodo antecedente la caduta della pietra di Alius sulla Terra, all’orfanotrofio si respirava un’aria di assoluta serenità. Seijirou si sentiva come un vero padre per tutti quei bambini ed era legatissimo a loro. Poi, dopo la caduta del meteorite, ha perso il senno.
Però, nella tua fic, quel vecchietto ha scatenato in me un forte istinto omicida èwé
[…] l’uomo ghignò. “Mi sembra che ora siate del numero giusto. Che ne dite di fare un bel gioco? Decido io le squadre.” […]
Da qualche parte, in un giardino fin troppo curato, il giardiniere tagliava il primo bocciolo.
T.T Nooooooo! Questa frase è davvero geniale. Un paragone d’impatto davvero azzeccato. Complimenti.
Per concludere, è stato bello leggere di nuovo qualcosa di tuo. Lo stile mi piace; spero di poter vedere -se non presto, ma almeno tra non molto- un aggiornamento anche delle due long in corso. Meritano davvero.
Un bacio, W.
ps. Buon 2015!
(Recensione modificata il 05/01/2015 - 11:43 pm) |
