Sono qui da qualcosa come dieci minuti a pensare a quale sia il giusto modo per recensire, da dove cominciare, ma sopratutto se sia possibile per me esprimere a parole ciò che questa fanfiction è stata in grado di trasmettermi. 
Forse è giusto cominciare dicendoti che sto piangendo, ma non per farti sentire in colpa o altro, non per uscirmene con un qualcosa del tipo "Ma tu guarda se devo piangere con un regalo di compleanno", come probabilmente avrai pensato. No, penso che il significato delle lacrime che mi rigano la guancia e mi impediscono di vedere decentemente questo maledetto schermo sia che sono stata toccata da questa storia nel profondo, ed in un modo che poi ti è sempre stato proprio. Non so se dipenda dal fatto che soltanto pensare al fatto che ti sia impegnata a scrivere una cosa del genere per me mi renda felice, o se si tratti del fatto che i personaggi sono così vivi che ho sentito di poterli toccare con mano in ogni singolo istante; fatto sta che, davvero, penso a quanti problemi ti sei fatta, a quanto mi accennavi alle difficoltà trovate nello scrivere e penso che boh, sei stupida. 
La delicatezza di tutto questo è... non lo so. Non riesco davvero ad esprimerlo, forse perché sto piangendo come una scema e quando si piange è difficile mettere nero su bianco i pensieri, o forse è perché questi poveri cristi hanno veramente una storia di merda ed io sono una persona sensibile che finge di non esserlo per la maggior parte del tempo. Ma buh. La amo. La amo davvero, davvero tantissimo, e vorrei farti sentire davvero come mi sono sentita nel leggerla. E' bellissima. E' bellissima e non avrei potuto desiderare un regalo di compleanno migliore, ecco. 
... Non è nemmeno una vera recensione, ma è superfluo dire che ho amato ogni singola riga, a mio avviso, visto ciò che ho scritto prima. Quindi niente, buh, mi sono anche dilungata troppo - me ne torno a piangere, ecco.