Recensioni per
Avanzi di pensieri
di alessandroago_94
Ciao Alessandro, |
Ciao! |
Carissimo! |
"Una persona (il sesso a discrezione del lettore) seduta in spiaggia, che patisce il freddo, avvolta in una felpa, e guarda il mare, in piena notte". Questa l'immagine apparsa nella mia mente leggendo la poesia. |
La notte e l'oscurità sono le protagoniste di questa delicata poesia. Delicata perché mi è venuto da immaginarne una lettura a voce bassa, come a non voler disturbare la quiete mista a timore propria delle ore di buio. Dov'è la luce? E' nascosta, è altrove e non è possibile far niente che non sia attendere lo spuntar del nuovo giorno. Da qualche parte ho letto che il buio incute timore perché questa "menomazione" della nostra capacità visiva fa emergere in ognuno di noi paure nascoste e dimenticate. Come appare la luce, anche la minuscola fiamma di un cerino, se ne va il buio e se ne vanno le paure. |
Buongiorno, carissimo Ale!!! 😄 |
Ricordo bene le nevicate del 2012! Qui era durata per meno tempo, ma ne era scesa davvero tanta... Mi ricordo che in quei giorni avevo un esame ed era stato rinviato per inagibilità delle strade XD |
Ricordo come se fosse ieri quella nevicata. Due settimane senza scuola, spesi nella pigrizia più totale :D |
Semplice. Essenziale. Bella. Non credo che esistano altri tre aggettivi per descrivere questa poesia - e lo dice uno che ama tutto ciò che è lambiccato, capzioso e arzigogolato. A volte, però, in un mondo in cui tutto è falso, in cui l'apparenza domina le nostre vite e in cui ogni sorriso nasconde un demonio, abbiamo bisogno di qualcosa di puro, di semplice, di vero, ed ecco la neve, simbolo di ciò che cade, inesorabilmente, schiacciata dalla grandezza della vita, per poi sciogliersi e morire, uccisa dai problemi. Eppure, in questa poesia, non ho visto nulla di tutto questo: ho visto gioia, purezza, quasi un qualcosa di infantile. Ma non bisogna mai uccidere il bambino che c'è in noi, perché è la meraviglia che ci permette di vivere, di domandarci il "perché" delle cose e di esistere. Bravo. |
Confesso che ricordo poco l'avvenimento del 2012, ma sicuramente la tua bellissima poesia è molto evocativa! L'ho letta con piacere oggi. Tra l'altro, dove abito io è qualche giorno che c'è aria di neve. Chissà che i tuoi versi preannuncino qualche fiocco? :) |
Buongiorno Alessandro, |
Buonasera! |
Adoro il freddo e la neve ⛄ come mi sembra di averti raccontato in passato, ma riconosco che quando si creano situazioni imprevedibili come questa c'è ben poco di cui gioire. Ricordavo l'evento eccezionale che hai descritto e innanzi tutto ti faccio i miei complimenti per aver scritto la poesia nel giro di pochissimo tempo. Anche senza leggere la parte in cui parli dei fatti del 2012 (era l'anno in cui doveva finire il mondo..... Qualcuno forse ci ha creduto davvero in quei momenti!) si capisce perfettamente la felicità iniziale per la nevicata, la voglia di stare in casa a godersi lo spettacolo della neve che scende in compagnia di una calda bevanda.... Poi la situazione precipita così come il ritmo che esprime molto bene il disagio con un sapiente uso dei termini. Sembra quasi una favola "modello Frozen" che esattamente come il film si risolve in un lampo.... E tutto torna alla normalità come per magia. |
Carissimo! |
Credo che questa poesia si possa interpretare in più modi differenti. In realtà a una prima lettura mi sono lasciata trascinare solo dal ritmo e dalla musicalità delle parole e solo in un secondo momento ho cercato un senso più profondo. |