Recensioni per
Policromia
di zappolo70

Questa storia ha ottenuto 142 recensioni.
Positive : 141
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
04/09/19, ore 13:49
Cap. 4:

Si resta quasi senza parole nel leggere questo capitolo. Anzi toglierei il quasi.
Questa è la migliore rivisitazione, o reinterpretazione, della scena dello strappo che io abbia mai letto. E non è una esagerazione.
Davanti alla decisione di Oscar, davanti alla sua rabbia per averle ricordato un episodio che lei nega, o finge di negare, André reagisce con rabbia.
Ma è una rabbia diversa da quella vista nell'originale.
È una rabbia dettata dal dolore accumulato per anni, dalla consapevolezza ( almeno così pensa André ) di essere stato usato tanti anni prima. Dal dolore immenso per essere rimasto per anni a guardare mentre lei si innamorava di Fersen.
E tutto quel dolore, quella rabbia, si tramutano in accuse chiare e senza appello a cui Oscar non sa, non può rispondere.
Le parole di André sono lame che feriscono, e il bacio che si scambiano non è rubato, è pienamente condiviso. E ha un sapore preciso : quello di André, un sapore che sa di amore e desiderio.
La camicia di Oscar viene strappata da André, ma non è un gesto di violenza.
André cerca la forza di allontanarsi per sempre da lei. E non è lui lo sconfitto questa volta, con coraggio e determinazione ha saputo far conoscere ad Oscar l'inferno che ha sopportato per anni. Per una vita.
Come ho detto, è in assoluto, secondo me, la migliore scena dello strappo che abbia mai letto.
(Recensione modificata il 04/09/2019 - 02:53 pm)

Recensore Veterano
03/09/19, ore 17:28
Cap. 4:

È bello come lettore sentirsi raccontare almeno per una volta che lei “lo ha sempre saputo!”
Ed è bello, seppur in tutta la tensione del momento, che lui gridi quello che invece le ha sempre taciuto.
Si sente tutto il peso di quel segreto di cui lui si vuole liberare e che lei si ostina ancora a mantenere, è una battaglia tra due valorosi ma l’avversario è lo stesso, entrambi lo hanno riconosciuto, André grida il suo nome quasi a volerlo esporre e fissare in una sorta di eterno, lei invece lo nasconde nel suo seno perché non veda mai la luce del mondo, un bambino da tenere al riparo da tutto, e allora meglio incubarlo nel ventre materno in una gestazione ad oltranza che nega a sé stessa e a lui il tepore ed il conforto dell’abbraccio vero.

Hai risolto il momento dello strappo in maniera esemplare, hai raccolto e racchiuso in quel pugno chiuso e quelle nocche bianche tutta la foga, il desiderio e la frustrazione di André trasformando l’episodio famoso e controverso in una “istantanea” di non violenza, non dev’essere stato facile ma ci sei riuscita, sei stata davvero brava perché lui più che trattenersi sembra raccogliere in pugno i brandelli della sua vita.

Ciao e grazie,
Minaoscarandre

Recensore Master
03/09/19, ore 14:12
Cap. 1:

Sono felice che tu abbia deciso di pubblicare e finire questa storia. Sarebbe stato un vero peccato non conoscerne la fine perché ha qualcosa di diverso rispetto alle altre. E apprezzo anche la pubblicazione completa della storia che fornisce una lettura da "libro".

È difficile fare i conti con la dicotomia che, inevitabilmente, Oscar deve affrontare. Aspetta il ritorno di chi è una presenza costante, ma non solo, non più. Perché un avvenimento importante ha scosso la sua vita.
Sperare, credere che si possa provare un brivido, un'emozione provata in un'altra vita, quella che sembra un'altra vita, è una mera illusione.
Non ci si può cullare per sempre nell'illusione di poter cancellare o dimenticare a chi veramente appartiene il nostro cuore.
Ora Oscar ha capito che tutto ciò che sperava di provare tra le braccia di un altro uomo non è possibile.
Negli occhi di colui che l'ha vista adorna di seta lucente, non ci poteva essere ciò che Oscar voleva. Perché solo un uomo vede Oscar, la vera Oscar, nonostante l'abito che indossa.
La dicotomia di Oscar è tutta li. Solo un uomo può accettare la sua vita così com'è, perché un abito non determina ciò che siamo.

Complimenti davvero per questa storia che si annuncia carica di originalità, un elogio al tuo stile che rende la lettura un vero piacere.

Recensore Veterano
02/09/19, ore 17:53
Cap. 3:


Bacio che sopporti il peso 
della mia anima breve 
in te il mondo del mio discorso
diventa suono e paura.
Alda Merini.

Ed eccola che arriva quindi la spiegazione, quel “trascorso” che scandisce il sentire e l’operato di Oscar di
questi primi capitoli: il bacio che rompe il “silenzio” di quello che era stata la sua vita fino a quel momento. 
E che bacio poi! Mamma mia!
È come quando si dona l’udito a chi non ha mai sentito o la vista a chi non ha mai veduto prima.
La nuova realtà spaventa nella sua pienezza e nel suo splendore ma è ancor più terrificante il capire nello stesso medesimo istante che il concerto armonioso di suoni e colori potrebbe cessare all’improvviso, non tanto adesso ma per sempre, perchè  lei e la sua orchestra quel “direttore” non se lo possono permettere, tanto vale troncare la musica al suo insorgere allora!

Stai sovvertendo le dinamiche, lei che è sempre stata cieca al richiamo di lui, lei che non lo “vede” fino allo strappo e che non lo “sente” fino al punto del non ritorno si è già accorta di lui! 
André che di contro non riesce a “sentirla” fino infondo ma è bello che, nella babele del loro non parlarsi, lui si manifesti sicuro di sé, eloquente, sensuale, spavaldo ed irresistibilmente sfacciato!
Fa bene agli occhi e al cuore vederlo così.

La storia mi sta piacendo molto, brava e grazie per la godibilissima lettura.
Alla prossima,

Minaoscarandre


 
(Recensione modificata il 02/09/2019 - 06:01 pm)

Recensore Veterano
01/09/19, ore 19:51
Cap. 2:

Una gemma questa tua storia che ho appena cominciato a leggere, davvero imperdonabile arrivare così tardi, essersela lasciata sfuggire e arrivare a goderne appieno solo adesso che è giunta alla sua conclusione.
Bello l’inizio che descrive con dovizia di particolari quello che deve essere stato il personale “calvario” di Oscar nel momento che segue l’episodio famoso del ballo degli “inganni” della messa in scena di un sentimento - quello di Oscar per Fersen - a cui Oscar ha voluto, se ho intuito bene, credere per beneficio non suo, perché io non credo alla sua completa disillusione, la tua Oscar, in cuor suo e a cuor non leggero, deve aver sempre saputo quello che stesse facendo ma, suppongo, lo scoprirò addentrandomi, con il proseguo della lettura, al centro della storia.

Descrivi meravigliosamente la personalissima “ Via Crucis” della sua “consapevolezza”, essa è manifesta da subito, la si percepisce dal modo in cui Oscar si relaziona a “l’immobilismo della serata”, a quell’ammasso “vaporoso e disordinato sul pavimento”, a quel “freddo del marmo liscio e perfettamente levigato della maestosa fontana antistante il Salon de Mars” e diventa dirompente al palesarsi della delusione di non aver “sentito” quello che avrebbe sperato.
Tutto è immobile, cristallizzato e fermo a qualcosa di “trascorso” che deve essere stato per contrasto diverso e perciò pulsante e vivo.
La consapevolezza è il leit motiv di questi primi due capitoli, consapevolezza anche della presenza di André dietro a quella porta, di volerlo lì e di “alienarlo”.
L’universo attorno a loro lo sa cosa sta succedendo e tu ce ne fai partecipe descrivendolo con maestria, il resto è tensione di due anime che si conoscono fin troppo bene ma dove volontà ed intelletto non si riconoscono ancora e così si stupiscono di loro stesse. La ragione che soprassiede il resto non è ancora giunta.

Veramente brava!

Alla prossima,

Minaoscarandre
(Recensione modificata il 01/09/2019 - 07:54 pm)

Recensore Master
31/08/19, ore 08:50
Cap. 10:

Tredici anni di amore taciuto sono davvero tanti... troppo non detto troppo perso - il capitolo finisce davvero male con questi due che si danno il peggio l'uno dell'altra. Per lo meno non c'è lo strappo, ma un André verboso era assolutamente da leggere... mi manca un dialogo (ma capisco che così ha più effetto)

Fersen risulta perspicace e pure saggio - ha senso decidere per gli altri?

Recensore Master
30/08/19, ore 18:12
Cap. 4:

Che bella questa tua rivisitazione dello strappo! Ammetto che mi sorprende sempre (e ovviamente mi piace), vedere un autore che riesce a declinare in maniera originale una scena cult su cui credi non ci sia più nulla da aggiungere.
Senza dubbio, la tua è una scena meno violenta, ma non per questo sono minori la frustrazione e il dolore quasi rabbioso di André, che culminano in un bacio dal sapore di rivalsa.
Bellissimo capitolo, insomma, che mi ha letteralmente inchiodata allo schermo (tra l'altro adoro questo tuo André più sanguigno e passionale, quella frase sul sapore del suo bacio è da brividi ) e sentivo il bisogno di scrivertelo!
Continuo la maratona... alla prossima
Silvia
PS deduco che Oscar abbia capito forse qualcosa sui suoi veri sentimenti per il fido attendente?
(Recensione modificata il 30/08/2019 - 06:15 pm)

Recensore Master
26/08/19, ore 21:25
Cap. 12:

Mi è piaciuto tutto quello che scrivi, quindi anche questa storia. Adoro i tuoi personaggi. Brava, e ben tornata

Recensore Junior
26/08/19, ore 12:42
Cap. 12:

Un finale più che degno per questa storia stupenda che finisce dritta dritta tra le mie preferite.
Ho apprezzato molto la presa di coscienza di Oscar e soprattutto la sua resa incondizionata. Prima va a cercarlo nella sua stanza e poi lo insegue fino alla radura. In questa storia, per la prima volta, è André a scappare e Oscar ad inseguirlo. Molto intrigante questo loro altalenante respingersi per poi cercarsi, fuggire e aspettare, mentre si lasciano consumare da questo tormento per tredici anni.
Dolcissima e appassionata l’esplosione di questo amore. Un esito che noi lettori attendevamo quasi con la stessa trepidazione di questi personaggi.
Ti faccio davvero i miei complimenti.
È sempre stimolante e consolatorio quando i finali vengono lasciati aperti ad una speranza di un destino diverso e più felice rispetto a quello tragico dell’originale.

Recensore Master
26/08/19, ore 06:11
Cap. 9:

Bello vedere la scena in cui lui la riporta a casa dopo la rissa e la bacia!
Ben resa la rabbia di lei: nell'amore tra quei due, che ci fosse un modo, ci aveva in fondo sperato anche per se stessa.
E bella chiusa.

Recensore Master
25/08/19, ore 23:08
Cap. 12:

Cara Veronica hai dato una degna conclusione a questa tua storia che dici di aver scritto con difficoltà ma che non si riscontra minimamente dalle parole che invece sono fluite sciolte a volte leggere a volte grevi trasportandoci in un mondo tutto nuovo ed esplorando territori sconosciuti. La intensa introspezione che hai fatto con i personaggi vale la lettura mai banale e con concetti attinti al vivere quotidiano che hanno dato profondità alle sensazioni dei vari protagonisti. La chiusura di questo racconto è quella che anelavamo tutti noi che insieme con te abbiamo sofferto dei dolori di Oscar e Andrè. Ci doveva essere un momento per chiarirsi e quale miglior modo se non un bel duello come quello che per anni avevano portato avanti muti uno di fronte all’altra consapevoli di comprendersi semplicemente con uno sguardo. Ora che però la rabbia ha lasciato il posto alla libertà di esternare quello che entrambi sentono, la passione mai sopita fra loro può giustamente manifestarsi in un crescendo di sensazioni e in un modo di fare l’amore che li può far sentire parte l’uno dell’altra completandosi e rincorrendosi vicendevolmente pronti a donarsi piacere e scacciare l’amarezza provata nei lunghi anni di distanza. Veramente un lavoro pregevole scritto con uno stile raffinato che ha ammantato tutto il racconto di eleganza. Spero che non vorrai mettere a riposo la tua penna e che vorrai ancora condividere con noi il tuo estro creativo. Per il momento ti ringrazio per la compagnia che mi hai fatto con la tua storia e per avere scoperto un’altra brava autrice che ha dato spessore ad una storia che tanto continua a coinvolgerci nonostante siano passati gli anni e che si presenta a noi sempre in nuovi modi per continuare ad apprezzare ancora e sempre il mondo di Lady Oscar. Un affettuoso saluto e a risentirci presto!

Recensore Master
25/08/19, ore 23:06
Cap. 11:

Oh finalmente cara Veronica, si intravede una luce in fondo al tunnel. Tornata con la mente al momento che stanno vivendo dopo aver passato in rassegna la loro intera vita deve ora dargli modo di capire che ciò che ha fatto è stato solo per proteggerlo e non perché fosse stata veramente innamorata di un altro e così senza pensarci si reca nella sua stanza dove sa che l’avrebbe trovato a prepararsi per abbandonare definitivamente il palazzo. Ma ciò che vede le pare un uomo distrutto che non ha cuore di far soffrire ulteriormente e così, dapprima lo abbraccia e lo stringe a sé in un abbraccio possessivo, e poi per la prima volta si lascia andare a una confessione che lui fatica a comprendere e accettare tanto che la allontana da sé e questa volta fugge lui, forse perché consapevole che stavolta sarebbe dovuta essere lei a corrergli dietro e spiegargli cosa vuole veramente. Oscar resta stranita per un solo attimo, cerca il libro affannosamente per vedere con i propri occhi ciò che Hortence le aveva raccontato e trovato il disegno può sincerarsi della veridicità di quanto la sorella le aveva detto e finalmente decide che è tempo di prendere in mano la sua vita. Mi accingo a leggere l’ultimo capitolo di questa appassionante storia.

Recensore Master
25/08/19, ore 23:04
Cap. 10:

Sto appositamente centellinando i capitoli perché non vorrei finissero troppo in fretta in quanto la tua storia mi ha completamente coinvolta per come sei stata in grado di stravolgere i fatti accaduti nell’anime in modo da dare un corpo e una sostanza diversi a questo tuo scritto. Una prospettiva interessante che ha visto Oscar inseguire per anni il suo amore silenzioso ammantandolo con una messinscena degna di una abilissima commediante. Però la pantomima aveva fatto soffrire entrambi lo stesso e forse era venuto il momento di definire la questione una volta per tutte poiché André si meritava di vivere una vita degna di essere vissuta con qualcuna al fianco che potesse riempire il vuoto del suo cuore e donargli l’amore che meritava alla luce del sole. Il ritorno di Fersen dall’America le fa comprendere che il tempo era passato ma la passione del conte per la regina era ancora intonsa esattamente come l’aveva lasciata nove anni prima. Qui la scena del ballo a corte con Oscar nelle vesti di una misteriosa e bellissima dama le danno finalmente l’occasione di capire che tutto ciò che aveva messo in atto per allontanare André era stato del tutto vano: il suo sentimento nei suoi confronti era ancora lì a pungerle il cuore ed era stata così sincera da volerlo addirittura ammettere di fronte ad un’altra persona che come lei nel tentativo di proteggere il suo amato aveva sofferto a sua volta. Il conte perspicace aveva ben compreso di chi si trattasse pur senza mai essere nominato e consiglia ad Oscar di lasciare a lui la scelta se vivere o abbandonare questo amore che fa soffrire, ma anche questa volta Oscar pur consapevole annuncia ad Andrè che non avrebbe più avuto bisogno di lui e di contro Andrè le conferma che se ne sarebbe andato per sempre uscendo dalla sua vita. Entrambi continuano a volersi fare del male fino all’inverosimile credendo di proteggersi. Con questa situazione come potrà mai finire? Continuo nella lettura. A presto!

Recensore Master
25/08/19, ore 23:02
Cap. 9:

Nuovamente ciao, che capitolo triste il vedere mettere in atto da parte di Oscar il suo piano cercando di farsi vedere innamorata di Fersen. Un inganno che era durato lungamente e a costo di sacrifici da parte sia di Oscar che di André. Aveva capito fin troppo presto che il cuore di Fersen sarebbe appartenuto ad una sola persona, la sua regina, così come il suo sarebbe appartenuto solo e per sempre ad Andrè, il quale aveva dovuto assistere impotente alla sofferenza che Oscar provava per non essere ricambiata dal conte. Curioso come sembri verosimile un tale comportamento alla luce dei fatti narrati: tutta questa enorme e annosa messa in scena per proteggere solo qualcuno che ti è caro più della tua stessa vita. Interessante la scena della serata al ballo dove Oscar ha ballato per tutta la sera con il conte che invece cercava altri occhi e avrebbe voluto altre braccia a circondare la sua persona. In questo frangente Oscar aveva compreso che non c’era nulla da fare e che il sentimento che il conte e la regina provavano l’uno per l’altra sarebbe presto sfociato in una vera e propria relazione, che avrebbe portato voci anche alle orecchie del re e perciò Fersen aveva deciso di andare a combattere in America una guerra non sua per non combattere una guerra interna che avrebbe ferito la sua amata. Andrè che osservava impotente la ferita aperta nel cuore di Oscar, in una delle loro serate per bettole, dopo una proverbiale scazzottata la bacia e la stringe a sé a dimostrazione che nonostante il tempo passato il suo amore era ancora forte e caparbio forse ancora più di prima, e Oscar che avrebbe voluto ricambiare il gesto con tutta la passione che sentiva, fugge nuovamente, condannando entrambi a una vera e propria agonia. Breve e incisivo questo passaggio ci ha mostrato ancora una volta il masochismo di cui è capace Oscar.

Recensore Master
25/08/19, ore 15:36
Cap. 8:

Cara Veronica, ho notato un cambio di registro nella narrazione che in questo capitolo è effettuata in prima persona da Oscar ad accentuare, se già non ce ne fosse abbastanza, tutto il pathos che sta permeando la sua vita in questi momenti. Dopo la conversazione con Hortence che ha portato a galla la verità ora più che mai incontrovertibile, la mente di Oscar è volta a cercare una soluzione che possa portare quiete, figurata, ad entrambi. Non avrebbe mai fatto di André il suo amante, lo rispettava troppo per relegarlo ad una vita di finzione e sotterfugi. Andrè deve cercare di essere sereno e deve tentare di dimenticare il suo amore per lei ma, devo dire che non mi aspettavo che Oscar architettasse un piano del genere: far credere di essersi innamorata di un altro uomo e tra l’altro non scelto a caso, niente meno che l’amante della sovrana, il cui cuore sapeva a priori che sarebbe stato sempre e solo della regina, quindi non avrebbe fatto danni come era accaduto con quello di Andrè. Ma Oscar ha pensato al suo di cuore? Pensa che possa essere facile cercare di impersonare convincentemente una persona innamorata senza esserlo veramente? Forse ha deciso semplicemente di volersi fare ancora più del male di quanto non se ne sia già fatta fino a questo momento. E poi è così sicura che Andrè avrebbe davvero sofferto di meno sapendo quanto profondo era il suo sentimento nei suoi confronti? Una vera mossa masochistica al massimo! Trovo interessante questa soluzione al problema che cambia completamente la visione della storia canonica così come la conosciamo con una Osca che si strugge d’amore per il bel conte svedese per anni e Andrè che non può fare altro che assistere impotente alla sofferenza che segna purtroppo entrambi. Sono curiosa di vedere lo svolgersi degli eventi pertanto continuo nella lettura quanto mai accattivante. Un caro saluto.