Prima classificata al contest "The darkest side of me"
Grammatica e sintassi: 20/20
Stile e lessico: 19,8/15
Attinenza al tema/utilizzo della citazione: 10/10
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 10/10
Approfondimento dei personaggi/IC: 10/10
bonus: +1
Totale: 65,8/65 +1
Grammatica e sintassi:
Grammatica e sintassi sono perfette. Impeccabili dalla prima all’ultima parola, senza il minimo errore di battitura o nella costruzione delle frasi. Anche la punteggiatura è eccellente: gestita con precisione e abilità, senza alcuna sbavatura
Stile e lessico:
Lo stile è prima di ogni altra cosa intenso: è assolutamente coinvolgente, dalla prima all’ultima riga. Si aggrappa alla mente del lettore e lo trascina con sé, trasmettendo qualcosa in ogni singola frase. È anche molto scorrevole, e conferisce alla storia un ritmo eccellente.
Non solo: è professionale e personale a un tempo, emozionante e maturo.
Anche il lessico è davvero buono: un vocabolario ampio, vario, senza ripetizioni che incrinino il ritmo della lettura.
Ci sono solo un paio di scelte lessicali che non mi convincono del tutto, e te le segnalo, per spiegarmi meglio:
-
il rimpianto che gli strozza il respiro in gola senza farlo morire
Qui non mi convince del tutto quel “farlo morire”, perché mi sembra un po’ artificioso, un po’ forzato. Io opterei per un più diretto “ucciderlo”, per accentuare anche la drammaticità dell’immagine (che è magnifica)
-
ma ancora non conosce dove Qui non mi convince del tutto quel “conosce”. Non mi sembra del tutto appropriato riferito a “dove”. Un “sa” forse suonerebbe un pochino meglio.
Attinenza al tema/utilizzo della citazione:
C’è tutto. C’è l’attinenza, c’è l’atmosfera, c’è la fusione perfetta fra testo e significato della frase. C’è tutto quel “lato oscuro” del Dottore, in una miscela perfetta di ciò che di questo lato vediamo nella serie e di qualcosa in più, qualcosa che va oltre, qualcosa si più profondo che è uno “scavo” nella mente del Dottore che raggiunge livelli di accuratezza senza paragoni. Presenti quel lato oscuro che emerge, che viene soffocato, dimenticato, sia da lui sia da chi lo circonda, ma esiste. Esiste e non dorme, ed è il prezzo che deve pagare chiunque abbia una responsabilità tanto grande. È responsabile di miliardi di vite, quasi di infinite vite, e qualcuna di esse è perduta. Qualcuna di esse è presa dal Dottore stesso. Peggio ancora: la vita della sua stessa gente è stata presa dal Dottore stesso, lui che ha salvato così tante persone ma non il suo Pianeta, non il suo popolo. E quella difficoltà, quell’impossibilità di parlare con se stesso per non ammettere il peso della sua colpa (troppo grande, immenso, troppo per chiunque) è espressione massima del conflitto fra ciò che non riesce a dimenticare di sé: che potrà salvare un pianeta, ma non è stato in grado di salvare chiunque nella sua lunga vita.
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale:
La ripetizione quasi ossessiva di quella frase, quell’annuncio grottesco dell’arrivo del Dottore costruisce un’atmosfera tetra assolutamente perfetta per la storia. È quasi una maledizione, quasi un pensiero da cui non c’è scampo.
E la storia è incredibilmente ben costruita, approfondita, intelligente, matura. È curata e coinvolgente a un tempo, precisa ed emozionante. Il ricordo di ciò che il Dottore ha fatto e che non può essere cancellato, che torna e non può essere soffocato per sempre, è espresso con un’intensità senza pari che rende la storia un vero capolavoro.
Approfondimento dei personaggi/IC:
È la mente del Dottore. La sua mente, con i ricordi e i conflitti eterni fra i suoi pensieri. I conflitti fra ciò che ha voluto e ciò che ha dovuto fare, fra le vite che ha salvato e quelle che ha sottratto, sono espressi con una lucidità eccellente. Dimostri una grande comprensione dei meccanismi alla base del personaggio, personaggio che è fra i più complessi che io abbia incontrato. Riesci a rispettare alla perfezione, con una grande naturalezza, quell’equilibrio delicatissimo che governa la sua personalità. Un lavoro davvero eccellente. |