Recensioni per
Certe cose accadono soltanto sottoterra
di PusheenCat

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
08/07/15, ore 20:56

SOLDATO SCELTO
(11^ Classificata)

Al Contest: "This Is War II - Situations"


_crazyme / Pusheencat

“Certe cose accadono soltanto sottoterra”

Ivanka trova un nemico esanime ai bordi del campo



Grammatica e Sintassi: 2/5

Mi dispiace sempre partire male come in questo caso, ma ammetto di aver trovato molti e svariati errori nel testo che mi hai presentato. So la maggior parte sono dovuti alla fretta, ma alcuni potevano essere facilmente visti anche con l’aiuto di un Beta.
Cerchiamo di andare con calma e con ordine.
Per prima cosa ho trovato degli errori per quanto riguardavano i dialoghi: tu usi le virgole alte (come faccio anch’io, del resto) e all’interno del dialogo stesso o almeno fuori di esso avresti dovuto mettere un segno di punteggiatura che indicasse al lettore se la frase era finita oppure no.
Ok, ammetto che sui dialoghi non so spiegarmi molto bene… ^^’’
Ti faccio un esempio che dovrebbe rendere tutto molto più semplice.

Ma, ricordate bene, sono i soldati che fanno un esercito. Sono loro che stanno lontani dalle proprie famiglie – se sono ancora vive. Sono loro che sudano, si spezzano le ossa e cadono ogni giorno in battaglia [.]” ---> In questo dialogo avresti dovuto mettere un punto fermo subito dopo “battaglia” per far capire al lettore che la frase era finita; oppure, se ti è più comodo, puoi metterlo dopo la chiusura delle virgole alte (cosa che, personalmente, sconsiglio).

Se invece il dialogo non è concluso, togli le virgole alte alla fine della frase che deve continuare e vai a capo, per far capire al lettore che è lo stesso personaggio che continua a parlare e non un altro che è intervenuto per dire qualcosa.

Ma, ricordate bene, sono i soldati che fanno un esercito. Sono loro che stanno lontani dalle proprie famiglie – se sono ancora vive. Sono loro che sudano, si spezzano le ossa e cadono ogni giorno in battaglia
“Loro potranno anche decimarci, fottersi tutti i nostri beni, ma non potranno mai sconfiggerci fino a quando non ci ammazzeranno tutti


Per ultimo, se metti delle azioni che s’intermezzano ai dialoghi dovresti fare così:

“Infatti non lo penso [,]” la russa prese una pistola dalla scrivania, rigirandosela tra le mani come una nobildonna farebbe con un gioiello. “Ed è per questo che ti lascerò senza né bere né mangiare fino a quando non mi confesserai tutto quanto [,]” sfilò un proiettile dalla camera, aprendosi in un mezzo sorriso quando si accorse che era d’argento. Tirò fuori un’altra pistola, la sua, dalla tasca [.] “Decidi tu se morire di una morte che non ti farebbe onore [,]” infilò il proiettile nella propria arma [.] “Oppure tornare dal tuo esercito, la coscienza finalmente libera [.]

Oppure, ancora meglio secondo il mio modesto parere:

Infatti non lo penso. – la russa prese una pistola dalla scrivania, rigirandosela tra le mani come una nobildonna farebbe con un gioiello. – Ed è per questo che ti lascerò senza né bere né mangiare fino a quando non mi confesserai tutto quanto [.] – sfilò un proiettile dalla camera, aprendosi in un mezzo sorriso quando si accorse che era d’argento. Tirò fuori un’altra pistola, la sua, dalla tasca [.] – Decidi tu se morire di una morte che non ti farebbe onore – infilò il proiettile nella propria arma – Oppure tornare dal tuo esercito, la coscienza finalmente libera [.]

Così il lettore ha idea di quello che vuoi scrivere, è più d’impatto.
Purtroppo questa cosa dei dialoghi ti ha abbassato notevolmente il punteggio: questi sono importanti, integrano il puro testo scritto e quindi devono essere fatti bene, o almeno io la penso in questo modo.

Altra cosa che ho trovato di frequente nella storia che mi hai presentato è l’aggiungere la “d” alla “e” oppure alla “a” di congiunzione quando queste non precedevano parole che iniziavano con la stesse vocale.
Per spiegarmi meglio ti faccio di nuovo degli esempi, così vado sul sicuro… ^^’’

Ed ero andata / Ad accettare ---> Corretto.
Ed ora ---> Non corretto, dovrebbe essere solo “e ora”.

Ovviamente a questa regola generale si sommano due piccole eccezioni che sono le seguenti: “ed io” e “ad esempio” … solo in questi due casi la “d” va posta dietro alla vocale di congiunzione anche se la parola successiva non inizia con la medesima lettera.
Spero di essermi spiegata decentemente fino a questo punto.
Per l'elenco completo degli errori ti rimando al bando del Contest.

Stile e Lessico: 6,5/10

Mi dispiace tanto, ma anche qui non posso darti un punteggio troppo alto, ma ripeto, è solo un mio parere personale, eh… non sono qui per offendere nessuno e nemmeno per smontare lo Stile di qualcuno; semplicemente, a mio avviso, per questa storia si doveva cercare qualcosa di un po’ più ricercato.
Andiamo con calma e ordine... so che non hai avuto molto tempo per scrivere e quindi non potevi metterti lì a scegliere ogni singola parola, a calibrare ogni singola sillaba; per questo ti consiglio di riprendere in mano la storia e rivederla un po’ nel suo insieme.
Allora lo Stile mi è sembrato un po’ affrettato, molto affrettato e poco curato in alcune parti: le descrizioni, sia dei personaggi che del paesaggio, erano ridotte al minimo, così come le informazioni essenziali delle protagoniste, per farti un esempio non sapevo che Amelia fosse un marines finché non l’hai scritto, sarebbe bastato farlo pensare prima a Ivanka, magari riconoscendola proprio per via della divisa. Restando sulle due ragazze, affermi che ti sei vista Amelia con il viso di Liv Tyler, mentre Ivanka poteva avere il viso che preferivamo… però, non avendo dato alcuna informazione su di lei, se non il colore degli occhi, è un po’ difficile figurarsela… ^^’’
Per questo motivo ti consigliere di scendere più nei dettagli per quanto riguarda le descrizioni delle ragazze. Per i paesaggi, confesso di essere una che ama immaginarsi i contesti in cui i personaggi si muovono e quindi sono disposta a leggere descrizioni pazzesche (alla Tolkien per intenderci), ma capisco che può non essere piacevole per tutti, quindi le poche cose che hai detto, sebbene io le abbia considerate un po’ scarne, andavano anche bene.
Poi c’è tutto un discorso sulle ripetizioni, ma sono certa che anche quelle siano dovute alla fretta con cui hai scritto, quindi non starò qui ad annoiarti eccessivamente, ti consiglio solo una bella rilettura generale per eliminarle.
Altra cosa, ho notato che quando scrivi usi molte “e” di congiunzione, spesso anche all’inizio del periodo. Ti confesso che lo faccio spesso anch’io, ma secondo me il tuo testo era un po’ troppo carico, proverei a eliminarne qualcuna, per renderlo un po’ più fluido.
Altra piccola cosa che io non apprezzo particolarmente è quello di abbreviare il nome dei personaggi quando si scrive in terza persona: in questo caso ci sono solo loro, ma in altri casi, con più personaggi, potrebbero esserci delle discordie, possono far maturare il dubbio nel lettore. Dal mio punto di vista si possono usare delle abbreviazioni nel nome solo quando c’è un dialogo oppure quando si scrive in prima persona.
Venendo poi al Lessico… anche quello non mi ha fatto proprio impazzire, purtroppo: come già ti dicevo l’ho trovato un po’ frettato, con termini ripetuti più volte e anche un po’ troppo “lontani” dal linguaggio comunemente usato nell’esercito.
Per esempio un Comandante che ti conosce il primo giorno di certo non ti dà del “tu”, ma deve usare rigorosamente il “lei”, almeno al principio. Col passare del tempo e l’approfondirsi della conoscenza si può passare al “tu”, ma così di primo acchito avrei usato il “lei”.
Il mio consiglio resta quello dell’inizio… riprendere in mano la Shot e rivederla anche sotto questo punto di vista: rendere le frasi più fluide, approfondire le descrizioni, cose così…
Cerca solo di non abbatterti per la critica, ok? ;)

Caratterizzazione del Soldato: 11/15

Ti giuro che quando ho letto il cognome di Ivanka sono quasi caduta dalla sedia: perché UN MINUTO prima di aprire e leggere la tua storia ho creato un nuovo personaggio con lo stesso cognome. Per questo sono rimasta piacevolmente colpita dalla scelta del cognome della ragazza, anche perché, non so bene come sia possibile, ho poi iniziato a pensarla come figlia del mio personaggio, oppure come lui al femminile (lascia stare, i miei soliti castelli mentali! XD).
Ma sto divagando, scusa… ^^’’
Tornando ai due soldati… così, a pelle mi sono piaciute entrambe, ma alla fine non sono riuscita ad apprezzarle davvero fino in fondo, forse perché hanno fatto delle scelte troppo affrettate.
Iniziando con Ivanka Kozlov: l’ho identificata come una ragazza tosta, di quelle che non si fanno mettere i piedi in testa e per questo mi è risultato strano che abbia lasciato correre le ripetute battute di Milen, considerando inoltre che lei dovrebbe essere nell’esercito da più tempo di lui (ergo è un suo superiore o qualcosa del genere), io l’avrei quantomeno ripreso e chiesto di smetterla prima di riceversi una nota di demerito per insubordinazione; però va beh, è una cosa che poteva passare.
Ivanka ha subìto tanto nella sua vita: una famiglia che non l’apprezzava, la scelta di entrare in un corpo terribile come l’esercito russo, in piena guerra fredda, tra l’altro. Un atto di ribellione, senza ombra di dubbio, che me l’hanno fatta apprezzare proprio per questo.
Probabilmente è proprio perché mi piaceva tanto che mi aspettavo qualcosa di più da lei, delle motivazioni più solide per spiegare quello che ha fatto: ha trovato un nemico ai bordi del campo, l’ha raccolto, si è fatta dare delle informazioni e per cosa…? Questo punto non mi è del tutto chiaro, ho capito che Ivanka doveva aver provato qualcosa di primordiale e istintivo nei confronti di Amelia: sicuramente ne avrà apprezzato il carattere forte e determinato o forse l’ironia, magari la semplice bellezza esteriore, ma era il caso di dirlo, di approfondirne le motivazioni. Dal mio punto di vista ci può essere l’attrazione puramente fisica, quella che non ha un vero e proprio perché… ma forse andava descritta un po’ meglio, nel senso: scendere ad analizzare le sensazioni di Ivanka quando guardava Amelia, descrivere più nei dettagli quello che provava, non so se riesco e spiegarmi.
Anche Amelia, così a bruciapelo mi ha ispirato simpatia per la forte autoironia che riesce a manifestare anche nelle situazioni peggiori, ma anche da lei mi aspettavo qualcosa in più.
Hai creato due personaggi che davvero ispirano, ma il cui comportamento non è così ben spiegato: si scambiano informazioni di vitale importanza e fatti personali così senza battere ciglio con la sola promessa di non rivelare mai a nessuno quello che si sono confidate. I conti non mi tornano tanto… potrà esserci attrazione finché si vuole, ma di nuovo avrei approfondito il loro rapporto, avrei fatto passare più tempo tra la cattura e la confessione di Amelia, visto che, purtroppo, questa fretta è ricaduta anche negativamente sul punto successivo.
Nel complesso, però, Ivanka e Amelia non mi sono dispiaciute come protagonista, ma avrei indagato maggiormente sui loro sentimenti.

Sviluppo della Situazione: 11/15

In questo punto non me la sono sentita di darti un punteggio molto elevato perché, a detta mia, c’era da aggiungere qualcosa al discorso di fondo proprio come ti ho detto nel punto precedente. Personalmente mi sarei soffermata maggiormente sulla descrizione della situazione: analizzare meglio il ritrovamento e poi il rapporto che si crea tra le due protagonisti, altrimenti tutto risulta troppo affrettato, troppo poco spiegato, ci sono dei passaggi che, per la loro velocità, non vengono metabolizzati subito ed è un vero peccato, perché ripeto che la storia ha davvero delle potenzialità.
È vero che il ritrovamento di Amelia è il perno attorno al quale ruota tutta la storia, ma secondo me, era da descrivere un po’ più nel dettaglio: spendere qualche parola in più sia sul ritrovamento che sulle descrizioni, visto che ce ne sono davvero poche, e curare meglio i dettagli che hai dato. Per esempio, a un certo punto dici che Ivanka riconosce Amelia per via della maglia che indossa… ma se è nell’esercito (e ancora di più è un marines), non indossa una semplice maglia, ma dovrebbe avere una divisa; a proposito di questo: sulle divise non viene riportato mai il nome di battesimo, ma solo il cognome del soldato e, al massimo, quello e l’iniziale del nome.
Altra cosa che ti segnalo qui (e non in altri punti perché ho avuto la genialità di evitare il punto “trama”) è la seguente: ci sono delle incongruenze a livello storico e anche piuttosto marcate. Per prima cosa hai detto che la storia si svolge nel periodo della guerra fredda e fin qui va bene, ma non mi risulta che all’epoca le donne fossero ammesse nell’esercito (poi posso anche sbagliarmi e sono apertissima al dialogo come sempre), quindi mi sembra un po’ un azzardo scegliere questo periodo storico come ambientazione. Oltre a questo volevo segnalarti che è alquanto improbabile che dei soldati americani come i marines venissero impiegati nella guerra fredda: quel periodo era più un mostrare i muscoli e un mandare spie, non soldati veri e propri, armati e in divisa.
Forse rivedrei un po’ anche questi dettagli, magari non specificando il periodo storico per evitare di cadere in errore, ma il mio è solo un consiglio, eh… ;)
Per tutti questi motivi e per la leggera fretta che ho sentito nello scrivere questa storia, ho deciso di darti un punteggio medio-basso, sperando che tu non te la prenda eccessivamente… ^^’’

Originalità: 7/10

Anche per l’originalità non me la sono sentita di sbilanciarmi molto: hai seguito molto la traccia che ti ho lasciato, senza rielaborarla davvero, essendo che avevo già letto su questo tema (il trovare un nemico esanime ai bordi del campo, il raccoglierlo e nasconderlo nella propria postazione), mi sarei aspettata una rielaborazione, un cercare di strizzare l’originalità da una traccia che, di originale, aveva ben poco.
Non ho trovato piene tracce di questo sforzo, la velocità con cui si sono svolti i fatti e le poche descrizioni hanno fatto, purtroppo, il resto. Probabilmente con un duemila parola in più, con il dilatarsi dei tempi che intercorrono tra la prigionia di Amelia e la sua fuga, la storia avrebbe preso di più e sarebbe stata forse anche un po’ più originale.

Gradimento Personale: 11/15

Di primo acchito, quando ho letto che la storia trattava di una FemSlash mi sono brillati gli occhietti perché ero veramente curiosa di leggere qualcosa del genere, soprattutto in campo militare, che trovo sempre così carente in questo tipo di coppie… e sono rimasta un po’ soddisfatta e un po’ no.
Sono rimasta soddisfatta dal fatto che tu ti sia lanciata in questa tipologia che io tanto apprezzo (mi spiace che non hai messo qualche bella scenetta a Rating rosso, lì sì che sarei stata felice… u_u), cercando comunque di dare un certo spazio, che per me andava almeno raddoppiato, al rapporto di coppia, alla psiche delle due ragazze. Forse analizzandole meglio, scavando ancora di più nei loro sentimenti e facendole trascorrere più tempo assieme tutto sarebbe venuto meglio, ne sono certa.
Quello che non ho apprezzato è stata, di nuovo (e scusa se mi ripeto), la fretta, la velocità con cui gli avvenimenti si svolgono, la mancanza di descrizioni e gli errori d’ortografia hanno fatto il resto.
In definitiva ho apprezzato la tua storia, ma non come avrei voluto: sono dell’idea che se la riprendessi in mano e aggiustassi qualche passaggio, la miglioreresti di molto. ^^
Sarei stata anche curiosa di sapere qualcosa di più su Amelia, sulla sua vita… e vedrei di aggiustare un po’ anche quella di Ivanka: a me piace il tragico, ma forse la sua lo è stata un po’ troppo e poi la storia della sua adozione mi è sembrato un po’ troppo tirata per i capelli per i miei gusti.
Nel suo complesso, comunque, non è male e non provare a pensare il contrario, eh! ;)

Impaginazione: 4/5

Ho apprezzato senza dubbio il classico TNR 12 che ha evitato che mi incasinassi gli occhi in formati troppo strani o troppo piccoli come ogni tanto mi succede! >.<
Nel complesso sei andata abbastanza bene, l’unica cosa che non mi è molto piaciuta è stata la composizione dei paragrafi: alle volte sei andata a capo quando il discorso continuava oppure sei rimasta sulla stessa riga quando lo stesso cambiava, prova a rivederlo un po’. u_u
Ah, inoltre, a puro titolo personale, ti consiglierei un bel Banner a inizio storia, oppure dei divisori tra le varie parti, niente di troppo sfarzoso, ma secondo me sarebbero carini. ^^

Titolo: 2,5/5

Mmm… nì, la parola preferita del mio docente di Patologia! XD
Nì… il Titolo non mi dispiace troppo come suona, ma ho trovato che si legasse poco al testo nel suo insieme, senza contare che, per i miei modesti gusti, era forse un po’ troppo lunghetto.
Cercherei qualcosa di più contenuto, anche un semplice: “Soltanto sottoterra” o simili, per attirare di più l’attenzione del lettore, senza rivelare troppo.

Bonus Nazionalità: 2/2

Hai fatto svariati riferimenti alla nazione d’origine di Ivanka: sia tramite il paesaggio, descrivendo le steppe gelide in cui lei si trova a vivere, sia citandola direttamente.
Qui non ho assolutamente dubbi, punteggio pieno… u_u

Bonus 17: 2/3

- Sibila la “S”: ha citato questo dettaglio quando le due ragazze iniziano a parlare tra di loro, ho apprezzato la scelta di Amelia di scimmiottare Ivanka.

- Ha un fratellastro/sorellastra: io avevo inteso il termine fratellastro come il figlio di uno dei genitori del protagonista e di un’altra persona… ma anche la tua versione regge in pieno, per questo ti ho assegnato il punto Bonus.

- È del segno del capricorno, con tutto ciò che questo comporta: per certi aspetti (in particolare per l’odiare gli imprevisti e per la testardaggine), mi sono molto ritrovata in Ivanka… se te lo stai chiedendo sì, anch’io sono del capricorno… XD … ma non ho trovato scritto da nessuna parte che Ivanka fosse di quel dato segno zodiacale; per questo non ti ho assegnato questo punto.



Totale: 59/85