Recensioni per
War is Hell
di Lady Stark

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
22/08/16, ore 17:05
Cap. 1:

"War is Hell", assieme ad altre tre magistrali pieces, affronta il tema complesso e per nulla scevro dal rischio di incorrere in banalità letterarie, della Guerra. Senza soffermarsi sulla qualità tecnica della scrittura, che come sa bene chi segue Lady Stark da tempo, è fatto indiscutibile e ormai assodato, si preferisce qui esaminare alcuni aspetti di puro grafismo che non sfuggono all'occhio del lettore attento.
Il colore, che in questa sede sembra non fungere tanto da sfondo pittorico alle vicende narrate quanto, piuttosto, ne diviene protagonista assoluto seppure celato in composta ed apparente semplicità, è definito e vibrante, ma anche ingenuo e giocoso come l'uso che ne fanno i bambini intenti a dare le prime voci alla propria arte. Nella scelta terminologica dell'autrice risiede intrinseco il contrasto tra la vitalità dell'innocenza e l'infanzia strappata al protagonista. Il bianco, che si impone con forza già dalle prime righe, è di per sé ricco di ambiguità: bianca è la farina, il grembiule e la camicetta della donna, ma è anche la figura dello spettrale fattorino, consapevole latore di morte. Attorno al bianco ruotano il rosso, il giallo, il nero, l'azzurro ed il verde: colori disarmanti e crudi come le domande senza risposta di un fanciullo costretto a morire per l'ambizione e la gloria di altri.
Interessanti le reminiscenze da cinematografo inizio secolo, in cui, tra le trame color seppia, esplodevano macchie di colore brillante a definirne i contorni.
Strutturalmente, la tripartizione ribadisce il climax ascendente, così come uno stile insolitamente asciutto, conciso e scarno, adatto tuttavia ad una narrazione che, laddove avesse indugiato in abbondanze avverbiali e descrizioni magniloquenti, avrebbe prodotto un effetto melodrammatico, corsivo e trito. Infine, è notevole la scelta di non soffermarsi su chiose di carattere temporale, affermando in questo modo la vaghezza di un tempo indefinito, ma ben scolpito nell'immaginario collettivo, ergendo la Guerra e le sue tragiche conseguenze a concetto universale, attuale ieri come oggi.
Tuttavia, in mezzo a tanta tragica ed inconcepibile follia, una luce si fa strada, presentata al lettore con la magistrale tecnica della ringcomposition: se una lettera di morte apre il racconto, esso viene chiuso da una lettera d'amore.
(Recensione modificata il 22/08/2016 - 05:06 pm)

Recensore Master
25/05/15, ore 23:00
Cap. 1:

Davvero stupenda. La storia in se è fantastica, lo stile mi convince meno in alcuni punti ma tutto sommato è un lavoro davvero ben riuscito