Recensioni per
To protect the one you love.
di afterallthistime

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
01/03/20, ore 11:13

La storia é talmente bella che non sono in grada di commentarla. L'unica cosa che voglio dirti è che spero di leggere qualcos altro su questa coppia o comunque inerente a alla saga di Harry Potter.

Recensore Master
01/03/15, ore 23:15

1 - “To protect the one you love.” di afterallthistime.
Totale: 61.6/85.

1) Grammatica e ortografia: 4.6/10.

"Commenti sommessi rimiravano" l'uso del verbo è scorretto, anche presupponendone un utilizzo figurativo (- 1.00).
"le dita Bellatrix correvano, struggenti, sulle corde del violino" come sopra, "struggenti" non può mai essere riferito a "dita"; ho capito cosa intendevi, ma l'aggettivo è riferito al suono (- 1.00).
“Si separarono l’uno dall’altro esattamente come avevano salutato i propri ospiti” stai parlando di un uomo e una donna, quindi sarebbe “l’un l’altra”, come anche qui “quasi congratulandosi l’un l’altro per l’impeccabile messa in scena”, “l’uno abbandonato nell’altro, l’uno la speranza dell’altro” e qui “di trovare l’uno nell’altro un aspro rimprovero alla loro vigliaccheria.” (- 0.25)x5.
"quante macchie nascoste portassero sui loro completi, quegli uomini di classe" per la virgola che divide verbo e soggetto, stessa cosa qui "Avrebbe potuto fuggire, Lucius" e qui "Avrebbe voluto risponderle, Lucius" e in molte altre frasi, ma infierire sullo stesso errore non mi sembrava il caso, quindi un simbolico (- 0.10)x3.
"infangato dalla fuga di colei che, per suo padre, ora non era altri che un nome cancellato", "altri" dovrebbe essere "altro" (- 0.15).
"aveva visto il Mondo Magico esser sconvolto" in questo caso "vedere" non regge l'infinito passato, bastava "aveva visto il Mondo Magico sconvolto" (- 0.20).
"quella che altro non poteva essere chiamata, se non sottomissione, come istinto di sopravvivenza" qui "quella" dovrebbe essere "quello", perché è riferito ad "istinto" (- 0.15).
"ci fu nient’altro che il battere all’unisono di due cuori" manca "non" in "non ci fu" (- 0.20).
"lo sguardo perso dietro qualcosa" probabilmente il "dietro" è dialettale, ma non è corretto (- 0.15).
“E’ ciò che di meglio tu possa sperare di essere, in questo mondo: una bellissima, piccola stupida" e "« E’ colpa tua, » sussurrò Narcissa, nella voce il tono insindacabile d’una condanna. « E’ tutta colpa tua.. »" per tutte quelle “è” maiuscole con l’apostrofo – e qui ti svelo un segreto: se tieni premuto alt mentre digiti 0200 con la tastiera numerica bloccata, puff, È. (- 0.25)x3.
"lasciandolo a combattere una guerra in cui non ha scelto di partecipare” scorretto l’uso del relativo, sarebbe “a cui” (- 0.25).

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 7/10 + 7.5/10 = 14.5/20.
Mary: 7/10.
Devo dire che sono stata molto indecisa su quanto darti in questo parametro, perché ho trovato il testo piacevole da leggere, ma troppo, troppo baroccheggiante. A me generalmente gli stili pieni piacciono, ma credo anche che debbano essere usati in una maniera particolare e il più incisiva possibile, oppure si rischia di cadere in un effetto ampolloso che ha del ridicolo, perché è semplicemente “troppo”.
Inaspettatamente, nonostante tutti i suoi difetti, questo stile è perfetto per la storia che racconti, per i personaggi un po’ retrò e per le ambientazioni che – come il modo in cui sono descritte – vogliono trasmettere sfarzo e opulenza. Ecco, forse avrei preferito qualcosa di più raffinato e meno “lussuoso”, ma non posso dire che non sia azzeccato per il contesto. Tuttavia, ti consiglio, in storie diverse da questa, di filtrare un po’ e di alleggerire il testo togliendo aggettivi e avverbi, che sono decisamente troppi.
Ah, ho un ultimo appunto da farti: i puntini devono sempre essere tre. È un errore grammaticale e avremmo dovuto segnalartelo sopra, ma non è mia abitudine farlo e anche la mia collega si è trovata d’accordo, per non penalizzarti troppo, ma per il futuro cerca di ricordartelo, è davvero fastidioso da leggere!
Stevia: 7.5/10.
Sono molto combattuta su questo parametro: di solito io detesto stili come questo, perché le giravolte sintattiche mi sanno di virtuosismo autocelebrativo e ogni aggettivo superfluo è come una coltellata nel mio cuoricino minimalista; ma, in questa storia, mi sembra tutto stranamente adatto. È eccessivo, quasi rococò da tanto diventa leziosamente ridondante in alcuni punti (la frase “Commenti sommessi rimiravano gli intricati arazzi alle pareti, capolavori d’arte tessile risalenti ad epoche passate (…) bianche labbra e malevole lingue” ad esempio), ma eccessiva e leziosa è l’atmosfera alto-borghese/aristocratica che vai a descrivere, ed è a questo che serve lo stile, a riflettere ed esaltare la trama: sei l’unica partecipante che ha usato uno stile “su misura”, ti meriteresti un mini-applauso solo per questo. Un altro mini-applauso te lo meriti per le due citazioni di Fitzgerald: non penso sia possibile citare uno scrittore più adatto per questa coppia e per queste atmosfere, e Narcissa accostata a Daisy è awwwww (scusa per la perdita di professionalità, ma fangirlo assai).
Il punteggio pieno, però, non te l’ho assegnato perché rimane, nonostante sia usato con consapevolezza, uno stile molto pesante da leggere. Molto. (“Lei era sottile, capelli chiari e occhi neri, scurissimi — due gocce d’inchiostro sull’ovale pallido e perfetto del suo viso — e lui a lei terribilmente simile, se non fosse stato per gli occhi d’un grigio senza tempo, pietre preziose incastonate in un viso spigoloso e marcato.”). L’ideale sarebbe stato sfoltirlo un po’, tenere il tono generale ma renderlo più elegante, perché è così sovraccarico da suonare “paccottiglioso” piuttosto che raffinato.
Un’altra cosa che ho notato è che spesso ti incarti con le metafore e ti confondi: “E il salone risuonava di perfette note di violino, prive, tuttavia, anche del più mero sentimento — c’era rabbia, a sostituire la passione (…)” povera rabbia discriminata, non è neanche un mero sentimento? “La paura serpeggiava infida, silenziosa, insinuandosi, gelida come la morte, nei cuori di tutti i presenti. Si poteva quasi sentirne il fiato pesante, insopportabilmente caldo (…)” ‘sta paura ha il fiato con lo sbalzo termico? Non lo sapremo mai.
L’ultima critica riguarda il tuo modo di scrivere i dialoghi più lunghi: regola non scritta è che nei dialoghi non si debba mai usare uno stile troppo articolato, perché, soprattutto in dialoghi più concitati, la caduta nel monologo pseudo-shakespeariano è dietro l’angolo e finiscono per suonare piuttosto ridicoli: ad esempio, “Siamo divorati dal male, fatti a pezzi, burattini portatori di morte (…)” è una frase davvero poco adatta a un dialogo.

3) Titolo: 3/5.
Mary: 3/5.
È un peccato che tu abbia scelto un titolo così lungo e in inglese (non amo l’uso di lingue che non siano l’italiano, per i titoli) per rendere un concetto così carino, in sé non era per niente male ed era anche collegato al testo e al significato della storia. Tuttavia, messo in questi termini non mi piace, lo trovo poco immediato e poco incisivo, anche se ha sicuramente un che di evocativo.
Stevia: 3/5.
Devo dire che il titolo non mi ha colpita particolarmente. Già non trovo giustificabile l’uso di un’altra lingua (a meno che non sia una citazione in lingua originale, per dire) in generale, ma in questo caso è particolarmente inopportuno: “to protect the one you love” fa sicuramente riferimento a quel “proteggerò chi amo” di Narcissa, ma traducendolo hai reso il nesso meno visibile e forte.

4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 13/15.
Mary: 13/15.

Allora, cosa dire? La tua storia mi è piaciuta molto, dalla scelta delle citazioni, alle descrizioni, al modo in cui descrivi i personaggi e la loro psicologia.
Ho apprezzato che tu abbia descritto lentamente questo avvicinarsi tra i due, come e perché arrivino ad apprezzarsi, ad amarsi persino (nonostante questo sia andato a discapito del pacchetto, come ti spiego nel parametro successivo).
Narcissa, in particolare, l’ho trovata molto interessante e molto IC: è una ragazza forte, decisa, una roccia anche nei momenti di difficoltà. Segue le strade più facili per salvarsi, ma mantiene la sua libertà, spicca in mezzo a tutti per una sorta di… integrità morale, quasi. È indipendente e forte, molto più di Lucius, ed ha maggior consapevolezza del consorte, consapevolezza che la porta a reagire con disperazione quando scopre di essere incinta. In un mondo come il loro, non c’è spazio per l’innocenza di un bambino e Narcissa lo sa, ma, dopo essersi “confessata” al marito, è quasi come se trovasse una sorta di pace interiore, come se prendesse una posizione, la decisione di proteggere ad ogni costo la persona la ama, il suo bambino.
L’unico tocco stonato dell’intera storia è Lucius. Mi sembrato sì simile all’originale, ma fino ad un certo punto: dov’è finita la sua arroganza? È un uomo di potere, è altero, soprattutto all’inizio, credo che avresti dovuto far risaltare la sua arroganza, che secondo me è anche un modo per nascondere le proprie debolezze, quindi ci sarebbe stata a pennello nella tua storia. Inoltre, l’ho trovato un po’ succube della moglie, remissivo, arrendevole… azzarderei quasi senza personalità.
Stevia: 13/15.
Trovo che tu abbia fatto un buon lavoro, sia nella loro caratterizzazione come individui, sia nella loro caratterizzazione come coppia: sono simili, eppure diversi, complementari e incompatibili allo stesso tempo; non potevano che piacermi. Ti ringrazio per aver descritto Narcissa come una donna allo stesso tempo elegante e forte, troppo spesso viene descritta come moglie succube e senza spina dorsale, mentre bisogna ricordarsi che è grazie a un suo atto di coraggio nascosto (“–manipolare le persone con quell’incommensurabile e sottovalutata forza”, questo sottovalutata forza dimostra quanto sia IC) che tutto si è risolto con un lieto fine. Tu la descrivi proprio così, coraggiosa ma non eroica, composta, inflessibile – nessuno si accorge della forza del suo carattere, nessuno sospetta che Lucius sia molto, profondamente, più debole di lei. Ecco, se ti devo fare una critica: in canon, come lei si nasconde dietro una façade di delicatezza, lui si nasconde dietro la propria arroganza, e quest’ultimo passaggio non c’è qui. Lucius è incompleto, gli mancano degli “strati” (sì, Lucius è un cipollone chic): è troppo apertamente vulnerabile, arriva perfino a dire “ti prego” a Narcissa, ed è un frase che suona strana e sbagliata in bocca a lui. Mi sono piaciute, invece, le considerazioni sul figlio non nato, il suo volerlo proteggerlo a tutti costi: non è difficile proiettare questo atteggiamento nel futuro e vedere la Narcissa mamma chioccia che lo vizia, e la Narcissa pronta a tradire tutti per lui nella Foresta Proibita.

5) Attinenza ai contenuti del pacchetto: 6.5/10.
Mary: 6/10.
Hai usato il pacchetto abbastanza bene, anche se non alla perfezione.
Per quanto riguarda il contesto, ti ho dato il punteggio massimo: 2/2.
Senza dubbio sei riuscita a valorizzare tutti i punti che avevamo chiesto e a rendere benissimo l’atmosfera tetra ma sfarzosa che io e la collega volevamo.
Per quanto riguarda la citazione, ti ho assegnato 2/4.
Mi è piaciuto come l’hai inserita, non stona e si addice anche abbastanza bene alla situazione, ma ti sei limitata a questo, a relegarla in un paio di frasi. Avrebbe dovuto ispirare tutta la tua storia, oltre a condensarsi in un momento preciso, e soprattutto, dato che era un’immagine così particolare (“E staccarmi via i vermi come perle appiccicose”, cioè), avresti dovuto spiegarla meglio, introdurre qualche accenno anche prima: non puoi far calare alla fine della storia un’immagine così forte senza averne mai parlato prima, è una stonatura.
Per quanto riguarda la situazione, invece, ti ho dato 2/4.
Non posso dire che mi dispiaccia come hai sviluppato il rapporto tra i due e in generale come li hai gestiti, ma ci sono essenzialmente due cose che non mi sono piaciute. In primo luogo, il pacchetto diceva “Il matrimonio non significa molto, per Lucius e Narcissa, solo vivere nella stessa casa e sorridere insieme agli eventi d'alta società. E poi Narcissa resta incinta” e tu invece, come anche l’altra partecipante che ha scelto la stessa coppia, li hai fatti innamorare PRIMA che Narcissa restasse incinta e, considerando che era l’unico spunto della situazione, avresti anche potuto rispettarlo; inoltre, la conclusione sembra quasi segnare un allontanamento della coppia, più che l’avvicinamento che noi chiedevamo, e questa è l’ennesima conferma che hai scelto di non rispettare le nostre disposizioni.
In secondo luogo, e collegato al primo punto, hai dedicato ben poco spazio alla gravidanza, che doveva invece essere lo snodo, il momento in cui un matrimonio freddo si trasforma e si evolve in qualcosa di più.
Stevia: 7/10.
Contesto: 2/2. Il contesto è presentato magistralmente, e ribadito con lo stile: il lusso c’è, e c’è quel futuro cupo che proietta ombre su momenti apparentemente spensierati.
Citazione: 3/4. Non riesco a capire se mi piaccia o no, il modo in cui l’hai adattata. Quel “soffocavano” che hai aggiunto non riesce a convincermi. L’originale era, "I rocked shut/ As a seashell / They had to call and call / And pick the worms off me like sticky pearls". Il senso è: lei si chiude in se stessa come fosse una conchiglia, e lo fa per lasciarsi morire, ha perso ogni speranza, comincia a "decomporsi", e per questo non crescono più perle e i vermi cominciano a intaccarla. Tu hai aggiunto una sola parola, vero, ma non è il fatto che tu abbia modificato la frase ad urtarmi (l'altra partecipante ha aggiunto "dai capelli" e non mi ha infastidito), è che hai cambiato la prospettiva sensoriale dell'originale, cancellando quella sensazione "epidermica" che tanto mi piace in quel verso.
Situazione: 2/4. Ho apprezzato il modo in cui hai gestito il tempo in questa storia, ma, purtroppo, è tutto tempo che non hai dedicato alla situazione nel pacchetto. Questa è una cosa che avete frainteso tutte: la situazione non, e ripeto NON, doveva diventare l’intera storia (questo ha fatto perdere a tutte punti nell’originalità, tra l’altro), quindi in “Narcissa e Lucius hanno un rapporto così, dopo la gravidanza cambia”, avresti dovuto dedicare l’introduzione al loro rapporto, la prima scena a Lucius che scopre della gravidanza, e tutto il resto della storia al loro rapporto che cambia in relazione a quella. Anche farli innamorare prima che Narcissa resti incinta si discosta decisamente dal contenuto del pacchetto.

6) Originalità della trama e dei contenuti: 4/5.
Mary: 4/5.
Mi è piaciuto molto il modo in cui hai delineato il rapporto tra i due sposi, l’ho trovato particolare e ben costruito; anche i personaggi, a parte qualche piccola pecca, mi sono sembrati originali, pur non tradendo la loro indole. L’atmosfera è intrigante, resa ancora più vivida da uno stile barocco, troppo pieno, ma azzeccato.
Non prendi il punteggio pieno perché, come tutte le altre partecipanti, hai preso la situazione del nostro pacchetto e l’hai trasformata – con qualche rimaneggiamento, te lo concedo – nella tua trama. È vero, ci sono molti momenti, soprattutto in tutta la parte iniziale e centrale, “tuoi”, che sono però andati a discapito del pacchetto stesso, dato che hai trascurato la gravidanza.
Stevia: 4/5.
Riprendendo il discorso del pacchetto: il fatto che tu abbia seguito la linea temporale della situazione nel pacchetto e ti sia bloccata dove quella finiva, mentre avresti dovuto cominciare proprio da lì, sicuramente ti penalizza. Detto questo, però, sei stata piuttosto originale nelle scene centrali e nel gestire i personaggi, e la panoramica fin troppo minuziosa che dai di quel periodo fa in modo che questa storia si distingua.

7) Gradimento personale: 8/10 + 8/10 = 16/20.
Mary: 8/10.
La storia mi è piaciuta, ed è sicuramente la migliore di tutte: c’è una trama che si snoda con coerenza, ci sono personaggi costruiti con attenzione e curati nell’introspezione, c’è credibilità di fondo e, eccetto alcune imperfezioni che ti ho fatto notare e che hanno un po’ rovinato l’insieme, devo dire che sì, mi è piaciuta.
Non ti ho dato il massimo del punteggio perché, per quanto l’abbia trovata una lettura piacevole e anche interessante, non mi ha conquistata, e non ho nemmeno sentito il desiderio di rileggerla in seguito. In ogni caso, brava!
Stevia: 8/10.
Sì, sicuramente è la mia storia preferita; sebbene io sia una predatrice naturale degli stili barocchi (immaginami pure come una squaletta pronta ad azzannare aggettivi con tre file di denti), ti sei mossa con consapevolezza, e questa è una qualità che riesco ad apprezzare senza pregiudizi. Ha una marcia in più rispetto alle altre proprio per questo: non è solo un “racconto”, è proprio una “storia”, è una sensazione che non riesco bene a spiegare, ed è più di quanto si possa dire della maggior parte del materiale postato su Efp. Certo, non è perfetta – è troppo corta per essere veramente memorabile, e si sente che devi ancora trovare uno stile veramente tuo – ma è una storia piacevole, per cui continua a scrivere e a migliorarti!

Nuovo recensore
31/01/15, ore 00:00

Solo una parola: meravigliosa. E' forse una delle ff migliori che io abbia mai letto. Scrivi benissimo e, per me, sei riuscita ad immedesimarti benissimo nei personaggi (o almeno, hai descritto tutti come io me li immagino). Davvero tanti tanti complimenti ancora, soprattutto per come scrivi e per la ff in sé che è splendida!

Nuovo recensore
19/01/15, ore 19:02

Ho finito ora di leggero, scusa il ritardo, sono una scema. Saltando i convenevoli ed un'introduzione scema come me, ti dico che: E' STUPENDA. Raffinata (proprio come Narcissa) delicata e allo stesso tempo amara. Non so come spiegarlo. Mi hai fatto emozionare, giuro. La scelta lessicale è impeccabile, d'altri tempi. Sei stata elegante nello scrivere e molto molto matura. Bo, sei bravissima. Adieu.