Recensioni per
Policromia
di zappolo70
Si resta quasi senza parole nel leggere questo capitolo. Anzi toglierei il quasi. |
È bello come lettore sentirsi raccontare almeno per una volta che lei “lo ha sempre saputo!” |
Sono felice che tu abbia deciso di pubblicare e finire questa storia. Sarebbe stato un vero peccato non conoscerne la fine perché ha qualcosa di diverso rispetto alle altre. E apprezzo anche la pubblicazione completa della storia che fornisce una lettura da "libro". |
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Una gemma questa tua storia che ho appena cominciato a leggere, davvero imperdonabile arrivare così tardi, essersela lasciata sfuggire e arrivare a goderne appieno solo adesso che è giunta alla sua conclusione. |
Tredici anni di amore taciuto sono davvero tanti... troppo non detto troppo perso - il capitolo finisce davvero male con questi due che si danno il peggio l'uno dell'altra. Per lo meno non c'è lo strappo, ma un André verboso era assolutamente da leggere... mi manca un dialogo (ma capisco che così ha più effetto) |
Che bella questa tua rivisitazione dello strappo! Ammetto che mi sorprende sempre (e ovviamente mi piace), vedere un autore che riesce a declinare in maniera originale una scena cult su cui credi non ci sia più nulla da aggiungere. |
Mi è piaciuto tutto quello che scrivi, quindi anche questa storia. Adoro i tuoi personaggi. Brava, e ben tornata |
Un finale più che degno per questa storia stupenda che finisce dritta dritta tra le mie preferite. |
Bello vedere la scena in cui lui la riporta a casa dopo la rissa e la bacia! |
Cara Veronica hai dato una degna conclusione a questa tua storia che dici di aver scritto con difficoltà ma che non si riscontra minimamente dalle parole che invece sono fluite sciolte a volte leggere a volte grevi trasportandoci in un mondo tutto nuovo ed esplorando territori sconosciuti. La intensa introspezione che hai fatto con i personaggi vale la lettura mai banale e con concetti attinti al vivere quotidiano che hanno dato profondità alle sensazioni dei vari protagonisti. La chiusura di questo racconto è quella che anelavamo tutti noi che insieme con te abbiamo sofferto dei dolori di Oscar e Andrè. Ci doveva essere un momento per chiarirsi e quale miglior modo se non un bel duello come quello che per anni avevano portato avanti muti uno di fronte all’altra consapevoli di comprendersi semplicemente con uno sguardo. Ora che però la rabbia ha lasciato il posto alla libertà di esternare quello che entrambi sentono, la passione mai sopita fra loro può giustamente manifestarsi in un crescendo di sensazioni e in un modo di fare l’amore che li può far sentire parte l’uno dell’altra completandosi e rincorrendosi vicendevolmente pronti a donarsi piacere e scacciare l’amarezza provata nei lunghi anni di distanza. Veramente un lavoro pregevole scritto con uno stile raffinato che ha ammantato tutto il racconto di eleganza. Spero che non vorrai mettere a riposo la tua penna e che vorrai ancora condividere con noi il tuo estro creativo. Per il momento ti ringrazio per la compagnia che mi hai fatto con la tua storia e per avere scoperto un’altra brava autrice che ha dato spessore ad una storia che tanto continua a coinvolgerci nonostante siano passati gli anni e che si presenta a noi sempre in nuovi modi per continuare ad apprezzare ancora e sempre il mondo di Lady Oscar. Un affettuoso saluto e a risentirci presto! |
Oh finalmente cara Veronica, si intravede una luce in fondo al tunnel. Tornata con la mente al momento che stanno vivendo dopo aver passato in rassegna la loro intera vita deve ora dargli modo di capire che ciò che ha fatto è stato solo per proteggerlo e non perché fosse stata veramente innamorata di un altro e così senza pensarci si reca nella sua stanza dove sa che l’avrebbe trovato a prepararsi per abbandonare definitivamente il palazzo. Ma ciò che vede le pare un uomo distrutto che non ha cuore di far soffrire ulteriormente e così, dapprima lo abbraccia e lo stringe a sé in un abbraccio possessivo, e poi per la prima volta si lascia andare a una confessione che lui fatica a comprendere e accettare tanto che la allontana da sé e questa volta fugge lui, forse perché consapevole che stavolta sarebbe dovuta essere lei a corrergli dietro e spiegargli cosa vuole veramente. Oscar resta stranita per un solo attimo, cerca il libro affannosamente per vedere con i propri occhi ciò che Hortence le aveva raccontato e trovato il disegno può sincerarsi della veridicità di quanto la sorella le aveva detto e finalmente decide che è tempo di prendere in mano la sua vita. Mi accingo a leggere l’ultimo capitolo di questa appassionante storia. |
Sto appositamente centellinando i capitoli perché non vorrei finissero troppo in fretta in quanto la tua storia mi ha completamente coinvolta per come sei stata in grado di stravolgere i fatti accaduti nell’anime in modo da dare un corpo e una sostanza diversi a questo tuo scritto. Una prospettiva interessante che ha visto Oscar inseguire per anni il suo amore silenzioso ammantandolo con una messinscena degna di una abilissima commediante. Però la pantomima aveva fatto soffrire entrambi lo stesso e forse era venuto il momento di definire la questione una volta per tutte poiché André si meritava di vivere una vita degna di essere vissuta con qualcuna al fianco che potesse riempire il vuoto del suo cuore e donargli l’amore che meritava alla luce del sole. Il ritorno di Fersen dall’America le fa comprendere che il tempo era passato ma la passione del conte per la regina era ancora intonsa esattamente come l’aveva lasciata nove anni prima. Qui la scena del ballo a corte con Oscar nelle vesti di una misteriosa e bellissima dama le danno finalmente l’occasione di capire che tutto ciò che aveva messo in atto per allontanare André era stato del tutto vano: il suo sentimento nei suoi confronti era ancora lì a pungerle il cuore ed era stata così sincera da volerlo addirittura ammettere di fronte ad un’altra persona che come lei nel tentativo di proteggere il suo amato aveva sofferto a sua volta. Il conte perspicace aveva ben compreso di chi si trattasse pur senza mai essere nominato e consiglia ad Oscar di lasciare a lui la scelta se vivere o abbandonare questo amore che fa soffrire, ma anche questa volta Oscar pur consapevole annuncia ad Andrè che non avrebbe più avuto bisogno di lui e di contro Andrè le conferma che se ne sarebbe andato per sempre uscendo dalla sua vita. Entrambi continuano a volersi fare del male fino all’inverosimile credendo di proteggersi. Con questa situazione come potrà mai finire? Continuo nella lettura. A presto! |
Nuovamente ciao, che capitolo triste il vedere mettere in atto da parte di Oscar il suo piano cercando di farsi vedere innamorata di Fersen. Un inganno che era durato lungamente e a costo di sacrifici da parte sia di Oscar che di André. Aveva capito fin troppo presto che il cuore di Fersen sarebbe appartenuto ad una sola persona, la sua regina, così come il suo sarebbe appartenuto solo e per sempre ad Andrè, il quale aveva dovuto assistere impotente alla sofferenza che Oscar provava per non essere ricambiata dal conte. Curioso come sembri verosimile un tale comportamento alla luce dei fatti narrati: tutta questa enorme e annosa messa in scena per proteggere solo qualcuno che ti è caro più della tua stessa vita. Interessante la scena della serata al ballo dove Oscar ha ballato per tutta la sera con il conte che invece cercava altri occhi e avrebbe voluto altre braccia a circondare la sua persona. In questo frangente Oscar aveva compreso che non c’era nulla da fare e che il sentimento che il conte e la regina provavano l’uno per l’altra sarebbe presto sfociato in una vera e propria relazione, che avrebbe portato voci anche alle orecchie del re e perciò Fersen aveva deciso di andare a combattere in America una guerra non sua per non combattere una guerra interna che avrebbe ferito la sua amata. Andrè che osservava impotente la ferita aperta nel cuore di Oscar, in una delle loro serate per bettole, dopo una proverbiale scazzottata la bacia e la stringe a sé a dimostrazione che nonostante il tempo passato il suo amore era ancora forte e caparbio forse ancora più di prima, e Oscar che avrebbe voluto ricambiare il gesto con tutta la passione che sentiva, fugge nuovamente, condannando entrambi a una vera e propria agonia. Breve e incisivo questo passaggio ci ha mostrato ancora una volta il masochismo di cui è capace Oscar. |
Cara Veronica, ho notato un cambio di registro nella narrazione che in questo capitolo è effettuata in prima persona da Oscar ad accentuare, se già non ce ne fosse abbastanza, tutto il pathos che sta permeando la sua vita in questi momenti. Dopo la conversazione con Hortence che ha portato a galla la verità ora più che mai incontrovertibile, la mente di Oscar è volta a cercare una soluzione che possa portare quiete, figurata, ad entrambi. Non avrebbe mai fatto di André il suo amante, lo rispettava troppo per relegarlo ad una vita di finzione e sotterfugi. Andrè deve cercare di essere sereno e deve tentare di dimenticare il suo amore per lei ma, devo dire che non mi aspettavo che Oscar architettasse un piano del genere: far credere di essersi innamorata di un altro uomo e tra l’altro non scelto a caso, niente meno che l’amante della sovrana, il cui cuore sapeva a priori che sarebbe stato sempre e solo della regina, quindi non avrebbe fatto danni come era accaduto con quello di Andrè. Ma Oscar ha pensato al suo di cuore? Pensa che possa essere facile cercare di impersonare convincentemente una persona innamorata senza esserlo veramente? Forse ha deciso semplicemente di volersi fare ancora più del male di quanto non se ne sia già fatta fino a questo momento. E poi è così sicura che Andrè avrebbe davvero sofferto di meno sapendo quanto profondo era il suo sentimento nei suoi confronti? Una vera mossa masochistica al massimo! Trovo interessante questa soluzione al problema che cambia completamente la visione della storia canonica così come la conosciamo con una Osca che si strugge d’amore per il bel conte svedese per anni e Andrè che non può fare altro che assistere impotente alla sofferenza che segna purtroppo entrambi. Sono curiosa di vedere lo svolgersi degli eventi pertanto continuo nella lettura quanto mai accattivante. Un caro saluto. |