Dunque, rieccomi qui a recensire.
Ti avevo anticipato che mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa d'altro sulla tua Dovahkiin Khajit, e non sono rimasta delusa.
Parto subito col dire che adoro il tuo Runa. Mi piace la malcelata ironia con cui risponde alla guardia, così come il modo tranquillo e disinvolto con cui lo fai muovere per Riften, sicuro di restare impunito. Da personaggio secondario lo hai reso un protagonista di prim'ordine – ed io amo i personaggi secondari, soprattutto quando non risultano piatti ma vengono così ben caratterizzati.
Anche qui rendi perfettamente l'idea che Ladri a Riften siano una realtà, e pure molesta, ma che nonostante tutto la loro presenza venga accettata, seppur con fastidio.
Tutta la parte che riguarda il pasticcino mi è piaciuta molto, così come quella della piccola lotta tra il micio e la lucertolina. Hai un vocabolario ricco, e si nota con piacere.
Ho amato come la relativa tranquillità di un giorno qualunque sia stata turbata dall'arrivo del drago; non me lo aspettavo, ed ho apprezzato la svolta che hai dato alla storia. Allo stesso modo, mi è piaciuto molto l'arrivo di Vipir, così improvviso come se fosse davvero fosse sbucato dal nulla (una cosa davvero molto “ladresca”).
Molto bella anche la riflessione di Runa sulla gatta Dovahkiin, di cui finalmente scopriamo anche come sia d'aspetto.
Insomma, ho adorato anche questo nuovo episodio. Spero di poter leggere altro di tuo, perché scrivi in modo scorrevole e piacevole da seguire.
Prima di chiudere voglio solo segnalarti un paio di errori di battitura. Nella frase "Si leccò i baffi un ultima volta" manca l'apostrofo tra un ed ultima, mentre qui: "Ma io sto semplicemente mangiano" ti sei persa una d per strada.
E con questo, direi di aver detto tutto, più o meno.
Complimenti ancora, e alla prossima! |
