Recensioni per
Una donna
di SabrinaSala
Veramente stupendo questo primo capitolo. |
Povera cara, non riesce proprio a capire che anche gli uomini soffrono per amore? Eppure proprio l'uomo per cui si strugge, soffre per amore. È vero il suo è corrisposto, ma comunque impossibile. E forse lei mente a sé stessa, non poteva non avere notato lo sguardo innamorato di André, che sempre sapeva dove trovarla e come aiutarla. Per questo li rifiuta, sia André che l'amore stesso, in fondo sapere Fersen innamorato di Antoinette, la rende emotivamente al riparo da ogni coinvolgimento. Ma con André non può mentire, la conosce troppo bene. Afferma di non odiarlo e di non amarlo, ma deve fare ancora tanta chiarezza nella propria anima. Molto bello. |
Innanzitutto mi scuso di aver atteso tanto prima di recensire ma stavo seguendo delle storie lunghe eppoi per un motivo o per l'altro il tempo mio è sempre tiranno.Rare volte mi è capito in tante fiction che leggo una tale e tanta immedesimazione al reale personaggio creato dalla Ikeda , i miei complimenti sono scontati e quanto mai irrilevanti in questo contesto. Tu hai il dono del sentire Oscar, la vera Oscar quella della serie . Anche io possiedo questo dono ma tu, molto di più , hai saputo fare un'analisi introspettiva meravigliosa che mancava nell'anime:sei riuscita a dare un senso di completezza all'opera, in un'eventuale riedizione di Lady Oscar gli spunti che hai dato tu sarebbero veramente ottimi x dare nuovo slancio al successo del prodotto. Che dire: straordinario |
Ciao Sabrina, complimenti per la storia, hai analizzato un punto di vista molto particolare, che non si tratta spesso, ovvero i dubbi i Oscar riguardo al momento in cui quell'amore disperato è nato, quell'amore che Andrè, suo compagno da tutta la vita, ha mostrato in modo così violento e passionale quella sera. Questo è un particolare su cui non ci si sofferma spesso, sebbene sia una domanda piuttosto logica, che verrebbe in mente a chiunque, eppure nelle fan fiction si ritrova davvero molto poco. Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui Oscar si rende pienamente consapevole del fatto che forse Andrè l'ha amata da sempre, da quando erano bambini, da quando, quasi vent'anni prima, le ha gridato dietro "Fermati, fermati e diventa una donna, Oscar", lo hai reso molto bene, ho quasi sentito Oscar che si raggelava per quella possibilità agghiacciante, e subito andava a rivisitare tutta la loro vita da quella prospettiva. Vederla realizzare, rendersi conto di tutto il male che ha procurato ad Andrè, vederla comprendere, a poco a poco, capire certe frasi, certi gesti... la gravità e la pesantezza della consapevolezza. Hai reso tutto questo molto bene in questo capitolo. Stupenda quanto agghiacciante e sorprendente l'ultima frase: "Lei, Oscar, sarebbe sempre rimasta Oscar. Un uomo. E nessuno avrebbe più scorto in lei la giovane donna che moriva in quello stesso istante, annegando tra le lacrime del suo cuore…" Io personalmente mi sarei aspettata la presa di coscienza del suo essere irrimediabilmente e senza possibilità di cambiamento, una donna, ma d'altro canto, questa sua definitiva decisione di essere un uomo è molto più consona con la prosecuzione della storia originale. Complimenti ancora perché è davvero una bella storia, corro a leggere il prossimo capitolo :) |
Ho adorato entrambi i capitoli, quello sul rifiuto una Oscar angosciata e triste che poi prende vita in quello dell'affermazione scoprendosi piacevolmente donna...ecco mi sarebbe piaciuto leggere l intermezzo! !Scusami,ma nella parte in cui si dichiaranoi loro sentimenti, mi scendono sempre i coccoloni di felicità. .grazie a presto vero? |
Cara, la prima cosa che mi ha colpito è il titolo. Potrebbe sembrare semplice ma se il termine "donna" viene associato ad "Oscar" niente è banale, o semplice, tutt'altro. |
"E' questo che significa essere donna?" |
Sabrina, sei riuscita veramente ad emozionarmi... io amo quell'episodio e tu ne hai dato una versione nuova, profonda, struggente. In Oscar non si agitano solo rabbia o umiliazione, ma c'è anche la consapevolezza dell'amore di Andrè, della sua sofferenza (''Come hai potuto, André…” mormorò “Come hai potuto resistere a tanto?''), che lei conosce bene perché è anche la sua... e per sua stessa ammissione non può condannarlo (''Non poteva nemmeno odiarlo… Sofferenti entrambi per un amore impossibile....Non poteva odiarlo… No. Eppure non poteva amarlo.'').E giunge all'amara quanto erronea conclusione, che riprende la domanda dell'incipit: essere donna è debolezza, essere donna è dolore. E lo rifiuta. Oscar qui è cosciente di essere una rosa e non un lillà, ma lo vuole a suo modo, scegliendo di essere quello che è sempre stata, un uomo in un corpo femminile, rinnegando quella parte di sé che la fa soffrire, quel cuore di donna che spero emerga più avanti. Che dire, Sabrina... sei stata bravissima, grazie di questa ennesima, piccola perla. Mi metto a leggere il successivo, peccato che sia già l'ultimo! |
Bel capitolo mi piace molto, ben scritto, aspetto il prossimo aggiornamento 😉 |