Recensioni per
Di che colore è la paura, Peeta?
di giraffetta

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
15/05/15, ore 18:44

Ciao!
Te per caso ricordi quanto è stato Peeta è stato a Capitol City?
Perché è una domanda che mi sto proponendo frequentemente ultimamente, ma non mi viene in mente niente...
Va beh a parte questo, una storia incentrata sul depistaggio di Peeta ci stava bella e buona!
Se ne vedono veramente pochissime!
Okay, non riuscirò MAI a scrivere una recensione lunga come quella dell'altro recensore che ha commentato questa storia, ma sappi che qui sei una tra le più brave scrittrici (te l'ho già detto?)
Ciao ciao, Fede ;)

Recensore Veterano
13/05/15, ore 21:42

Buonasera! Vagavo per il fandom e ho trovato questa storia. Nonostante io non sia esattamente una fan di Peeta l'introduzione mi ha catturata e ho deciso di lanciarmi nella lettura, anche perchè anche io ho da poco sperimentato la scrittura su di lui come personaggio ^^
Secondo me sei riuscita a giocare davvero molto bene tutto ciò che hai inserito nella storia: il numero di giorni prima di ogni paragrafo aiuta a capire il senso di scorrimento del tempo e mi ha anche trasmesso la lentezza di questi giorni tutti uguali, fatti di torture e dolore.
Questa monotonia e confusione crescente è davvero ben evidenziata con gli inizi simili di ogni paragrafo, durante i quali i tentativi di ribellione di Peeta svaniscono via via tra la sofferenza e il ''veleno'' che gli viene iniettato, almeno fino a quando non avviene in lui quel cambiamento forzato.
Subito si capisce come Capitol City abbia ottenuto ciò che vuole, vista la nuova condizione del ragazzo che presenti all'inizio dell'ultimo momento!
Inoltre, trovo anche molto centrato (e originale!) il tuo modo di sviluppare il prompt. Non è per nulla scontato e tutta la lettura, per la sua impostazione, i contenuti, la totale mancanza di errori (complimentoni ^^) risulta una continua sorpresa.
Le ripetizioni si capiscono essere volute e non appesantiscono la lettura, che è sempre scorrevole, anche se annega nell'angst (ma chi voglio fregare, adoro l'angst!).
La descrizione del viso di Peeta è fatta con una precisione quasi millimetrica e funziona bene per amplificare ancora di pi il senso di climax (parolone, grazie prof!) che è mantenuto per tutta la storia.
Non so che altro dire, perchè faccio fatica ad esprimere un commento coerente su una storia così ben sviluppata. E' semplice, ma in realtà è contorta. Non so bene perchè, ma la vedo un po' come una sciarpa: lineare e ben definita, ma piena di fili che si intrecciano e che si ritrovano man mano (dei, che paragone orrendo, scusami XD).
Davvero i miei complimenti, buon serata e a presto 99.