Recensioni per
Le Paludi di Esperia
di Feles 85

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/04/15, ore 16:10

Poesia molto bella devo, ti faccio i miei più sentiti complimenti, complimenti davvero alle 2 persone che l'anno scritta (:

Recensore Master
03/03/15, ore 22:34

Cara Eleonora...ho riletto con attenzione questa poesia sxritta a quattro mani...perdonami se non colgo tutte le sfaccettature, comunque sia mi è davvero piaciuta e tu e la tua amica siete state molto sensibili nello scriverla...brava davvero cara amica...un bacio ed un abbraccio
Alla prossima
Scusa il ritardo

Recensore Junior
25/02/15, ore 09:39

Questa poesia è fantastica io non sono un esperta di poesie ma mi piace tantissimo il modo in cui scrivi!!!!

Recensore Veterano
23/02/15, ore 12:19

Carissima amica,
eccomi qua ritardataria e impunita...
Certo che noi altri siamo gli abitanti dell'Esperia - tanto che VM Manfredi che tu citi, e che io non amo come romanziere ma apprezzo come saggista, ha scritto proprio un libro sulla Magna Grecia intitolato "I Greci d'Occidente" - ed è forse per questo che "il bel paese là dove il sì suona è ormai al tramonto"? A proposito di tramonto, mi viene in mente che anche l'Europa ha la stessa Ananke, visto che il suo nome viene fatto derivare dall'accadico "eurebu".
Ma bando alle fregnacce da erudito di infima categoria, questa tua poesia scritta apò koinòu mi intriga come al solito: sarò ripetitiva, ma lo stile prezioso, la finissima rete dell'allusività rendono questo testo veramente evocativo e magico e mi fanno apprezzare sempre più la tua cultura e la tua sensibilità, anche se ci conosciamo solo su FB . Mi piace soprattutto la chiusa “Si mormora che qui, in queste terre oscure, / si adorassero due lune. La prima, bianca e mutevole, la Luna. /La seconda, fulgida e altezzosa, la Stella della Sera, Venere.”
Complimenti anche alla tua sodale!
Un carissimo saluto,
KK

PS. Dai, presto mi metterò in pari con la lettura del "Brutus minor"

Recensore Junior
20/02/15, ore 13:35

Questa poesia è davvero particolare. Il confine con la prosa è molto sottile, ma nella sua interezza sembra quasi un inno. Ha un'andamento in un certo senso incalzante, nella misura in cui tutti gli elementi sono collegati strettamente fra loro, e i riferimenti al mito riescono sempre a calare chi legge in un'atmosfera affascinante.
Davvero complimenti, come sempre un ottimo lavoro curato nei particolari simbolici!