Recensioni per
Pochi secondi di felicità
di Rota

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
26/08/15, ore 12:05

Crei sempre atmosfere bellissime, pittoresche, che trasformano parole in colori tenui, caldi, come il rosa, o l'arancio, ma anche il giallino, per dare un tono di luce, per indagare sulla scena, sugli indizi, per ricreare un focolare domestico che è lontano dalla sua concezione tradizionale, ma la Seido è una Casa, è una famiglia unita di poche formalità, tanto lavoro, ma anche il tempo per dialogare, scherzare, inseguire e creare serenità. Con le parole, con la tua narrazione sempre così limpida, pura, quasi incantata, crei questi scenari molto dettagliati e che lasciano sempre spazio all'immaginazione di esplorarli, è una scrittura che porta stimoli a chi leggere, per questo è sempre un piacere approcciare con i tuoi lavori.
Ma veniamo alla coppia in questione: Kuramochi e Ryosuke ispirano sempre qualcosa di adulto, le loro teste sono quasi sempre distanti dagli altri e per questo probabilmente vi è una bellissima alchimia tra loro che hai saputo riportare ottimamente nella fanfiction, senza il bisogno di parole, di dialogo, perché la loro coppia è famosa per l'intesa, non per troppe parole, sul campo e - in questo caso - nell'immaginario. Ma allo stesso tempo hai dato anche qualcosa di nuovo a loro, hai ricordato che sono ragazzi, alquanto inesperti in questione romantiche, che si allenano nei primi baci perché le abilità sportive poco hanno a che fare con le loro attività intime che si concedono in ritagli di tempo, di passi, così brevi da non permettere a nessuno di accorgersi di loro e che non da un nome a quello che c'è tra loro, solo noi che leggiamo riusciamo a darlo perché l'atmosfera parla chiara e il ringraziamento per un tale perla è dovuto.
Mi auguro riuscirai presto, molto presto, a recuperare tutta la serie, almeno potrai viziarci di queste cose belle e preziose.

Recensore Master
25/01/15, ore 23:27

E finalmente riesco a recensirla. Me l'ero segnata, ma non sapevo quando avrei trovato il tempo per leggermela per bene e lasciarci un parere.
Niente da dire, in realtà: sono troppo perfetti. Adoro la sensazione che si sente durante la lettura, quella leggerezza stanca e posata, di chi si è allenato tutto il giorno e vuole solo rilassarsi un po'. E che dire, poi, del "momento rubato" tra Mochi e Ryo-san? Decisamente bellissimo, mi è piaciuto un sacco il tuo modo di descriverlo, così come le sensazioni di poche parole, ma brevi e intense. Me lo sono proprio figurata, l'espressione un po' beota di Kuramochi, mentre guarda il senpai dopo quel bacio veloce e quasi inconsistente che però li unisce.
Poi, insomma, io adoro i missing moments, quindi non potevo proprio evitare di leggerla. *w*
Aspetto tutte le altre che devi scrivere eh, ti tengo d'occhio ♥ ù-ù 
 

Recensore Veterano
25/01/15, ore 22:42

Ma che bella atmosfera! In questa storia si respira un clima diverso: surreale ma presente al tempo stesso. È il clima di certe storie classiche; dei miti che non muoiono mai. C'è una nota quasi angst in quel modo di incontrarsi che pur essendo cercato da entrambi, non é mai troppo scontato. Inoltre, il fatto che a spingere sia Kuramochi e non Ryo-san che é più grande e più sicuro (?) mette quasi una certa ansia ... Come quando il lavoro più difficile tocca a quello " più debole " o nella posizione più difficile. Questa affermazione ha i suoi perché nella cultura giapponese ... Dove il rispetto é fondamentale ... Dove i più grandi vanno rispettati. É Ryo-San sembra Tenere molto  alla sua posizione di senpai, anche se aspetta Kuramochi. Anche se lancia e raccoglie i suoi segnali. I segnali ... Che ansia quando non vengono raccolti o si mal interpretano !!!
ma che bella storia che hai scritto, Rota! Bravissima, mi ê super piaciuta. 
Inoltre, come non vedere quei due nel clima da te descritto? Tutto molto IC  tutto molto credibile! Questa potrebbe essere una missing moment dell anime!

complimenti! Brava. 
Manu