Amico Lusio, appena ho visto sono subito cosa, allora allora...
è una fic molto triste, ma ha come un retrogusto di serenità, non dico speranza perchè sarebbe fuoriluogo ma c'è serenità e accettazione, e lo stile ben si adatta alla circostanza, con baby!Kurt che trova strano che non si accendano le luci dell'albero che a sua madre sarebbero piaciute tanto. Una baby!fic anomala ma non per questo meno sentita, una flash ma la sintesi non è mai stata nemica della correttezza e della chiarezza
In quanto al resto, sono di quelle che trova più signorile comportarsi in allegria perchè è inutile soffrire inutilmente, ci si scava la fossa nel dolore e poi è difficile uscirne, e che trova difficile trovare parole di conforto perchè a volte sembra che arrivi troppo tardi, non sia sufficente o semplicemente non si vuole essere consolati

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Ormai non recensivo da un po', non perchè non mi piacessero le tue storie(scrivi sempre benissimo), ma perchè nessuna tra le ultime mi aveva preso davvero. Ebbene questa ci è riuscita dopo tanto tempo.
Mi dispiace se non sono stato tra le persone che ti ha scritto anche solo una parola di sostegno, ma penso che certe volte le parole sono ridodanti o superflue, magari sbaglio. Ho preferito rimane in silenzio, ma non ho smesso di sostenerti.
Ritornando alla storia, la delicatezza con cui ha descritto i sentimenti del piccolo Kurt è così reale che fa male, sebbene il lettore non lo viva in prima persona. Si nota che quel bambino, in realtà, è lo specchio di tutti i suoi io futuri, perchè a ogni Natale lui vorrà stringere quella luce per farla brillare più delle altre, con la speranza che anche sua mamma potrà vederla. Ed è triste che gli altri non permettano a quel bambino di accedere quelle luci, ma è come se non riuscissero a capirlo, non vedono le cose in cui le vede lui: le vedono distorte, ignorando invece la purezza di quelle intenzioni.
Rimane una delle tue storie più belle. Grazie per averla voluto condividere.

A big hug, bye!

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Anche il mio dolore avrebbe voluto annullare il Natale quest'anno, ma i miei bimbi non lo meritavano. Ho perso la mia mamma 3 mesi fa, ma il dolore non da pace..... Non importa quanti anni hai, la mamma si porta via un pezzo del tuo cuore. Grazie era bellissima.

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Non so bene come commentare questa os luigi, è semplice, profonda e sopratutto è così vera.
Non c'è un'età adatta per una simile perdita e non c'è un modo giusto o sbagliato per affrontarla. Ognuno soffre a modo proprio, e nessuno deve avere la pretesa che il suo dolore sia maggiore di quello degli altri solo perché lo mostra apertamente o perché ha un legame più stretto con la persona in questione. Non è questo l'importante, non quante volte piangi, ne quante vai a trovarla al cimitero. È ciò che hai fatto quando era in vita che conta, quanto la amavi e quanto hai fatto per lei, con lei.
Non bisogna smettere di vivere dopo una simile perdita, bisogna imparare a farlo diversamente, non sarà facile inizialmente ma non bisogna arrendersi. Lei non l'avrebbe voluto, e non sarebbe neanche giusto nei suoi confronti. Noi abbiamo ancora la possibilità di vivere, possiamo scegliere di farlo in pieno e seguendo i suoi insegnamenti o lasciarci andare e smettere di lottare. La scelta giusta, non è la più facile, ma è quella che lei ci darà la forza di portare avanti.

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