Eccomi come promesso ~
Premetto immediatamente una cosa: io amo le storie di questo tipo. Di per sé le ambientazioni post-apocalittiche pullulanti di zombie mi mettono un'ansia che non ti dico, ma l'idea della creatura senziente, dell'anello mancante tra l'umano e il mostro, è qualcosa che mi ha sempre affascinato.
Detto questo ~
Mi piace il tuo modo di scrivere, è semplice, diretto al punto, senza troppi giri di parole che rischiano di focalizzare l'attenzione altrove (cosa di cui sono molto colpevole #cough). In alcuni punti c'è forse una lieve sovrabbondanza di virgole, ma ammetto che è più una preferenza personale che una pecca di per sé.
Per quanto riguarda la storia, è un piccolo gioiellino. Anche senza soffermarsi troppo sui perché e i per come tutto ciò sia accaduto hai comunque creato la giusta atmosfera, narrando con un buon realismo i pensieri di un Ishigaki ormai talmente spaventato dal presente da preferire il fascino dell'outlier piuttosto che perpetrare nel proprio terrore. E pur essendo la loro una vicenda così breve, non si riesce a non rimanere un po' spezzati in un finale che si spererebbe essere diverso, ma che è innegabilmente l'unico modo per chiudere una storia del genere.
Insomma, anche con quest'amarezza finale, è davvero un buon lavoro ~ GJ!
~ Rea |