Ho letto tutti i capitoli, e credo sia il caso di dare un giudizio complessivo. L'idea di base č buona, the day after č sempre pieno di opportunitā. La scrittura č sciatta e a volte decisamente cattiva, ma paradossalmente la cosa non č sgradevole, trattandosi di un ragazzo qualunque decisamente poco colto, anzi molto rozzo e grossolano anche nella sua sfera affettiva. E' andato nel rifugio antiatomico da solo, dato che non gli piace stare stretto. Allora era un disadattato fin da prima della tragedia, uno che stava per conto suo, magari autistico e senza uno straccio di amico o di ragazza. E questo, paradossalmente, č pure accettabile, anzi interessante. Vediamo come un perfetto stronzo ignorante e primitivo se la caverā in un mondo distrutto... A questo punto devo chiedere all'autore: lo č o lo fa? Se lo fa č bravo, e il racconto č interessante. Se lo č, prevedo una gran noia per le prossime puntate.
Io scommetto per la prima ipotesi, e do un giudizio positivo.

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