Ciao :)
Ho scelto questa storia dal tuo profilo per due motivi: da un lato non conosco molti dei fandom in cui scrivi, dall'altro l'introduzione di questa storia mi ha incuriosità. Mi piace molto il genere distopico, sebbene mi sia limitata a leggere i grandi classici, come le opere di Orwell, Huxley e Bradbury. Trovo che sia un ottimo metodo per mostrare i difetti della società odierna paragonandoli a quella che potrebbe diventare la nostra società se non cambiamo rotta.
Tu presenti importanti aspetti di questo genere: l'impossibilità di farsi una famiglia ed essere indipendenti, l'obbligo di procreare solo per il bene della comunità, l'atto di cucire le labbra per ledere totalmente la libertà di parola... tutto questo rientra perfettamente nei parametri del genere distopico.
Leggere un racconto simile mi mette sempre i brividi perché mi ricorda quanto il genere umano possa essere crudele e pericoloso.
L'unico appunto che ho da farti a proposito di questi elementi riguarda la scelta dell'ambientazione. Il 2020 mi pare un anno troppo vicino al nostro per giustificare un'evoluzione simile. Mancano solo cinque anni per arrivarci e il protagonista dice di essere cresciuto nell'ignoranza, facendo quindi capire che questo controllo sociale è in atto da almeno una ventina d'anni, perché pur non conoscendo la sua età credo sia maggiorenne e almeno nei venti.
Questa scelta potrebbe anche andare bene, dato che sviluppa l'idea di un futuro ipotetico e chiaramente irrealizzabile – per lo meno in cinque anni – che non deve necessariamente prendere piede: la cosa più importante del genere distopico è mostrare dove si potrebbe arrivare, non dove si arriverà.
Resta il fatto che secondo me, anche se 2020 sembra un anno molto lontano nel futuro, non lo è affatto.
Non che pretenda che tu cambi la data della tua storia per far piacere a me, sia chiaro, ma ci tenevo a farti sapere quest'idea.
Un altro piccolo appunto che mi permetto di farti (spero mi scuserai, ma credo che le recensioni servano proprio a questo) riguarda le d eufoniche. Sono necessarie solo quando la vocale della congiunzione/preposizione e quella della parola successiva sono uguali. Ci sono dei casi in cui si adottano comunque perché ormai queste locuzioni sono entrate nel comune parlato, come ad esempio, ma generalmente se le vocali differiscono non si mette.
In questa frase: «uomini e donne a cui è vietato farsi una casa ed una famiglia in nome del lavoro e del sacrificio, uomini stipati ad abitare nelle stesse fabbriche nelle quali lavorano», non serve la d eufonica in "ed una" mentre è corretta in "ad abitare".
Ancora complimenti!
Passo al prossimo capitolo :) |