Ciao!
Visto che è merito mio che hai scritto questa storia, allora mi pare giusto leggerla subito e lasciare un'opinione. E sono davvero contenta di averti ispirata ** è un'emozione unica!
Allora sì, ci sono degli errori, delle cose da sistemare, ma lo stile c'è e mi piace, è scorrevole da morire, mi sono sentita nella mente di Sofia (ottima scelta del nome, così come del titolo!).
Il problema da risolvere per primo è la decisione sul tempo verbale da utilizzare, poi ci sono errori di sintassi che si possono sistemare con una rilettura o un betaggio, come anche alcuni errori di distrazione e di ripetizione (i nomi personali di cosa tipo Fiorino e Facebook, si scrivono con la maiuscola, cosa che ti è sfuggita qualche volta, poi qualche spazio prima della virgola o assente dopo, insomma, cosa che si sistemano con una rilettura).
Quello che è da sistemare è il tempo. Il testo è scritto in prima persona al presente, raccontato da Sofia, visto che è lei a parlare i flashback possono essere al passato, è anche coerente, se io racconto una cosa la racconto al passato, se la rivivo come una sorta di flusso di coscienza, può essere anche al passato nonostante il salto temporale, ma nel tuo caso ci sta il primo esempio. Però al di fuori del flashback non fai questo errore e non ci sono problemi di discordanza verbale. Quindi ti consiglio di rivedere le scene dei flashback e di scegliere un unico tempo che sia coerente poi durante la narrazione.
Un'altra cosa che ti consiglio, ma è meno importante, è l'impaginazione, di dividere in modo netto i flashback, anche se brevi, dal presente vissuto da Sofia, così da non creare confusione, e magari da anche un tocco da sit-com alla Scrubs divertente.
Mi sembra di sentire la voce di Sofia come la narratrice di una di quelle commedie dissacranti (le mie preferite, chissà perchè), e la sua ironia mi ricorda molto me stessa XD tipo la bidella che pulisce (mai viste XD) o la prof che rompe per la lattina invece che la bottiglietta (lo facevano anche da me, l'ansia!).
Sai che la cosa di Diana che si tinge i capelli di biondo per un ragazzo mi ha ricordato un film? The Hole mi pare si chiami, quello era un thriller, però hai azzeccato una cosa che effettivamente le ragazze fanno: modificare se stesse per piacere a qualcuno. Che squallore!
Madò che stronza Valeria, uno pensa che gente così non esista, invece mi ricorda la mia ex vicina di casa. Ti giuro uguale uguale con la sorella minore e lei era pure brutta (a mio parere) e maltrattava la sorella per niente.
La scena finale mi ha fatto morire XD lei che prende il volume di Saiyuki e non lo molla (e vorrei vedere!) e pensa "adesso ti mostro uno sguardo cattivissimo", è stata veramente divertente, è quel tipo di umorismo che mi piace, mi ricorda un po' Scrubs (già accennato prima), per il monologo interiore e i pensieri a random durante le situazione, come i flashback improvvisi: mi scappa la pipì? Perché? Ah, colpa di Diana!
La storia mi piace, il modo in cui Sofia affronta la sua malattia (che sono andata a leggere nel link che hai indicato u.u da brava bimba) più di tutto. Alla fine è fastidioso quando la gente si accorge di un tuo difetto fisico o di una condizione ti guarda come se fossi un alieno. Lo capisco, pure io se vedo un uomo senza braccio lo noto, ma non lo fisso, non gli vado a chiedere "scusi, ma come ha perso il braccio?", cioè che mi frega ò.ò come le persone che criticano altre perché "non si possono permettere certi vestiti", ma che ne sai tu del perché uno ha un certo fisico? Si dà sempre per scontato che la gente mangi (o non mangi), quando a volte è costituzione. Lo sfogo di Sofia alla domanda della cretinetta bionda è più che comprensibile, ho sentito spesso la stessa rabbia di Sofia pur non avendo problemi fisici di grave entità, soltanto perché sono introversa (anzi, sono tornata ad esserlo, le poche volte che mi sono aperta ho incontrato gente che XD lasciamo stare) e la gente prenda la cosa come una "malattia", tanto che l'estroversione è un bonus se vuoi lavorare.
La pietà è un'altra cosa che dà fastidio. Una cosa è la compassione, se una persona ha bisogno di aiuto credo sia giusto darglielo, senza se e senza ma, soprattutto se quell'aiuto lo vuole, se vedi che c'è interesse nel sopravvivere a una condizione. Ma la pietà "oh poverino" è disgustosa, soprattutto quando la gente non fa nulla. Sanno impietosirsi, ma poi danno una mano? Anche solo a far scendere un anziano dall'autobus? Ma quando mai. Poi se lo fai tu ti guardano pure male XD vai a capire la gente! Non è la pietà che mi muove quando voglio essere gentile, è che penso che già facciamo schifo, come persone, con i nostri difetti, con le nostre brutture, con il male che facciamo agli altri, volenti o nolenti, che se non ci aiutiamo almeno un po'... allora va tutto a quel paese ancora prima del tempo. Però capisco anche il sentimento di determinazione di Sofia, che forse spesso è stata aiutata per pietà, non per disinteressata gentilezza.
Che papiro che ho scritto D: però sono curiosa di sapere come va avanti. Chi si aggiudicherà il volume 1 di Saiyuki? La bidella laverà mai quella chiazza? A Valeria scoppieranno mai le tette?
Parlando delle note: io credo che tu abbia affrontato la cosa con estrema delicatezza, alla fine Sofia che ha di diverso dagli altri? Cioè io mi sono rivista in lei in un botto di cose e non ho il Nevo di Ota, quindi credo (e spero, poi le persone sono tutti diverse) che nessuno possa sentirsi offeso per l'utilizzo di una patologia.
Alla prossima ><
Un bacio.
Selene.
PS: scusa per il messaggio che ti arriverà per la modifica, sono rientrata per dirti che per colpa della formattazione scelta, manca un pezzo di dialogo, quando lei va al negozio e il commesse le dice qualcosa a cui lei risponde "davvero?!", ecco mi ero dimenticata di dirlo nella recensione ><
(Recensione modificata il 19/03/2015 - 11:42 pm) |
