Bene inizio col dire che sei una bastarda, pubblicare cosi a tradimento. NON SI FA.
Ok posso iniziare a smadonnare.
Dopo anni di sopportazione Josh era esploso, bloccando immediatamente le solite lamentele del biondo riguardo la relazione di Sophia e Tom e sbattendogli in faccia la realtà: era troppo impegnato a struggersi per una ragazza che non lo aveva mai calcolato invece di concentrarsi su chi teneva davvero a lui.
Inizialmente Niall lo aveva fissato con un’espressione confusa non capendo a cosa si riferisse, arrossendo e ammutolendosi quando poi si era sentito dire dal suo migliore amico di sempre che era innamorato di lui e che non faceva altro che farlo soffrire parlandogli sempre dei suoi problemi d’amore.
‹‹E lui cosa ha detto?›› si informò immediatamente Liam.
‹‹Inizialmente mi ha soltanto guardato, poi ha superato lo shock e mi ha chiesto perché ho aspettato così tanto per dirglielo – Josh cominciò a gesticolare e con tono nervoso farfugliò – Non capisce che è imbarazzante tutto questo? Non so come farò a guardarlo negli occhi da oggi in poi›› piagnucolò, coprendosi il volto con le mani.
Il castano gli circondò le spalle con un braccio, promettendogli che tutto si sarebbe sistemato e che avrebbe avuto occasione di chiarire meglio con il biondo. Anche se i suoi sentimenti non sarebbero stati ricambiati, era convinto che Niall non avrebbe mai potuto rinunciare al rapporto speciale che aveva con Josh che sembrò convincersi e si rasserenò.
HO AMATO TROPPO I NOSH, E SOPHIA CON TOM SONO UNA SHIP STUPENDA.
Zayn si faceva sentire quasi ogni giorno e lo aveva costretto a scaricare Snapchat per scambiarsi qualche foto.
Proprio la sera prima, mentre preparava il borsone con gli abiti che avrebbe dovuto indossare il giorno della battle, aveva ricevuto uno snapchat da parte di Zayn. Aveva sorriso quando si era ritrovato davanti agli occhi una foto del moro con un’espressione spaventata e una didascalia dove gli aveva scritto che era terrorizzato per il volo da New York a Sacramento, rispondendogli a sua volta mandandogli una foto con il sopracciglio alzato e un ‘dovresti essere abituato a volare ormai’.
Zayn aveva ribattuto facendogli una linguaccia senza scrivergli altro, e - dopo aver fissato quella fotografia per minuti interi sentendosi un po’ idiota ma non potendo fare a meno di notare quanto fosse bello il suo ex – Liam aveva concluso la conversazione inviandogli un’immagine dove aveva le labbra protese come se volesse dargli un bacio e gli augurò una buonanotte e un buon viaggio.
HO AMATO QUESTA SCENA PERCHE' CREDO CHE ANCHE NELLA REALTA' FANNO COSI E STO MALE. POI IMMAGINARE LE FOTO, PORCA PUTTANA ECCO.
Si sarebbe aspettato di tutto, tranne l’espressione di pura gioia che attraversò il viso di Zayn non appena si accorse della sua presenza a pochi metri di distanza. Non avrebbe mai immaginato che il suo ex-fidanzato corresse a perdifiato verso di lui, saltandogli in braccio e aggrappandosi al suo corpo come se fosse un piccolo koala. Nonostante lo stupore non perse altro tempo e, circondando i fianchi di Zayn con le braccia, lo tenne più stretto contro di sé e nascose il viso contro il suo collo.
Sentì le mani del moro stringergli i capelli corti della nuca e, ignorando i mormorii concitati dei suoi compagni, premette un sorriso contro la sua guancia, accarezzandogli i fianchi stropicciando leggermente la felpa che indossava.
‹‹Mi sei mancato un sacco Lee. E’ bellissimo rivederti››
Fu solo un sussurro, ma Liam lo percepì perfettamente. Alzò la testa per guardare Zayn dritto negli occhi e, con un sorriso ancora più grande del precedente, gli rispose che per lui era lo stesso e che aspettava quel giorno da mesi ormai.
‹‹E’ bellissimo averti qui, vicino a me. Dopo la battle possiamo stare insieme?›› domandò, sostenendolo per la vita con un solo braccio e tracciandogli la peluria sul mento con il pollice.
Ricevette un cenno di assenso, poi – anche se a malincuore – sciolse la stretta e subito tutti i membri della crew abbracciarono Zayn. Rivederlo in mezzo a tutti i loro amici gli scaldò il cuore, ma gli provocò anche un senso di malinconia perché non sarebbe tornato a Brasilia con i Cristais.
Scacciò quei pensieri tristi nel momento in cui il moro tornò accanto a lui e, con un sorriso, gli presentò i suoi nuovi compagni. Dodici nomi erano troppi da ricordare, quindi dopo un secondo li aveva dimenticati tutti, tranne quello del ricciolino che sembrava avere molta confidenza con Zayn.
Harry Styles era uno dei ragazzi più esuberanti che avesse mai conosciuto. Mentre tutti gli altri si erano presentati con una semplice stretta di mano, lui era letteralmente saltato addosso a Liam esclamando che aspettava quel momento da mesi ormai.
Aveva messo in imbarazzo Zayn raccontandogli che gli aveva parlato di lui e del loro amore un sacco di volte, soprattutto quando era ubriaco e piagnucolava perché ‘mi manca troppo Liam’, ‘ prendiamo il primo volo e accompagnami a Brasilia’.
ZAYN E' L'AMORE SUPREMO DI TUTTO IL PIANETA CAZZO. CE DAI TI RENDI CONTO DI QUANTO SONO ADORABILI? E HARRY CHE LO SPUTTANA? AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAW VOGLIO UCCIDERMI DI BOTTE, MANNAGGIA LA MINCHIA.
Si stavano toccando dopo mesi e mesi di lontananza, e le sensazioni che Liam stava provando erano contrastanti; da una parte il suo cuore scoppiava di felicità perché non avrebbe mai pensato di poter riabbracciare Zayn in quel modo, ma dall’altra parte stava soffrendo e odiava se stesso per tutto il male che gli aveva causato.
Lo guardò con tristezza e sentendosi terribilmente colpevole, ma cambiò espressione quando il moro posizionò i gomiti accanto alla sua testa e si mantenne su essi per fronteggiarlo meglio /ignorò il fatto che ormai fosse completamente addosso a lui per non dar vita a situazioni imbarazzanti/.
Gli sussurrò che non doveva stare male per quello, che ormai era passato e che piano piano avrebbero risolto tutti i loro problemi. ‘Non ti odio, ti considero sempre una delle persone più importanti della mia vita, ed è per questo che ti ho ricercato e sento il bisogno di scriverti ogni giorno’ aggiunse sorridendogli e facendo scontrare i loro nasi in uno sfioramento dolce.
‹‹Per me rimarrai sempre il ragazzo più importante – mormorò Liam quasi vergognandosi, stringendo le dita sulla nuca di Zayn e appoggiando le labbra sul suo orecchio – Per questo ti chiedo di venire a Brasilia tra due mesi, di starmi accanto quando dovrò ricordare mio padre – la voce gli si incrinò leggermente, e fece fatica a concludere – Non potrei mai farcela senza te. Crollerei››
Come risposta ricevette un bacio sulla guancia, uno sulla mandibola e poi il moro fermò le labbra troppo vicine alle sue.
Si guardarono negli occhi per qualche secondo prima di avvicinarsi nello stesso momento, facendo combaciare le loro labbra. Baciarsi dopo otto mesi fu travolgente, e Liam chiuse immediatamente gli occhi per godersi completamente il momento.
Non approfondirono il contatto, ma quello sfioramento e il mischiarsi dei loro respiri fece comunque accelerare i suoi battiti. Quando Zayn si staccò, constatò che entrambi avevano il fiatone, ma né uno né l’altro disse nulla.
Semplicemente il moro si sdraiò nuovamente al suo fianco e si accoccolò sotto le coperte, promettendogli che ci avrebbe pensato lui a svegliarlo la mattina e che ci sarebbe stato per lui il giorno della messa commemorativa.
QUI HO INIZIATO A PIANGERE COME UNA COGLIONA. STRONZA.
In un gesto involontario, strinse la mano di Yaser e la mano di Zayn, e solo grazie alla loro presenza riuscì a trattenere le lacrime e a non abbandonare la chiesa.
Era una consuetudine stare seduto in mezzo a loro due durante la messa commemorativa, così come lo era andare via con Zayn subito dopo la fine della funzione. Aveva salutato tutti i presenti mantenendo un’espressione impassibile, ma quando arrivò il momento di salutare Yaser non poté impedire alle lacrime di bagnare il suo volto. Stette abbracciato all’uomo per un tempo indefinito, e riuscì a calmarsi solo dopo tante parole dolci e tante carezze sulla schiena.
‹‹Vieni a casa nostra quando vuoi, sai che sarai sempre il benvenuto figliolo››
Sorrise alla dolcezza con cui Yaser si era rivolto a lui, e lo abbracciò ancora una volta prima di incamminarsi verso casa Payne con Zayn al suo fianco.
Karen avrebbe passato il resto del pomeriggio a casa Malik /anche quella era una tradizione di quel giorno/, quindi sarebbero rimasti da soli in casa.
Non ci impiegarono molto tempo, e, non appena varcarono la soglia, Liam si buttò sul divano e attese che il moro lo raggiungesse. Si accoccolò sotto una coperta trovata lì, e chiuse gli occhi cercando di non lasciarsi prendere nuovamente dalla tristezza.
Sentire le braccia di Zayn intorno alla vita e le sue labbra tra i capelli e sulla fronte lo aiutò a calmarsi, e senza pensarci più di tanto si sistemò contro il suo petto, godendosi tutte le coccole.
Era arrivato a Brasilia la sera prima, avevano cenato tutti insieme /Karen e Trisha non avevano fatto nulla per celare la loro felicità, soprattutto quando li avevano visti seduti uno accanto all’altro/ e poi si erano salutati dandosi appuntamento per quella mattina.
Avevano fatto colazione da soli loro due, e come sempre Zayn aveva capito che non era incline al dialogo per quel giorno e gli aveva semplicemente stretto la mano.
‹‹Quando riparti?›› gli domandò dopo minuti che sembrarono ore, guardandolo dritto negli occhi e stringendosi maggiormente contro il suo corpo.
‹‹Domani mattina – rispose con un broncio – Williams mi ha concesso solo questa giornata. Se fosse stato per me sarei rimasto anche domani e dopodomani, lo sai›› ci tenne a precisare, accarezzandogli la mascella con un pollice.
Sorrise debolmente. ‹‹Lo so, tranquillo. E’ già tanto ciò che hai fatto per me. Grazie per esserci stato – sentì gli occhi tornare lucidi, ma cercò di focalizzarsi su altro – E’ stato difficile, ma ho resistito perché eri al mio fianco››
‹‹Per te questo ed altro. Non mi sarei perso questa giornata per niente al mondo››
Non seppe se furono quelle parole o i successivi baci sulle guance a scatenare un pianto liberatorio che durò per diversi minuti. Succedeva ogni volta: cercava di autoconvincersi di essere forte, poi puntualmente scoppiava e si liberava da tutto il dolore con le lacrime.
Zayn non intervenne, semplicemente si limitò a coccolarlo ancora di più e ad asciugargli le guance con le dita. Non glielo diceva ad alta voce, ma sapeva che quando lo guardava in quelle condizioni soffriva quanto lui, e bastò quel pensiero a farlo calmare e a fargli trovare la forza di chiedergli se aveva voglia di riposare insieme.
Si spostarono sul letto, si abbracciarono sotto le coperte e ripresero ad accarezzarsi. Quelle effusioni non erano assolutamente da amici, ma Liam aveva troppo bisogno di Zayn in quel momento, quindi spense il cervello e gli circondò la vita con una gamba e il petto con un braccio.
QUA LE LACRIME MI AVEVANO TRAVOLTA. NONOSTANTE L'AVESSI GIA' LETTA, MI SONO TORNATI I BRIVIDI E LE LACRIME LEGGENDO LE PRIME PAROLE. NON CE LA FACCIO A VEDERLI COSI. SEI UNA MINCHIETTA DEL CAZZO.
Inserì una didascalia scrivendoci ‘besitos xx’ e inviò, aspettando una risposta che non tardò ad arrivare. Sorrise notando che anche Zayn gli rispose in spagnolo /perdendo un battito soffermandosi sull’espressione dolce che aveva nella foto/, e ridacchiò quando Yaser cercò di pronunciare bene ‘mis hombres favoritos’.
VOGLIO PIANGERE PER SEMPRE, LO S P A G N O L O, CAPISCI? PORCA MERDA.
Zayn ammise che Perrie Edwards, la scenografa che aveva presentato a lui e alla famiglia prima di uscire dal teatro, non era una sua semplice amica, ma che ogni tanto uscivano insieme ed erano andati a letto insieme un paio di volte. Non aveva voluto dirglielo prima perché non gli sembrava il caso di discuterne tramite messaggi o il giorno della messa commemorativa in onore di Geoff, quindi aveva aspettato quel momento anche se era stato abbastanza difficile e più volte era stato tentato di mettere subito in chiaro le cose. Lo aveva baciato perché gli era mancato, ma anche perché prima di andare avanti aveva bisogno di riavere quel contatto intimo con lui.
Per qualche minuto rimase immobile, poi la rabbia esplose ‹‹Io non sono il tuo esperimento! E sai che avrei preferito sapere subito la verità – esclamò, sentendo il nervosismo crescere sempre di più – Sei sempre il solito egoista. Lo sai che il motivo per cui mi hai baciato non ha senso?››
Zayn si sentiva colpevole e lo capiva dal modo in cui lo stava guardando, quindi cercò di ascoltare senza attaccarlo.
‹‹Hai ragione, è solo che in quel momento non ho potuto farne a meno. Mi confondi, Liam. E sei tu il motivo per cui non mi impegno seriamente con Perrie››
Quella risposta avrebbe dovuto farlo sentire meglio, ma peggiorò solo la situazione e decise che non poteva assolutamente rimanere lì. Aveva bisogno di stare da solo e di metabolizzare la notizia che il suo ex-fidanzato frequentava un’altra persona.
‹‹Accompagnami all’albergo, per favore››
Ovviamente non venne accontentato, e il moro fece di tutto pur di convincerlo a rimanere lì. Gli promise che avrebbero dormito in stanze separate, che gli avrebbe lasciato il letto, ma lo pregò di non andarsene perché per rivedersi avrebbero dovuto aspettare un altro anno.
In albergo avrebbe potuto scontrarsi con Trisha o con Yaser e non gli andava di raccontare loro il motivo per cui aveva un broncio evidente, quindi dopo un quarto d’ora si ritrovò steso nel letto troppo pieno del profumo di Zayn, a riflettere su ciò che era appena successo.
Non riusciva a capire se la cosa peggiore fosse il fatto che Zayn stesse cercando di dimenticare la loro relazione o il fatto che gli avesse mentito, quindi pianse per entrambi i motivi.
Era l’unico modo che aveva per sfogarsi /alzarsi e spaccare tutto ciò che trovava davanti non gli sembrava un’ottima soluzione/, e non trattenne nessun singhiozzo e nessun gemito di frustrazione.
Poco dopo sentì la porta della camera aprirsi e Zayn cercò di abbracciarlo, ma lo spinse e gli urlò contro che non voleva assolutamente che lo toccasse e che aveva intenzione di ignorarlo da quel giorno in poi. Il giorno dopo avrebbe finto in presenza della sua famiglia per non far preoccupare nessuno, ma lo avvertì che non avrebbe risposto a nessun messaggio almeno finché non avesse fatto chiarezza nella sua mente.
Apprezzò il fatto che annuì solamente, e – anche se fece un’enorme fatica – ignorò le lacrime che avevano cominciato a scorrere anche sulle guance del moro, tornando sul letto e chiudendo gli occhi per non guardarlo.
QUI ERA CONFUSA SE ODIARE O MENO ZAYN, MA AL TEMPO STESSO MI E' DISPIACIUTO. SI AMANO TROPPO CRISTO SANTO.
‹‹Sorpresa›› fu la prima cosa che disse il moro quando si staccò leggermente per fronteggiarlo, ridacchiando e accarezzandogli le guance con le mani fredde.
Normalmente gli avrebbe risposto molto male, ma averlo lì con lui dopo tutto quel tempo lo intontiva e rispose solamente con un gran sorriso e circondandogli i fianchi con le braccia.
‹‹Sei stato il primo che ho voluto vedere dopo la mia famiglia. Ne avevo bisogno›› bisbigliò contro i suoi capelli.
Aveva un’irrefrenabile voglia di baciarlo, ma per non farlo appoggiò la testa contro il suo petto, sospirando quando sentì delle dita sulla nuca e sulle spalle.
‹‹Perché?›› gli chiese con un filo di voce, sfiorandogli il collo con il naso.
Zayn abbassò leggermente il viso e posò nuovamente la mano sulla sua guancia. I loro nasi si sfioravano e i loro respiri si fondevano, ma sapeva che non si sarebbe spinto oltre. Nonostante questo, però, si sentiva maledettamente bene e non avrebbe mai più potuto rinunciare a quella vicinanza o a quella dolcezza.
‹‹Mi sei mancato, in modo particolare nell’ultimo periodo. Ho seriamente temuto di averti perso e avevo bisogno di vederti, di toccarti – gli sfiorò il labbro inferiore con un polpastrello, mentre lo guardava con due occhi pieni di senso di colpa – Mi dispiace per quello che ti ho fatto. Sono sempre il solito casinista, e tu sei sempre la mia solita debolezza›› confessò, abbracciandolo ancora una volta e nascondendosi contro il suo collo.
‹‹Ma adesso sei qui, è questo che importa. Ora come ora voglio solo coccolarti – ridacchiò, coprendo entrambi con un plaid – Parleremo dei nostri guai più tardi, o un altro giorno. Adesso sbaciucchiamoci e basta››
LI AMO PER SEMPRE CAZZO.
Per evitare di rimanere completamente nudo si buttò subito sul letto, chiedendogli se fosse successo qualcosa.
‹‹Come fai ad essere così buono con le persone? E soprattutto, come fai ad essere così paziente con me?››
Quelle domande lo spiazzarono un po’, quindi cercò di trovare delle parole adatte e che avessero un senso.
‹‹Se ti riferisci a quello che è successo oggi con Perrie sentivo il bisogno di farlo. Ho sbagliato a giudicarla senza conoscerla, però non significa che mi vada a genio il fatto che tu ci sia stato insieme – cercò di mantenere un tono normale per non far trasparire tutto il suo fastidio – E sai perché con te sono paziente››
Il sorriso malizioso che spuntò sul volto di Zayn gli fece capire che aveva qualcosa in mente, infatti poco dopo si ritrovò steso sul letto con il moro seduto sul suo bacino.
Istintivamente gli strinse i fianchi con le mani, e gli indirizzò uno sguardo interrogativo.
‹‹Sei per caso geloso, Lee?›› glielo domandò soffiandoglielo sulle labbra.
Era un po’ difficile rimanere impassibile se Zayn era così vicino, soprattutto perché aveva cominciato ad accarezzargli il petto e a lasciargli dei morsi sul collo.
Il respiro caldo sulla sua pelle gli provocò dei brividi su tutto il corpo, e non poté trattenere un gemito che sfuggì dalle sue labbra dischiuse.
‹‹Cosa… cosa stai facendo?›› era imbarazzante il tono spezzato con cui aveva pronunciato quelle parole, ma in quel momento non se ne curò più di tanto.
‹‹Ti faccio capire perché non devi essere geloso – a quella risposta seguì un morso sul mento – Sto apprezzando la tua bellezza – un bacio sul naso – E mi sto eccitando›› un movimento di fianchi e un bacio sul labbro inferiore.
Liam mosse il bacino di rimando, facendo scontrare le loro erezioni quasi completamente formate e bloccando il viso di Zayn con le mani. Senza esitazioni attaccò le loro labbra, ansimando direttamente nella bocca del moro che strinse maggiormente le cosce intorno ai suoi fianchi.
Mentre continuavano a baciarsi, sentì delle dita intrufolarsi sotto il bordo dell’asciugamano e inarcò la schiena per far sciogliere il nodo e rimanere libero.
Zayn non perse tempo e, spostando le labbra umide e rosse su un suo capezzolo, se ne sbarazzò, toccando subito la pelle finalmente scoperta.
Liam gli strinse i capelli con le dita, gettando la testa indietro e ansimando sempre più forte quando sentì i denti del ragazzo stuzzicargli la pelle del fianco mentre con le dita sfiorava la coscia destra.
‹‹E’ una settimana che viviamo di nuovo insieme e siamo già a questo punto – constatò, allargando le gambe e sussultando quando sentì un polpastrello contro la sua apertura – E… e tra un mese? Cosa… cosa faremo?›› articolò con grande fatica.
Zayn alzò leggermente il capo, portandosi tre falangi alla bocca mentre fissava Liam con uno sguardo che esprimeva pura lussuria. Le leccò per qualche minuto prima di riportarle tra le cosce del castano, mentre posò le labbra contro il suo orecchio.
‹‹Non lo so, ma sinceramente mi importa ciò che stiamo facendo adesso›› gli morse piano il lobo, ansimandoci su quando lo penetrò con il primo dito.
Era da tanto tempo che non andavano oltre al bacio, quindi entrambi gemevano senza trattenersi e i movimenti erano frenetici. Nessuno dei due sarebbe durato molto, e Liam era talmente perso nelle emozioni da non curarsi del fatto che lui fosse completamente nudo mentre Zayn era ancora completamente vestito.
Roteò i fianchi per sentire meglio le due dita dentro di lui, e alzò le braccia per riuscire a muoversi meglio.
Fu in quel momento che sentì la lingua del moro tracciare le parole del tatuaggio che aveva fatto sul bicipite dopo tre mesi dalla sua partenza a New York. Aprì gli occhi per godersi quella visione, e sorrise quando il ragazzo gli baciò tutta la frase ‘somewhere is a place that nobody knows’, per poi premere le labbra sulle sue.
‹‹Alla fine te lo sei fatto tatuare davvero›› bisbigliò contro la sua bocca, aggiungendo un’altra falange e spingendole sempre più profondamente.
Trovò il punto che lo fece tremare e inarcare la schiena, continuando a colpirlo e procurandogli maggior piacere quando strinse la mano libera sulla sua erezione.
Liam venne dopo pochi minuti, ripetendo il nome di Zayn senza sosta, stringendosi contro di lui e appoggiando la fronte contro il suo petto. Aveva bisogno di un’altra doccia, ma era troppo stanco e rimase sdraiato sul letto con gli occhi chiusi e tornando a respirare normalmente.
‹‹E’ imbarazzante il fatto che io sia venuto nelle mutande guardando il tuo viso durante l’orgasmo – affermò Zayn, giocando con i suoi peli del petto e posando la testa contro la sua spalla – Però eri così bello. E sei mio›› dichiarò, riempendogli il collo di baci.
Non obiettò e non aggiunse nulla, semplicemente si godette tutte le attenzioni e si rilassò. Non si erano dati un’etichetta precisa, ma non c’era bisogno di definire il loro rapporto perché si appartenevano e lo sapevano benissimo entrambi.
‹‹Domani svegliami prestissimo per fare la spesa, però adesso dormiamo›› mugugnò, ribaltando le posizioni e stendendosi per metà sul materasso, per metà sul corpo di Zayn che coprì entrambi con il piumone.
TE L'HO DETTO CAZZO, SONO VENUTA CON LORO E NESSUNO MI HA TOCCATO. TI RENDI CONTO? PORCA PUTTANA. MI FARANNO CHIUDERE EFP PER TUTTE QUESTE PAROLACCE E SARA' SOLTANTO COLPA TUA.
‹‹Lee, anche io sono ancora innamorato di te. In realtà non ho mai smesso di esserlo – confessò, guardandolo con quei due occhioni da cerbiatto che lo conquistavano ogni giorno – Voglio stare con te›› aggiunse, circondandogli la vita con le gambe.
Trattenne il respiro per qualche secondo, poi con la mano gli sfiorò il torace, il collo, fino a posarla su una guancia.
‹‹Anche io, più di quanto immagini. Te amo mucho, jaan››
Aveva pronunciato quel soprannome senza rifletterci più di tanto, e si preoccupò quando vide delle lacrime sfuggire al controllo di Zayn che scoppiò a piangere tra le sue braccia.
Ribaltò le posizioni e permise al ragazzo di raggomitolarsi su di lui, e cercò di farlo calmare accarezzandogli la schiena con le dita e sussurrandogli che andava tutto bene.
Ridacchiò all’improvviso cambiamento d’umore di Zayn che, seppur con le guance ancora bagnate, gli bloccò il viso con le mani e si fiondò sulle sue labbra.
Sorrise nel bacio, e i battiti del suo cuore aumentarono quando – quasi senza staccare le loro bocche – si sentì dire ‹‹Y yo también te amo, mì pequeño amor››
Amava quando gli parlava in spagnolo, e Zayn lo sapeva perfettamente, infatti aveva un’espressione compiaciuta e un ghignò si formò sulle sue labbra un po’ gonfie.
ME NE VADO HAI CAPITO? SEI UNA PERSONA CATTIVA. MI HAI FATTO SOFFRIRE MALEDETTAMENTE.
SONO BELLISSIMI CAZZO E TU SEI TROPPO BRAVA A TRASSMETTERE EMOZIONI, IO NON CI VOGLIO PIU' VIVERE TE LO DICO.
VAFFANCULO ORA RICOMNCIO, DEVO RESPIRARE E SMETTERLA.
MANNAGIA A TE.
NORA. |