Eccomi qui per la recensione di scambio.
Nuovo giro, nuova shot downtoniana (?).
Fin'ora è quella che mi è piaciuta di più, senza togliere qualcos'altro alle altre.
In questa shot ho apprezzato una grande descrizione psicologica, grande introspezione, e soprattutto hai saputo conciliare ciò che pensava con l'azione compiuta.
Ho trovato il vero Thomas, mi verrebbe da dire, però forse sono un po' troppo cattivo.
Inoltre devo dire che è stata scritta molto bene, assolutamente: grammatica e punteggiatura entrambe perfette (ritieniti fortunata, perché sulla punteggiatura sono molto esigente ahaha).
P.S. Ormai te le scriverò ovunque... Aspetto qualcosa su Branson HAHAHAH
-Prior

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Ri-ciao.
Okay, ammetto che stavolta mi cogli impreparata, perché pur conoscendo la trama di Downton Abbey, non seguo la serie tv (non ancora, per lo meno). Ma ciò non toglie che la storia, che ho preso come un'originale, mi sia piaciuta. 
Sembra di guardare un film. E' tutto descritto molto bene. I pensieri e le sensazioni di Matthew, il suo desiderio di tornare a casa, l'atmosfera tesa della guerra intorno a lui, l'attesa e infine quella ferita che sa che gli permetterà di tornare alla sua Downton Abbey. Diciamo che potrebbe essere lo stesso pensiero di molti uomini che si trovano al fronte. Una ferita mi riporterebbe a casa, lontano dal fango e della morte.
Stilisticamente nulla da dire. Non ho notato errori ed è molto scorrevole. Lo stile è asciutto e senza troppi fronzoli, ma va bene. Non mi dispiace affatto.
Apprezzo anche il fatto che tu inserisca delle immagini che accompagnano il testo. Certo, io l'avrai centrata perché visivamente sarebbe più bello da vedere, ma questo è solo un dettaglio di poco conto.  

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Ne ho lette altre sempre scritte da te, ma questa mi piace particolarmente perché sembra di guardare un film o di essere lì. Molto molto coinvolgente!

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Ciao! Premetto di non aver visto nemmeno una puntata di questa serie, o meglio ho iniziato a guardare la prima, però per vari motivi che ora non ricordo, l'ho seguita poco e poi non l'ho più ripresa. Comunque questo poco importa, perchè vista o non vista il mio giudizio sul tuo stile e sulla storia non ne risente molto. Mi piace come scrivi e in questa breve shot hai descritto molto bene la frustrazione di un soldato, il suo desiderio di tornare a casa costi quel che costi (e se non ricordo male il ferirsi apposta, in questo caso anche se ferito dal nemico, Thomas si è volutamente fatto sparare per tornare a casa, era considerato alla stregua della diserzione). Perciò hai anche affrontato un tema particolare, mettendo allo stesso tempo a nudo il carattere del personaggio (che, ripeto, non conosco) e allo stesso tempo una delle molte situazioni emotive in cui venivano a trovarsi i soldati al fronte.
Spiegazione un poco incasinata la mia, spero si sia capito.
Fink

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