Terza classificata e vincitrice del Premio velocità
Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo delle eventuali coppie: 14,5/15
Tonks: avevi il difficile compito di presentare una Tonks in una veste nuova, quella di studentessa. L’unico vero indizio che abbiamo al riguardo è proprio la scena citata da te nelle note, quando dice che il suo Direttore riteneva che le mancassero le ‘qualità necessarie, tipo comportarsi bene.’ Credo che tu abbia gestito correttamente questo aspetto: potevi interpretarlo come un generico scarso rispetto delle regole (tipo: passeggiata notturna nella Foresta Proibita per il mero gusto dell’avventura e del pericolo), invece l’hai sfruttato per sottolineare una caratteristica importante di Tonks, cioé il suo opporsi alle ingiustizie, che siano rivolte a lei o ad altri, perpetrate da professori o studenti.
Non è un’imitazione né dei Malandrini, né dei gemelli Weasley, avendo un suo modo peculiare di ‘comportarsi male’ che credo rispecchi bene il suo carattere. La schiettezza, l’irriverenza e lo spirito battagliero credo siano qualità che le appartengono, e tu non hai mancato di mostrarle. D’altro canto, traspare anche il suo essere alternativa e fedele a se stessa: nemmeno per risparmiarsi le occhiatacce della McGranitt (anzi, a maggior ragione), rinuncerebbe a portare i capelli come più le piace.
Ho trovato IC anche il suo repentino cambio di atteggiamento quando Draco parla dell’educazione paterna, ma anche la reazione allo sguardo di Draco indirizzato al suo seno, così come il suo divertimento alla vista delle mutande con i Boccini.
Infine, giustamente non poteva mancare la sua goffagine, suo marchio di fabbrica.
Insomma, ottimo lavoro dal punto di vista caratteriale.
C’è però una questione ‘logistica’ che non mi convince del tutto: il fatto che non abbia inquadrato Draco come suo parente. Spiego qua per completezza, ma ho deciso di penalizzare la cosa nel ‘gradimento personale’, perché lo vedo più come un difetto di trama che di caratterizzazione.
Anche ammettendo che non sia un classico argomento di conversazione a casa Tonks, mi sembrerebbe alquanto strano che una ragazza dell’età (e con la curiosità) di Dora non sappia di avere un cugino e non conosca il suo nome. Dovrà pur essersi chiesta che fine abbiano fatto i parenti della madre…
Con questa idea in mente, non posso credere che Tonks non abbia alzato lo sguardo e scrutato attentamente il bambino fattosi avanti al nome ‘Draco Malfoy’ durante lo Smistamento, anche se si poteva aggirare la cosa con una punizione che le facesse perdere la cerimonia inaugurale, ad esempio.
Un’altra soluzione poteva essere quella di immaginare che Tonks sapesse l’identità dello ’gnomo’: non credo avrebbe cambiato di molto la sostanza della storia. Anzi, ti confesso che fino alle note mi è rimasto il dubbio che l’avesse riconosciuto.
Draco: Anche lui l’ho trovato caratterizzato molto bene. Mi è piaciuto molto il fatto che tu lo abbia reso davvero il Draco undicenne della Pietra Filosofale, che è piuttosto diverso dal Draco più maturo degli ultimi libri.
Ho trovato azzeccate la maggior parte delle sue considerazioni: apprezza Pozioni perché Piton lo tratta meglio degli altri e soprattutto di Potter (più che/oltre che per la materia in sé, in cui comunque non doveva essere male); è abbastanza sveglio da non mettersi contro qualcuno certamente più esperto di lui, almeno non fino a quando ha la certezza che Piton lo spalleggi; nota le vesti di Nifadora e la etichetta in base alla sua presunta origine; nota subito l’utilizzo del nome proprio da parte di Piton.
Anche nelle parole e nelle azioni mi è sembrato molto ben gestito: la sua spocchiosità emerge benissimo, il ghignare gli si addice perfettamente. C’è forse quel ‘tieni giù le mani’ che è più arrabbiato che spaventato (mentre sappiamo che Draco è un fifone, forse me lo sarei immaginato più a piagnucolare un ‘lasciami’).
C’è solo un punto che non mi ha convinta: quel ‘Ora che avevano trovato un punto d'incontro, tutto si sarebbe risolto, pensò.’ Credo che potrebbe averlo pensato solo con un certo sarcasmo, ma fatico a credere che possa essersi davvero illuso di aver trovato un reale punto d’incontro. Non sono sicura dell’interpretazione che volevi dargli tu, ma questa è quella che riesco a desumere io dal testo. Anche il ‘sinceramente’ precedente rafforza la sensazione: io ci avrei visto più uno sfottò che una mera constatazione (cioè, Draco sembra davvero pensare che sia così, mentre avrei preferito se avesse detto quella frase per sfotterla, per rinfacciarle di averlo aggredito). Per questo ti ho levato 0,5.
Per quanto riguarda i suoi sentimenti per Tonks, credo che tu abbia gestito molto bene le sensazioni/emozioni di un undicenne al suo primo contatto con le forme di una donna. Ho trovato molto pertiente che la sua infatuazione fosse prevalentemente conseguenza di quel contatto fisico inaspettato, più che rivolto a Tonks in quanto tale.
Ah, ci tengo a dire che da appassionato Cercatore non ci vedo nulla di strano nelle sue mutande!
Aggiungo qui in fondo un appunto sulla famiglia Malfoy: confesso di essere un po’ scettica sul fatto che a casa Malfoy non sia mai uscito fuori il nome di Tonks. È vero che non la considerano di certo parte della famiglia (e che certamente se ne vergognano), ma al tempo stesso sono persone a cui piace sparlare: Draco sa perfettamente cosa ne pensa suo padre dei Weasley, per esempio, quindi mi sono chiesta se una sorella sposata con un Sanguesporco non fosse una succulenta occasione per fare critiche gratuite in privato. Mi sono immaginata Draco squadrare Nifadora e dirle qualcosa tipo ‘capelli rosa, goffa… Tu devi essere Tonks’ xD
Al tempo stesso, però, non saprei nominare una situazione in cui potrebbe essere stato effettivamente fatto il nome di Andromeda, soprattutto in presenza di Draco, e può darsi che l’onta arrecata dalla sorella ribelle sia superiore al desiderio di dirne cattiverie, per questo ho deciso di non penalizzare la cosa.
Piton: anche lui è gestito molto bene. Le lamentele di Tonks non lo toccano minimamente (o semmai lo divertono, ma comunque non ha un briciolo di senso di colpa, insomma), il suo sarcasmo maligno è perfetto in entrambe le sue battute su Tonks, che ho trovato molto congeniali al suo personaggio. E ovviamente non poteva non sottrarre punti ai Tassorosso (anche se in quella frase metterei un punto invece dei secondi puntini di sospensione, a trasmettere maggiore fermezza. Eliminerei del tutto i primi, ma te lo ripeterò meglio nella grammatica).
Tiger e Goyle: compaiono poco, ma fanno esattamente quello che mi aspetterei da loro.
Neville: non giudicabile ^^
Sviluppo della coppia: ti rimando a ciò che ho scritto su Draco, visto che di ‘coppia’ non credo si possa effettivamente parlare.
Originalità: 9/10
Ho trovato la tua storia originale: l’idea di far incontrare – o meglio, scontrare – Tonks e Draco è intrigante (non avevo mai letto in assoluto di un loro incontro) e ancora di più lo è la scelta di trasportarli entrambi a Hogwarts.
Originale è anche la faccenda del far rimanere Draco in mutande e anche il fatto di aver utilizzato una situazione casuale per farli imbattere l’uno nell’altro (dall’intro mi aspettavo che conoscessero l’identità dell’altro e che tutto partisse da occhiate in cagnesco).
Insomma, analizzando la storia l’ho trovata originale, ma non ti ho dato il massimo perchè al primo impatto ho avuto una generale sensazione (personalissima e anche poco giustificabile razionalmente, a dirla tutta) di ‘già letto’: la storia non mi ha davvero sorpresa, nonostante mi rendo conto che abbia i presupposti per farlo.
Gradimento personale: 8.5/10
Mezzo punto l’ho levato per la questione di Tonks, già esposta in precedenza.
Un altro l’ho levato perché, pur avendo gradito molto la storia, che è leggera e piacevole, non sono rimasta stregata. Ho la sensazione che manchi qualcosa, e quel ‘qualcosa’ credo potrebbe essere il riconoscimento dell’essere cugini nel corso della storia. Mi spiego meglio. Il primo dubbio è: perché Tonks non riconosce Draco, avendo assistito allo Smistamento?; il secondo è: avendo deciso che all’inzio non si conoscono/riconoscono, non sarebbe stato bello far emergere la cosa a un certo punto della storia?
È come se mi avessi fatto pian piano crescere la curiosità di sapere come avrebbero reagito scoprendosi cugini per poi non soddisfarla. Credo che con lo sguardo iniziale di Piton tu mi abbia illusa del fatto che lui avrebbe menzionato ‘accidentalmente’ la cosa in qualche circostanza, possibilmente imbarazzante xD
Ah, ci tenevo a dirti che mi è piaciuto l’inserimento dell’episodio della Pastoia su Neville e il fatto che Tonks li consideri i suoi idoli: amo i Paciock e ogni volta che compaiono mi sento al settimo cielo ☺
Stile: 4.5/5
Nel complesso hai usato uno stile e un lessico semplici che ben si adattano alla storia. Lo stile è scorrevole, fluido, mai pesante. I dialoghi sono gestiti bene, non sorge mai il dubbio di chi stia parlando, ma al tempo stesso non ricorri a meri ‘disse Tizio’, ‘disse Caio’ per farlo capire. Hai gestito bene il pov di Draco, mostrandoci alcuni suoi pensieri, senza però avere la tentazione di svelarci pensieri/sensazioni di altri: tutto è accuratamente filtrato dagli occhi di Draco, a partire dalla scelta di chiamarla Ninfadora (noi siamo abituati al fatto che venga chiamata ‘Tonks’ dal narratore, ma non avrebbe senso dal pov di Draco, visto che lui ne conosce solo il nome).
Ti segnalo alcuni elementi che non mi hanno convinta del tutto, ma si tratta di inezie:
- il primo periodo è un po’ troppo lungo rispetto allo stile adottato, lo avrei diviso in due parti
- in due-tre occasioni avrei sfruttato il corsivo per mettere in risalto alcune parole, come il primo ‘Ninfadora’ pronunciato da Piton e il ‘tutte’ di ‘sono corrette, tutte,’
- ragazza tutto il tempo di incantare le loro bacchette, che si sfilarono dai grossi pugni dei due ragazzi → sostituirei ‘ragazza’ con ‘Ninfadora’ per evitare la ripetizione
- Di certo, non le sue coetanee e sua madre sicuramente aveva dei seni strizzati sotto agli eleganti vestiti, ma lei non contava. → questa frase non mi convince. Avrei messo un punto fermo dopo ‘coetanee’, e anche la parte sui seni materni non mi soddisfa del tutto: non capisco se con quel ‘strizzati’ significa che non li ha sentiti (e che se anche li avesse sentiti non conterebbe), oppure se li ha sentiti ‘male’
Grammatica e sintassi: 4/5
Mi sembra molto buona, ma ho qualche appunto da farti. Nel complesso ti ho levato un punto.
– Draco decise di trattenersi → secondo me ci vuole un ‘aveva deciso’, visto che usi il trapassato prossimo nella parte iniziale.
– si trattava sicuramente una Sanguesporco. → qua ti sei persa un ‘di’
– un calamaio rovesciato sul banco per abbassarmi il voto → a mio avviso è indispensabile una virgola dopo ‘banco’, altrimenti risulta che ‘per abbassarmi il voto’ sia retta da ‘rovesciato’. Si potrebbe pensare che qualcun altro abbia rovesciato il calamaio di Tonks per farle abbassare i voti, per esempio. Il contesto ci dice non è così, ma formalmente serve la virgola.
– quanto il contenuto, in alcuni casi,” e la fissò intensamente, “ne è il riflesso.” → la sintassi di questa frase non mi esalta
– “Basta... così... → I primi puntini di sospensione sono di troppo, a mio avviso. Dovrebbe essere “Basta così…”
– decise comunque di abbandonate l'aula → abbandonare
– molto comune, quel pezzente di Weasley → qui metterei un punto e virgola/punto fermo al posto della virgola
– dopo i puntini di sospensione ci vuole la maiuscola se la frase è indipendente da quella precedente (= potrei sostituirli con un punto fermo), la minuscola negli altri casi (ad esempio per rendere un balbettio in un dialogo. Ti segnalo le situazioni in cui hai utilizzato la minuscola invece della maiuscola (in una circostanza hai usato correttamente la maiuscola, invece) [http://www.treccani.it/enciclopedia/puntini-di-sospensione_(La_grammatica_italiana)/] → ‘La solita solfa... sono’; ‘Ho visto quello che hai fatto a quel ragazzino... lo hai’; ‘che mi hanno ispirata... anch'io’
Ho poi degli appunti da farti sulla gestione della punteggiatura nei dialoghi, ma non essendoci una regola grammaticale univoca non ti ho penalizzata per questo.
Mi sono rifatta a questo documento:
www.oblique.it/images/formazione/dispense/punteggiatura_dialoghi_sc...
- non userei la virgola a fine battuta quando non viene riaperto il dialogo (è una questione di gusto personale, non è sbagliato farlo: vedi Bombiani del file sopra)→ “Fuori,” – “Da te, niente,” - “Quella deve essere pazza,” - lo hai chiamato Paciock,” - giusta causa,” - è stato mio padre,”
- Gnomo!” gli sibilò la ragazza, “e guai → qua metterei un punto dopo ‘ragazza’ e la maiuscola a inizio battuta.
- comunque!”. → non serve il punto
Grafica: 2.5/4
La dimensione del font va bene. Hai evitato il verdana e scelto un tuo font: confesso di non amarlo particolarmente, ma sono certa che a te piaccia, quindi non ti leverò punti per questo. Come già certamente sai, la mancata giustificazione ti ha fatto perdere un punto, mentre il -0,5 è da imputare alle interlinee esagerate (anche qui credo te lo aspettassi).
Titolo: 1.5/3
Il titolo è curioso e pertinente, ma poco orecchiabile (- 0,5) e troppo lungo (-0,5), secondo me. Magari un ‘Di’ iniziale avrebbe aiutato per la muscialità, e mi è venuto il dubbio che potessi fare a meno di quel ‘mutande’ per la lunghezza (forse però il problema è proprio la parola: ad esempio, con ‘imbarazzanti Boccini d’oro’ non mi sarebbe dispiaciuto^^). Comunque mi è piaciuto il contrasto tra i colori. Non credo di aver colto il senso della parentesi, però… Forse un riferimento alla ricchezza dei Malfoy con ‘mutande d’Oro’?
L’altro 0,5 l’ho tolto perché mi ha fatto pensare ad una storia con un taglio un po’ più comico di quello che alla fine si è rivelata la tua, che pur essendo molto piacevole non arriva ad essere ‘divertente’ a tutti gli effetti.
In conclusione la storia mi è piaciuta, peccato per quei punti persi tra grafica e titolo!
Totale: 44.5/52
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