Recensioni per
Il Quaderno
di ina6882

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/06/15, ore 11:58
Cap. 1:

Adorabile. Sembra una fiaba d'altri tempi, che ben si addice ad un personaggio come Lysandre, riflessivo, profondo, malinconico e dallo sguardo sempre perso in pensieri che forse noi non potremo mai cogliere.
Mi piace questa cosa della predestinazione, cioè del quaderno che era stato creato per qualcuno che sarebbe diventato importante, dando così lustro anche allo stesso oggetto su cui Lysandre ha scritto, nel tempo, le proprie composizioni.
Inoltre, ho apprezzato non poco lo stile che hai usato, adattissimo al contesto. Stessa cosa per l'ambientazione, i termini, i passaggi della narrazione.

Insomma, un lavoro davvero encomiabile. ^^


P.S. Ci sono due o tre sviste, scusa la pignoleria. XD Rileggendo sono sicura che le troverai da sola. ;)

Recensore Master
12/05/15, ore 16:40
Cap. 1:

Ammetto di essermi spoilerata gran parte delle cose leggendo le recensioni altrui. Mi dispiace, devo avere un ingranaggio danneggiato per passare prima alle recensioni che alla storia, ma credo sia una mania che ho da tanto tanto tempo e di cui non mi libererò mai. Eppure mi piace, perché delle recensioni positive e ben scritte dicono comunque molto e invogliano ancor più alla lettura.

La storia, comunque, nonostante io conosca già certi passaggi, è coinvolgente.
In questo preciso momento ho bloccato la lettura all'arrivo dell'uomo misterioso. Voglio davvero scrivere un bel commento, ma non sono più abituata a commentare qualcosa che mi piace quindi credo mi ci vorrà un po' di tempo. Sono arrugginita anche io, quindi se hai consigli da darmi, spara subito! Te ne sarei molto grata!

Se c'è una cosa che mi piace è l'ambientazione. Non so, mi sa di negozietto di provincia o, se in un grande città, in un quartiere piccolo e marginale, con la strada lastricata e il marciapiede grigio; i lampioni vecchio stile che rischiarano una vetrinetta che passerebbe -e passa molto spesso- inosservata alle poche persone che ci passano davanti. Il quadernetto, inizialmente descritto come un Death Note, è perfino caratterizzato meglio del 98% dei personaggi presenti in questo forum. Il fatto che sia presentato sotto svariati punti di vista è una novità più che coinvolgente che mi ha lasciata stupefatta, ma in positivo. I clienti che lo snobbano perché vuoto -anche se, mi chiedo, visto che ha scritto "My Note", dubito possa essere un libro scritto. O comunque, prima di comprarlo, aprilo, babbione!; il proprietario che lo tratta come se fosse un oggetto prezioso o, meglio, un figlio -perché ho provato più questa sensazione.
Ma sai cosa mi è piaciuto più di tutto? Il pezzo narrativo in cui narri la vicenda dal punto di vista del Quaderno. Non so, è strano entrare nel punto di vista di un oggetto, ma è anche estremamente efficace per come l'hai scritto. Non penso che altre persone ci sarebbero riuscite, sai? Mi ha colpita davvero, anche perché sembrava leggersi, e magari scriversi, da solo.

Mi dispiace che il libro ci rimanga male per essere stato regalato a Lysandre. Il cravattino di Leigh, scommetto, è uno spocchiosello che se la tira come se fosse di seta solo lui! Solo perché viene usato di più, all'inizio!
In effetti, un libro vuoto a otto anni potrebbe sembrare un regalo sprecato -come i libri con storie orrende che ti regalano quando sei ancora piccolo e vorresti dei giochi- ma si intona perfettamente con il personaggio, che magari non ci scrive sopra che dopo anni perché se n'è dimenticato. Non l'hai specificato, ma posso immaginare che sia così, oltre alla componente del "E' un libro particolare che mi ha regalato mio padre quindi non voglio sprecarlo per un nonnulla". Anche io ho un mucchio di quadernetti e mi viene sempre voglia di comprarne altri. Solo che mi freno, perché alla fine non li uso mai e li lascio lì, vuoti, perché sotto sotto mi dispiace scriverci delle cavolate e poi buttarli via o strappare loro dei fogli. Come se anche loro aspettassero la storia giusta da potergli scrivere sopra. In effetti è una cosa romantica.
Tempo fa mi dissero che tutto ciò che muove il mondo è l'Amore. Nei film si parla di Amore; nei libri di parla di Amore. Se c'è qualcosa che valga la pena di scrivere o raccontare è perché parla di Amore; bisogna solo capire di quale si tratti.
In questa storia ne ho visti parecchi: l'Amore del libraio nel creare e poi prendersi cura del Quaderno; l'Amore di un padre verso i suoi figli e le aspettative nei loro confronti; l'Amore di Lysandre per la scrittura, si potrebbe dire, e di Leigh per i cravattini spocchiosi. Ma quello che spicca più di tutti, secondo me, è l'Amore del Quaderno stesso per la Storia che andrà a contenere, per le parole che dovrà custodire.
Tutto questo perché, più di ogni altra cosa, sei riuscita a caratterizzare un oggetto.

Mi piace, infine, che il Quaderno si renda conto di essersi sbagliato. Probabilmente, come me, non ha mai sopportato i bambini, ma l'essere diventato tutto ciò che aveva sempre voluto, passando dalla vetrina del libraio in cui era un ammasso di carta inutilizzata e piena di speranze ad una teca espositiva in un museo dedicato anche a lui... Beh, c'è proprio da dire che anche i quaderni hanno modo di riscattarsi e diventare "Qualcosa"!

Sì, è la stessa recensione che ho lasciato sul forum, te lo posticipo, ma sono sicura di aver usato le parole giuste perché l'ho scritta sia di getto che pensandola quindi non avrei potuto fare di meglio per EFP.
In ogni caso meritava una recensione anche qui, anche se riciclata -tanto è sempre mia.
Se la merita tutta!

Gozaru

Nuovo recensore
29/04/15, ore 19:32
Cap. 1:

...Verso la fine mi sono messa a piangere. Sono stupida, si.
Mi sono commossa ;; veramente... !
Trovo questa One Shot molto carina e profonda. Anche se la differenza di anni tra Leight e Lysandre mi ha resa un po' perplessa, visto che si tolgono due anni e non quattro. (Dici che sono troppo precisa ? xD)
Comunque... mi è piaciuta molto, davvero. Brava :)