Terza Classificata al contest "For this one last time" di Stareem
Grammatica e sintassi: 19,4/20
Stile e lessico: 15/15
Attinenza al tema/utilizzo della citazione: 9,7/10
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 10 /10
Approfondimento dei personaggi/IC: 10/10
Bonus: +1
Totale: 65,1 /65 +1
Grammatica e sintassi:
Grammatica e sintassi sono eccellenti: non ci sono errori gravi di nessun genere, e nemmeno di battitura. Ci sono giusto un paio di casi in cui la punteggiatura non mi convince fino in fondo, e te li segnalo uno per uno per potermi spiegare meglio.
- percorse a passo svelto il viale tortuoso che si annodava tra le tende bianche dell'accampamento che ormai, pian piano, andavano afflosciandosi, accompagnate dal vento di maestrale e dall'odore di erba secca. Qui la frase è un po’ contorta, in particolare il fatto che la subordinata riferita alle tende abbia il pronome lontano dal nome a cui si riferisce la rende un pochino intricata, facendo sì che il lettore della riguardarla un paio di volte e rallentando leggermente il ritmo. Io la semplificherei, per renderla più immediata.
- Come una cantilena la sentiva, tutte le volte che gli toccava stare di guardia. Qui non mi convince del tutto la costruzione della frase: suona un po’ colloquiale, stonando con il resto della storia. Io ti consiglierei di riscriverla così: “La sentiva, come una cantilena, tutte le volte che gli toccava stare di guardia”, in modo da renderla più in linea con lo stile che adotti nel resto della storia.
- E sarebbe andato in capo al mondo, avrebbe aspettato fino alla fine dei giorni, se solo avesse avuto il più piccolo sentore che quella ragazza che gli riempiva il cervello ogni volta che chiudeva gli occhi, tutte le volte che si distraeva, quando la gente parlava troppo, fosse un po' più vera di quello che non era, un po' più vera dell'ombra dai contorni confusi nei suoi ricordi sbagliati.
Anche qui la frase è un po’ contorta, essendo molto lunga. Io la spezzerei in due frasi distinte o la accorcerei, per renderla più scorrevole.
Stile e lessico:
Lo stile è molto, molto accurato e piacevole da leggere. È vero, ci sono un paio di frasi che, per i motivi che ti spiegavo prima legati alla punteggiatura, non sono scorrevolissime, ma in generale la lettura procede a un ottimo ritmo senza ostacoli o rallentamenti. In particolare, lo stile è molto equilibrato, maturo e intelligente: sai “giocare” con le parole e con le variazioni, creando uno stile dinamico e avvincente.
Anche il lessico è davvero buono: hai un vocabolario ampio e ricco, e sai scegliere la parola giusta al momento giusto, variando anche fra registri in modo sapiente.
Attinenza al tema/utilizzo della citazione:
Trovo originalissimo lo sviluppo del tema: quell’abbraccio immaginario, solo sognato (secondo lui) a cui lui si aggrappa perché, in fondo, sente di non appartenere al mondo in cui si trova, è trattato in modo del tutto efficace. Forse con qualche richiamo in più, nel senso di qualche accenno anche in altri punti della storia, il legame con il tema sarebbe stato ancora più forte, ma già così la trattazione è eccellente. Mi piace il riferimento diretto, rende tutto più “reale”.
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale:
Mi piace moltissimo la scelta del momento che hai deciso di raccontare. Della vita di Rory da Romano sappiamo pochissimo. Eppure, l’idea che Amy non sia mai uscita davvero dalla sua mente (come poi è dimostrato nel momento in cui si incontrano di nuovo) non è solo plausibile, è così realistica da essere praticamente un dato di fatto.
E vedere Rory che si sofferma sui sogni, poi è richiamato dalla vita reale, poi si aggrappa ancora un po’ a quella bellissima illusione è bellissimo; è una scelta originalissima, e perfettamente realistica.
Mi piace moltissimo leggere dei suoi dubbi, dei suoi presentimenti, di quei sogni che sente così veri, perché Amy non lo abbandona mai, non riesce mai a “liberarsi” di lei. Semplicemente, non può farlo. E quella lotta fra la sua vecchia vita e la sua nuova vita, con un Impero da espandere e una battaglia da combattere, dà i brividi.
Non solo l’idea di base è eccellente: lo è altrettanto lo sviluppo della storia, strutturata in modo chiaro, assolutamente comprensibile, coerente e dinamico. Pur essendo quasi esclusivamente una riflessione, non è mai pesante, mai piatta.
Approfondimento dei personaggi/IC:
Rory, con quella sua indole divisa a metà fra il sognatore e il pragmatico, con quel suo conflitto fra chi era e chi è diventato, è reso con grandissima precisione. Deve essere stato difficilissimo immedesimarsi in un uomo che dimentica quasi tutto ciò chera e si ritrova in un’altra epoca, in tipo completamente nuovo di civiltà, e si sente integrato e fuori posto allo stesso momento. Quei dubbi sul suo nome, svolti in modo un po’ ingenuotto, sono perfettamente in linea con il suo carattere: e quella stessa leggera ingenuità ne fa parte. Così come il desiderio, un po’ infantile, di continuare a rifugiarsi nei suoi sogni: è proprio da lui, come lo è il sentimento per Amy che proprio non vuole abbandonarlo e la dolcezza che lo riempie quando pensa a lei. Anche il suo spirito di adattamento che lo induce a immedesimarsi nella nuova vita, è assolutamente IC. Sei riuscita a mantenere la sua spensieratezza e la sua dedizione allo stesso tempo, riprendendo con precisione ogni tratto del suo carattere. |