Buongiorno,
Dunque alla fine ha avvisato la moglie del rischio violando gli ordini... una mossa troppo pericolosa...
Un capitolo di attesa, quasi preparazione all'ennesima bufera in avvicinamento...

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Si! La tua storia è davvero interessante nella trama e nell'ambientazione. I personaggi sono credibili e sempre ben descritti. Leggere è piacevole e continuerò volentieri a farlo , se scriverai altri capitoli.
Per il momento saluto Camilla e Sergio e spero di ritrovarli quanto prima su questa pagine.

Ho letto tutto d'un fiato i capitoli dal 6 all'11 ed è stato davvero piacevole. La storia si dipana interessante e ben sviluppata. Non vengono mai a perdersi gli interpreti che si muovono in modo coerente nel loro quadro storico.
Un'altro paio di piacevoli serate a leggererti ed arriverò alla fine: un vero peccato!

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Ecco! già si scorgono le avvisaglie di quella che promette di essere un'unione non cosi anonima o pacifica dove gli sposi dopo un congruo renpo dalle nozze possono fare vita a se stante senza quasi mai incontrarsi od afflissersi reciprocamente. Ho come la sensazione che quella caparbia testolina di Camilla e quel mulo testardo di Sergio troveranno facilmente argoment su cui disputare.
ora vado oltre e vedo un po'cosa succede.

Un capitolo, questo, che promette interessanti sviluppi. Camilla è la figlia obbediente e consapevole delle tradizioni di una antica famiglia, Sergio, come tutti i maschi, specie quelli giovani e magari bellicosi, si lascia accecare dal bell'aspetto e dalla giovinezza della fanciulla ma, forse, le cose non sono esattamente così. Dietro la grazia della fanciulla o la prestanza del guerriero ci sono pensieri, volontà e sentimenti che finiranno per complicare le cose.
Chiudo qui i miei commenti e vado al prossimo capitolo ... questa storia mi intriga.

L'ansia comprensibile della fanciulla davanti alle nozze la spinge a prendere una pessima risoluzione, Ignorare il pericolo rappresentato dai soldati per trovare consolazione nella religione, la porta ad un incontro imprevisto e sicuramente foriero di complicazioni non solo per lei.
Brano ben scritto, piacevole da leggere e realistico nelle descrizioni.
Davvero brava!

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Hai reso bene, a mio parere, qualla che doveva essere la tradizione romana in fatto di nozze: un contratto vantaggioso per le parti dove i sentimenti non rivestivano alcun interesse. Mi piacerebbe sapere se Camilla è così remissiva come appare e se Sergio è davvero il superficiale giovane uomo che si sta rivelando. Sono convinta che ci sarà di certo qualche sorpresa a stuzzicare il lettore, prossimamente.

Interessante incipit che pinge il lettore a voler proseguire alla scoperta di una storia che promentte risvolti interessanti e forse inattesi.
Buona la scrittura e la proprietà di linguaggio che dimostrano una buona confidenza col periodo storico trattato.

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Buongiorno,
dopo tanta tempesta, ecco un momento in cui ci si può raccogliere a riflettere e a parlare ^^
La speranza... peccato che diverse volte passi...
Il nostro curioso marito, nel frattempo, riflette sul gesto della moglie.

Ciao! Ho trovato la tua storia solo adesso perchè sono stata di nuovo presa dall'ossessione per la storia romana (mi succede periodicamente di fissarmi con un contesto storico, o un tipo di letture. Lo so, da matti).. Tutto merito del prossimo esame da dare, mi ha fatta ripiombare nel baratro.
Anyway, io ti adoro. No, sul serio, questa storia è stupenda! Scrivi benissimo, adoro i tuoi personaggi (e in particolare Claudio e Tito, sono così carini!) e mi sembra di avere una vera e propria immagine, quando leggo. Amo il mondo romano, e ancora di più quando qualcuno sa scriverne come si deve.
Comunque, qualche capitolo fa (come immaginerai ho letto i capitoli tutti d'un fiato) ho letto che non eri sicura nei nomina romani, ed effettivamente quello dei nomi è l'unico dettaglio che nella storia non riporta. Camilla fa parte della Gens Verania, del ramo dei Maecia, quindi in città sarebbe stata conosciuta come Verania Maecia, fino al matrimonio, dopo il quale avrebbe preso il nomen (o il gentilizio, comunque il nome della gens) del marito come cognome. Per gli uomini i praenomen erano usati normalmente, ed equivalevano al nostro nome di battesimo (ed erano ad esempio Tito, Gaio, Publio.. tu stessa li hai usati), mentre per le donne probabilmente erano stati usati secoli prima della nascita dell'impero. Cioè, su questo ci sono pareri discordanti, perchè c'è chi dice che anche in epoca imperiale le donne avessero un praenomen, e chi dice che erano conosciute semplicemente con nomen e cognomen. In ogni caso, sia che fossero ancora usati, sia che avessero perso questa tradizione, per i romani parlare di una donna, o a lei direttamente, chiamandola con il suo praenomen, sarebbe stata una grave mancanza di rispetto. Anche in origine, doveva essere stata una prerogativa dei familiari di lei, che tra l'altro dovevano chiamarla così solo in casa, tanto che questa è davvero solo un'ipotesi, e per quel che ne so non si hanno nemmeno degli esempi di praenomen femminili.
Per gli uomini era leggermente diverso, perchè appunto erano conosciuti con i tria nomina, di cui, risetto a quelli del padre, cambiava (e neanche sempre) il praenomen, mentre nomen e cognomen rimanevano gli stessi.. Ma credo che mi sto dilungando un po' troppo, perdonami. Sono logorroica.
Comunque, quello dei nomina romani è un argomento che mi interessa particolarmente! Se hai bisogno di rivedere ancora qualcosa scrivimi pure, è bello ogni tanto parlare di storia con un altro appassionato (i miei amici mi prendono per matta, purtroppo).
Attenderò con ansia il prossimo capitoloo
(Recensione modificata il 10/03/2021 - 09:57 pm)

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Buongiorno,
un capitolo in cui in realtà non succedono grandi cose, è più introspettivo che altro, i personaggi riflettono o si affrontano dopo la tragedia, una tempesta che ha lasciato segni indelebili del suo passaggio.
Non sappiamo ancora ora perché Dio accetti così tanta sofferenza... ma si dice sia una sorta di atto di fede, il calvario dei buoni porta al paradiso...

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No Tito no....mi era così simpatico.Un soldato romano onorevole,un buon amico per Sergio,l'amore di Claudio.Ed è proprio a lui che va il suo ultimo pensiero,che scena triste.E tutto questo per soldi,ancora più soldi.L'unica cosa positiva è che Flavio sta bene.Anche Publio,spero che questa brutta storia lo faccia cambiare.Non preoccuparti per il ritardo negli aggiornamenti,io continuerò a seguirti.Un bacio grande

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Buongiorno,
purtroppo ogni cosa ha un costo... è tutto molto triste, perché quando si è nel giusto bisognerebbe che tutto andasse sempre per il verso giusto, appunto, ma purtroppo non è sempre così.
Tutti salvi per il momento a parte il nostro valoroso amico, che si è sacrificato per gli altri con grande onore e valore.
Buon anno anche a te!

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Tutti sospettavamo di Publio ma ci siamo sbagliati.Certo lui non ci ha aiutato a pensare diversamente,si è comportato in modo disdicevole sia come senatore che uomo.Forse in questo capitolo c'è uno spiraglio di luce,sembra pentito del suo comportamento.Lo strozzino non ha buone intenzioni,ho paura per Sergio ma so che è in grado di difendersi.Ma ora anche Camilla sta andando a casa.Mi piace essere nell'antica Roma,mi piace la tua storia.Brava!!!!

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Buongiorno.
Un capitolo un po' di passaggio ma importante per riprendere la vicenda da dove l'avevamo lasciata ^^
Nel senso... che Sergio sarà meglio che stia attento perché qui vogliono la sua testa 0.o

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