Recensioni per
Il piccolo diavolo
di Baldr

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
11/04/19, ore 13:55

Una bellissima dicembre, molto pulita e piacevole da leggere.
Quasi toccante quel povero diavolo nella sua solitudine. E sto pensando che se solo fosse stato davvero trattato come tutti gli altri, tutto questo non sarebbe successo.

Recensore Junior
28/09/15, ore 08:46

Ciao!
Innanzitutto scusa per il grande ritardo con cui mi presento qui, ma è stato un periodo a dir poco infernale. Però, in fondo in fondo, sono una persona che tiene fede agli impegni che prende, dai.
Avevo letto questa tua storia già qualche tempo fa, e l'ho riletta con piacere. Sai bene che, in genere, il fantasy proprio non è nelle mie corde; ma ho trovato in questa tua storia molto su cui riflettere.
Dalle prime righe, ho trovato molto di Zola: quella specie di inevitabile tara genetica che finisce, prima o poi, per condizionare l'esistenza di chi la porta. Il pregiudizio, l'unica attenzione alle apparenze (il male orribile della nostra società), poi la causa scatenante che porta un eroe positivo a ritrovare per un attimo il suo sangue e ad elaborare un piano malvagio, senza perdere in naturalezza. Trovo che questo sia molto interessante, davvero. Ho adorato il modo in cui l'evoluzione psicologica si muove: è naturale, spontanea, molto diretta e, pertanto, estremamente plausibile. Lo hai descritto con una leggerezza incredibile; l'assenza di eccessi descrittivi e giudizi morali ci pone come spettatori di un atto innato, intrinseco nella natura del personaggio, senza farlo apparire come una forzatura. Credo che tu sia stata molto abile nel dosare introspezione, parte descrittiva e azione: sei riuscita ad accompagnare il lettore attraverso la pianificazione, rivissuta a posteriori, e lo svolgimento drammatico della conclusione, senza per questo smettere di essere leggera nella narrazione ed efficace nella spiegazione. Alla fine, non si può non comprendere Drake, non si può non sostenere la sua reazione, non si può non provare lo stesso sentimento di pena e smarrimento alla perdita del gattino, non si può pensare che, tutto sommato, forse non avrebbe potuto ottenere in altro modo la sua vendetta.
Rispetto all'altra storia che avevo avuto modo di leggere per il contest, ho trovato uno stile diverso, meno articolato, molto adatto alla storia che hai narrato. E apprezzo molto questa versatilità. Non appena avrò tempo, credo proprio che verrò a fare un salto sul tuo profilo per leggere qualche altra cosa!
Grazie per la pazienza e scusa per il grande ritardo!

Recensore Master
21/09/15, ore 17:44

Ciao :D Sono qui per il tuo essere arrivata prima tu sai dove xD
Volevo ringrazairti per avermi fatto leggere un capitolo/una storia del genere. Voglio subio dirti di averlo apprezzato molto. Si vede immediatamente quanto stile, voglia di far bene ci siano dietro. I personaggi sono caratterizzati non bene ma benissimo. Alla lettura di un nome di loro si sa già come avrebbe agito e capisci che qualcosa non va dal principio più o meno e cerchi di leggere per capire cosa stiano andando storto. Sai in questo caso Drake dovrebbe essere considerato il mostro, non per come viene considerato dagli altri, ma per ciò che fa alla fine e che decide di continuare a fare, ma proprio non ci riesco. Lo hanno portato ad agire in quel modo. Alla faccia della volontà del dio. E' cresciuto con le persone sbagliate, povero.
Hai tirato in ballo una questione che secondo me è molto importante e che sempre dividerà la società. Chi fa certe cose e lo fa perchè ha dietro di sè un perchè e bada ch eparla di un perchè grosso come un grattacielo per ciàò che ha subito è in un certo senso scusato?
Qui in questa storia sono entrata in empatia con Drake, ma credo poi che ogni caso sia a sè. Anche quano cercano di aiutarlopoi la colpa ricade su lui :/
Mi hai preso tantissimocon questa storia e non ho mai staccato occhio dallo schermo! E sai che ti dico: hai scritto altro di Drake?
Ho solo una cosa da dirti. Hai sempre detto, anzi dei partita, con il dire che Atlas è un Dio e che quindi come tale ha dei seguaci. Ecco allora forse nell'ultima parte la d va grande e non piccola ocme hai fato tu.
Mi riferisco a questa frase:

"O, semplicemente, il dio non si sarebbe scomodato per scendere in Terra e i mortali erano ormai sordi alle sue vere parole"

E' anche vero che forse Drake lì non lo considera più suo Dio ed essendo un suo pensiero forse è per questo che è piccolo.
Sono curiosa di sapere che mi dirai :p

Grazie

-Hanna

Recensore Master
08/09/15, ore 11:12

Buongiorno Baldr!
Eccomi qui per consegnarti il premio che ti sei faticosamente guadagnata partecipando al nostro contest del gruppo ;)
Come da te richiesto, quindi, mi appresto a leggere questa storiella fantasy e a lasciarti il mio giudizio, il più possibile oggettivo.
Tratterrò l'entusiasmo solo per la voce Gradimento personale ;)
p.s. non userò numerazioni, solo pareri.
PRESENTAZIONE: Dopo il tuo "rifacimento" delle storie, devo dire che la presentazione è migliorata di molto. BRAVA. L'introduzione dice abbastanza per attirare l'attenzione sulla trama, ma non troppo. Il banner è bellissimo e anche il resto della grafica è armonizzato con il testo. Ottimo lavoro!
TRAMA/SVILUPPO: Bene, la trama è complessa e lunga, la vicenda di Drake parte dalla sua nascita, anzi dal suo abbandono all'orfanotrofio, per poi subire un salto temporale di almeno cinque o sei anni. Il tempo trascorso non è chiarissimo ma si intuisce che ormai lui è un bambino grande da quello che fa man mano. Il pezzo che ho compreso meno è stato appunto quello del pestaggio, la scena mi sembra un po' confusa con tutti i personaggi presenti di cui non si dice però nemmeno il nome. ll resto della trama invece mi piace molto e l'ho trovato ben strutturata, con le pause al tempo giusto e gli eventi descritti bene senza cadere nell'eccessivo.
GRAMMATICA: Io personalmente non ho trovato niente da segnalarti, ma deduco sia merito delle numerose volte che tu l'hai riletta prima di postare questa versione.
STILE: Il tuo stile mi è sempre piaciuto e devo dire che in questa OS, stai migliorando le tue solite pecche. Hai descritto gli ambienti tanto che ci si riesce bene a immaginarsi sia sui tetti con Drake che dentro il complesso dell'orfanotrofio. Il mondo in cui è ambientata è ben presente e ben delineato, devo dire che hai fatto un bel miglioramento. Anche Drake, le suore e i bambini sono ben descritti, ne dai solo i tratti essenziali ma bastano a dare un'idea precisa.
GRADIMENTO PERSONALE: Oh! finalmente posso dare libero sfogo alla mia fangilosità.
Drake mi piace e ho gioito alla morte del bambino cattivo! Mi è dispiaciuto tantissimo per il micetto bianco! mentre dei tre bambini morti non mi è fregato minimamente. Avrei goduto di più solo se avessi detto che erano i suoi amici, la sua cricca! Mi sarebbe piaciuto ridere la bambina gentile dell'inizio, in verità, per far scoprire a Drake la parte umana della gente che lo circonda... ma così è persino meglio. W i diavoli! La descrizione delle punizioni è da "inquisizione spagnola" bravissima! :)
Già mi vedo il piccolo diavoletto che di notte esce a sventare i crimini come un bravo mini-batman! ;) anzi per somiglianza dire che è più un mini - Red Devil!
Una storiella bellissima!
Pollice su pieno

Recensore Master
11/06/15, ore 20:36

Contest The Melancholy Spirit
Terza classificata: Il Piccolo Diavolo di Pandora (Baldr)
 
Grammatica: 10/10
 
Ciao, eccomi finalmente a valutare la tua storia. È il primo tuo lavoro completo che ho letto fino a ora, quindi non ho un metro di valutazione, credo che un unico capitolo di un’altra storia, dove il genere è completamente differente a questo non basti per farsi un’idea completa.
Comunque, anche se fosse, la valutazione deve basarsi unicamente su questo lavoro, e a livello grammaticale, tranne qualche piccola imprecisione, non ho riscontrato errori rilevanti.
Ecco, ci sono un sacco di errori di battitura, probabilmente dovuti a piccoli attimi di distrazione, con una buona rilettura li avresti trovati sicuramente tutti.
Manca un verbo verso la fine della storia, tanto che la frase era un pochino confusa.
Infine, in alcune parti della storia sono un pochino in disaccordo con te con alcuni punti e virgola, io avrei messo dei punti fermi, ma no sono errori, li ho segnati sul documento come suggerimenti.
Detto questo, tranne quelle poche imprecisioni e sviste, la storia a livello grammaticale è praticamente perfetta.
 
Lessico e stile: 8/10
 
Dunque, in questo punto sarò molto, molto prolissa. È una mia pecca, mi dilungo sempre tantissimo nelle recensioni, che esse siano per un contest o anche solo recensioni normalissime.
Partiamo da una cosa semplicissima, probabilmente non sei abituata a farlo, o il tuo stile ti spinge a non separare la storia, ma quando ci sono dei salti temporali, ma anche di ambientazione e di scena, ti consiglierei di dare più spazio a quanto scrivi, mettere degli asterischi, anche solo un puntino, o un paio di invio, perché all’interno della storia a ogni cambio di scena, saltavi di pala in frasca e dovevo tornare indietro per riuscire a capire se la scena fosse legata o meno a quanto letto sopra.
Le cose sono due, o lasci un pochino di spazio così le lettrice tonte come me riescono a non confondersi, oppure introduci la nuova scena in qualche modo, portando il lettore a comprendere che è passato del tempo e la scena è cambiata.
Finito questo piccolo appunto passiamo allo stile vero e proprio. Dunque, hai uno stile scorrevole, alla prima lettura del tuo racconto è finito in un attimo, tranne l’appunto di sopra,  a livello di lettura è scorrevole, scivola via in maniera fantastica. Alla seconda lettura, quando non ero a rotolarmi sul divano, ma davanti al pc e attenta a grammatica, stile e trama, mi sono accorta di una cosa. Non scrivi affatto male, come ho detto hai un buono stile, la storia scorre bene, e si legge altrettanto bene, eppure in alcune parti è fredda.
Uno stile freddo, frasi che descrivono meccanicamente i gesti del protagonista, in alcune parti sembra di affrontare la lista della spesa. È tutto troppo meccanico, poi però mi ritrovo a pezzi molto toccanti, a descrizioni veramente poetiche e allora mi domando quale è il tuo stile? Come scrivi veramente?
Anche perché, non è sbagliato come imposti la storia, quanto letto non è affatto brutto, tutt’altro, appassiona, si legge bene, eppure sento che c’è qualcosa che manca.
Mancano delle parti, quel modo di coinvolgere il lettore facendolo immedesimare completamente nel mondo che hai creato. C’è qualche sprazzo descrittivo, qualche frase bellissima, potrei dire poetica, ma finisce lì. Ovviamente non ti chiedo e non dico, non mi permetterei mai, che devi iniziare a dileguarti in descrizioni lunghissime e paragoni, perché non credo sia proprio nelle tue corde, però forse ampliare un pochino soprattutto a livello di sensazioni da trasmettere al lettore.
Alcune parti della storia le avrei farcite magari con qualche pensiero introspettivo di Drake, cercando di far percepire sicuramente il suo dolore, perché lo deve provare e poi la sua rabbia, per non essere creduto, mai. Rabbia perché tutti pensano che è cattivo solo perché nato differente e perché ha caratteristiche demoniache che non sono colpa sua.
La parte sulle emozioni la continuo nella caratterizzazione dei personaggi xD credo che sia la parte più giusta dove inserirla.
Passando al lessico non ho veramente nulla da dirti, conosci l’italiano e anche bene, usi le parole nella maniera più appropriata, hai un vocabolario veramente molto ampio, tanto che un paio di parole nella tua storia le sono andata a cercare perché non le conoscevo.
Conosci le parole, sai come si scrivono, metti gli accenti nel mondo giusto, quindi non posso fare altro che farti tantissimi complimenti, non ci sono pecche da quel lato, proprio come non ce ne sono nella grammatica.
 
Sviluppo della trama: 9/10
 
La trama della tua storia non è fra le più originale, ma non per questo la storia è brutta. Per fare un buon racconto non è tanto l’originalità, ma più che altro come si gestiscono gli avvenimenti.
Il racconto alla fin fine, anche se una sorta di fantasy, parla di discriminazione e di odio. Parla di quanto gli uomini possano essere ciechi e cattivi davanti a chi è differente.
Il tutto si osserva attraverso gli occhi e il punto di vista di Drake. Attraverso i suoi occhi si vede come gli altri si comportano con lui, come lo deridono, prendono in giro, insultano.
Persino le donne che lo crescono, che si dovrebbero prendere cura di lui, la prima fra tutte la madre superiora Thera, quella che lo ha trovato, sono convinte che lui sia cattivo e che si comporti male; solo per via del suo aspetto, solo perché nato differente, per loro è cattivo. Preferiscono credere alle parole di un bullo, piuttosto che a un bambino che non ha mai fatto male a nessuno.
E proprio la differenza che c’è fra Drake e Zoras è il fatto che lui con quel micio ci giocava, mentre l’altro ragazzino e la sua combriccola, lo hanno cacciato e ucciso. Lo hanno fatto a pezzi in preda all’eccitazione del branco, alla cattiveria che può essere solo dei bambini.
Eppure, il comportamento degli altri, quella discriminazione, l’odio che lo circondano lo fanno crescere prima di tutti, gli fanno comprendere che in fondo non esiste nessuno Dio benevolo a giudicarli, forse c’è, ma non gli interessa nulla di quanto accade nel mondo umano altrimenti lui non sarebbe nato, e  Zoras e i suoi amici non si sarebbero comportati da bulli; e a fine storia, lo stesso Drake non sarebbe rimasto impunito, e Zoras non sarebbe stato giustiziato per un crimine che non ha commesso.
Dunque, la trama per come si delinea è interessante e anche ben strutturata, ma a parer mio ci sono dei vuoti all’interno della storia.
Perché Thera si impunta a credere a tutto quel che gli dicono gli altri bambini su Drake? Per partito preso lei è convinta che il ragazzo sia cattivo o forse ha fatto qualcosa che l’ha portata a pensare questo?
A inizio storia Drake viene salvato da due bambini, sarebbero potuto diventare suoi amici, dargli una dimostrazione che non tutti lo odiano per il suo aspetto, poi in seguito la storia avrebbe comunque potuto prendere la stessa piega. Portare Drake a fare una sorta di giustizia privata, per tutte le volte che è stato maltrattato, per quel gattino indifeso ucciso e fatto a pezzi solo per il macabro divertimento di un gruppo di bambini.
Sarebbe arrivato alla stessa conclusione, ovvero che gli adulti sono ciechi, che vogliono vedere solo quello di cui sono convinti, senza approfondire, senza cercare, senza credere a chi è differente.
Avrei approfondito anche il senso di dolore dello stesso Drake, lo shock per aver perso il suo unico amico, quel lato oscuro di lui, che tutti dicono abbia che prende il sopravvento senza che cerchi di fermarlo e infine la descrizione di come ha pianificato la sua giustizia privata.
Insomma sono piccole cose che forse avresti potuto aggiungere in modo da rendere il racconto più approfondito e più completo, per caso ho anche letto l’introduzione che hai messo su EFP, e lì metti alcune spiegazioni sul mondo e la città dove si muove Drake, cosa che all’interno del racconto è solo accentuata, perché non spiegarlo proprio durante la stesura?
Per il resto, tranne questi miei dubbi hai fatto un buon lavoro, bravissima.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 8/10
 
La parte sui personaggi è quella che ho trovato più difficile da valutare all’interno del tuo racconto. In primis è totalmente dal punto di vista di Drake, tranne le poche battute iniziali quando lui è stato trovato quindi è difficile farsi un’idea sui personaggi che gli si muovono attorno, ma soprattutto perché lui non si sofferma troppo su cosa pensa degli altri.
Detesta Zoras, ma quello sarebbe stato chiaro e lampante a chiunque, ma di tutti gli altri? Qual è il suo pensiero?
Ma andiamo con ordine, cominciando a parlare proprio di Drake. Più su ho scritto che mi sarebbe piaciuto leggere di più delle sue emozioni, ed è vero.
Hai scritto tutta la sua storia attraverso i suoi occhi, eppure da lui non è trasparita angoscia, disperazione, paura.
Nemmeno una volta ha versato una lacrima domandandosi come mai non ci fosse nessuno pronto a difenderlo. Posso comprendere la rassegnazione quando tutti si comportano in un determinato modo con te, ma questo non significa che smetti di star male, di soffrire.
Drake di suo mi è sembrato un ragazzo dolce, sarebbe in grado di provare affetto se non lo scansassero e non continuassero  fargli del male in continuazione.
Soffre, ma tu non descrivi questi attimi di sofferenza, di disperazione. Qualche momento introspettivo non sarebbe stato male, avrebbe immedesimato di più il lettore nel protagonista della tua storia, avrebbe capito le sue paure, la disperazione che prova, e anche il suo desiderio di rimanere il più lontano possibile da Zoras. Non può batterli perché più grandi di lui, allora cerca di evitarli e di non farsi vedere.
Persino quando esplode la sua rabbia non descrivi nulla, eppure ha visto il suo unico amico morto, preso a calci, usato come trofeo di caccia da un gruppo di piccolo bulli. Da quegli stessi bulli che maltrattano e picchiano lui.
Drake rimane gelido, non si dispera, non piange, ma pianifica gelidamente la sua vendetta. E io non metto in dubbio che una cosa del genere possa accadere, ma anche se no lo specifichi, rimane pur sempre un bambino. Un moto di disperazione deve averla in qualche modo, deve lasciarsi sopraffare dal dolore, anche perché sa bene cosa è la morte, e sa bene quanto è accaduto a quel povero cucciolo.
 
Zoras da parte sua è il tipico bullo. È più grande degli altri bambini, soprattutto del gruppetto che capeggia, e quando ha visto che maltrattando Drake non avrebbe ricevuto punizioni ne ha fatto la sua prenda preferita. Stessa cosa per le marachelle che commette, perché venire punito, quando è sicuro al cento per cento che può dare la colpa a quel figlio del peccato?
Al tempo stesso come ogni bullo è un fifone, quando Drake ha mostrato le zanne ne ha avuto paura. Quando si è trovato solo, con i suoi amici morti attorno ne ha avuto ancora di più, e persino in quel momento il massimo che è riuscito a fare è stato dare la colpa a quel figlio del peccato, a quel piccolo diavolo, sperando che qualcuno gli credesse.
Thera ha avuto i dubbi, e per questo l’ho odiata a morte, pur avendo il ragazzino con l’arma, sporco di sangue e i bulbi oculari dei suoi amici nel letto, è scesa a controllare che non fosse stato l’altro.
Lei la detesto, è convinta che Drake sia cattivo, quando invece è proprio il suo comportamento, come quello di Zoras e di tutti gli altri a portarlo a compiere determinate azioni.
Perché cercare di essere buono, di comportarmi bene per venire punito? Allora mi comporto male e basta.
Tornando a Zoras non posso affermare che la sua caratterizzazione sia completa, ma per il ruolo che ha, si muove e comporta come si richiede a un bullo.
 
***
 
La storia mi è veramente piaciuta molto, lascia stare l’interminabile papiro che ho scritto sopra, facendo appunti e domande, sono convinta che alcuni punti si sarebbero potuti approfondire, ma per certe cose sono una rompiscatole, quindi non preoccuparti.
Come ho scritto nella valutazione, la trama è semplice, nemmeno troppo originale, eppure affronta argomento molto moderni. Argomenti che si sentono al tg ogni giorno, perché tratta di bullismo, poi la fine della tua storia è finita in peggio, ma una cosa molto vera è che gli adulti sono ciechi a quanto accade ai bambini. Non vedono, non ascoltano, e alla fine accade il peggio.
Per quanto Drake abbia commesso un’azione sbagliata, a fine storia non mi sono sentita di giudicarlo. Non riuscivo a vederlo cattivo o un bambino che ha commesso qualcosa di malvagio e per puro divertimento. Ho visto solo un bambino disperato, che alla fine ha reso giustizia a un amico.
Hai fatto veramente un ottimo lavoro, bravissima.
 
Totale: 35/40

Recensore Master
02/06/15, ore 14:23

Ciao!
Non ho trovato errori, né orrori di nessun genere in questa storia. Anzi. E' scritta benissimo, quindi ti faccio i complimenti per questo. Apprezzo molto anche l'impaginazione, ordinata, semplice ma elegante.
Per quanto riguarda la storia, non so come commentarla, senza risultare banale e dire cose già dette magari da altri recensori. Mi è piaciuta moltissimo. Come l'hai introdotta, lo sviluppo, la fine... l'hai gestita indubbiamente bene. Sei stata anche molto esaustiva per quanto riguarda l'ambientazione.
Drake sarà anche un figlio del peccato, ma per certi aspetti l'ho trovato adorabile, dolce, indifeso. Penso che Zoras, pur essendo normale, non fosse certo meglio di lui e credo che i suoi soprusi l'abbiano spinto a cedere a quel lato di sé che è appunto il lato più oscuro, demoniaco. Aveva trovato un amico, ma gliel'hanno portato via brutalmente. Non giustifico le sue azioni, ma comprendo la rabbia e il rancore che prova, oltre al senso di abbandono. E' stata rifiutato da tutti a parte dal suo gattino. Hai creato un personaggio molto interessante e l'hai approfondito bene, in quest'unico capitolo. Di certo provo più empatia per Drake che per Zoras, sebbene sia stato punito per qualcosa che non ha fatto.
Ottima storia.

Recensore Veterano
02/06/15, ore 13:56

Stavo spulciando le storie e trovato interessante il titolo di questa, perciò ho deciso di fiondarmi subito.
Ti segnalo un errore che ho trovato.

Lo squillante rintoccò [rintocco] della campanella riecheggiò lungo gli spogli corridoi del monastero, destando Huges da un sonno quieto.

All'inizio l'atmosfera era molto in stile Nome della Rosa, poi ho visto la parola elfo e ha cambiato scenario. Insomma suore, elfi e demoni, è il mio ambiente. Il bambino viene definito come figlio del peccato, immagino sia un ibrido demone umano. Mi aspettavo che venisse esposto nel bosco e lasciato morire, la scelta di Huges mi è parsa bizzarra. Era piuttosto ovvio fin dall'inizio che la vita del piccolo non sarebbe stata facile. La superiora, in particolare, ne sembra costantemente disgustata. Chissà perché le superiore non ispirano mai simpatia... Drake è attirato verso l'oscurità per colpa del suo sangue; ti giuro che per un secondo ho pensato avesse davvero lanciato il gattino dal tetto e stava per correre e andare ad abbracciare i miei. Il dissidio interiore del ragazzo è accentuato dal fatto che nessuno gli crede. Hai reso molto bene questo particolare, sottolineando le conseguenze che ha avuto per Blake. Il fatto di essere magro e di essersi ormai abituato al buio. Sembra quasi che Drake si voglia arrendere alla sua natura, ma poi ha trovato quella parte umana che non lo ha fatto cedere. Eppure poco dopo finisce nuovamente nei guai insultando la novizia. Ho trovato strano e repentino questo cambiamento. Come se in lui fosse improvvisamente scattato qualcosa. Forse, come hai spiegati più avanti, la consapevolezza che nell'uomo c'è più male di quanto sia disposto ad ammettere. Il modo con cui ha deciso di vendicarsi è stato subdolo, geniale quasi. Non posso aver compassione per i bulli, anche se dovrei quanto meno sentirmi male per loro... ma no, non ci riesco. 
In sostanza Drake alla fine è diventato una specie di Batman. Un ultimo dubbio: ma alla fine il gattino se l'è pappato o cosa? Perchè a un certo punto afferma: Ti giustificherai dicendo: era un brutto figlio del peccato; era solo un cane; era uno stupido gufo; era un innocuo micetto...» 
Complimenti, nonostante la brevità, la storia mi ha lasciato qualcosa. Inoltre ho trovato il tuo stile essenziale, senza troppi fronzoli e perciò non mi ha annoiata. La lettura è stata scorrevole, con quel pizzico di ansia che accompagna le varie parti fino a culminare con l'impiccagione. 
21century


 

Nuovo recensore
30/04/15, ore 00:14

Sono riuscito a completare la lettura in due battute (purtroppo la priva volta dovevo scappare). Comincio con gli errori: riguarda le ultime dieci righe, dovrebbe esserci una parte poco chiara a causa di un pezzo mancante.
Poi, in "Se gli uomini resi ciechi dalla luce degli dèi, lui avrebbe combattuto contro l’oscurità nascosta in quel fulgore." credo ci sia un errore.
Hai uno stile di scrittura scorrevole e piacevole, e probabilmente cercherò di leggere altri tuoi racconti, sebbene debba ammettere che la storia di questo mi abbia ricordato molto una precisa scena dell'anime "Elfen Lied", poi non so se era voluta o meno la citazione. Non ho molto altro da aggiungere, se non i miei complimenti. E' sempre un piacere sapere che in giro ci sono persone in grado di creare e di strutturare delle buone storie.
Alla prossima ;)