Ciao! Eccomi qui come promesso :D
L'idea delle citazioni mi è piaciuta. E' bello il fatto che venga richiamata sempre l'attenzione sul romanzo, su quello che è successo davvero ai personaggi, quindi metti in chiaro subito che non si tratta di un "what if". Il riferimento a Delacroix l'ho amato, appena hai iniziato a parlarne ero tutta gongolante sulla sedia. Che posso dire? Io di arte non capisco niente ma la "Libertà" di Delacroix l'ho sempre adorata. Tra l'altro io non avevo mai fatto il collegamento tra Eponine e la Libertà per la questione del seno scoperto, mi hai dato un ottimo spunto di riflessione.
Per quel che riguarda la grammatica non c'è nulla che possa rimproverarti, lo stile è fluido e scorrevole e si arriva alla fine senza fatica. Ammetto che il finale è stato un po' un colpo al cuore, perché onestamente avevo sperato, nel mio cuoricino palpitante, che si salvassero. DOVEVANO SALVARSI OK e il fatto che non sia successo un po' mi ha fatta commuovere (ops).
Una cosa ho apprezzato particolarmente: le "visioni" che R ha mentre è riverso sulla panca completamente sbronzo sono molto vivide, non nel senso che mi immaginavo di vedere ciò che vedeva lui, ma nel senso che sembra davvero di camminare come in un sogno, in questo mondo ovattato dall'ubriachezza. Mi sono sentita un po' Grantaire, confuso e incredulo e incapace di reagire, per quanto lo vorrebbe, la sua immaginazione che viaggia in base ai suoni che gli arrivano alle orecchie. C'è stato un momento in cui mi veniva da piangere, non scherzo.
Concludendo l'ho davvero apprezzata. Ammetto che vorrei fosse stata più lunga per soffrire un po' di più, sono masochista.
WhiteWitch |