Ciaoooooo
Perdona il ritardo,ma la scorsa settimana è stata un inferno! Capitolo di passaggio: Per fortuna Jamila si è ripresa, e vedo che la signora Tsunade è stata molto ma mooooooolto buona con Jamila. Tutti lo sono stati, a dir la verità... Ma Kiba, quindi, è ancora nelle mani di Nash o è stato recuperato? Se n'è parlato così di sfuggita, nonostante fosse stata la causa di tutto quel casino, che mi aspettavo almeno una scena piccina picciò tra lui e Jamila (se è stato tratto in salvo...)
Qualche apputno di stile. Sempre sui dialoghi, purtroppo...
“Non vedo perché dovrei. La colpa è solo tua per avermi trasformata in un mostro, cosa che io non sono. Per colpa tua rischiavo di uccidere...di nuovo. Quindi non vedo perché dovrei dirti grazie” sbottò Jamila, irritata.
Il dialogue tag (sbottò Jamila, irritata) serve a indicare chi e come parla. Di solito si mette dopo, ma ci sono diversi metodi: in questo caso, con una battuta molto lunga, è meglio mettere il dialogue tag o all'inizio o a metà della battuta, in modo da dare subito una risposta alle due domande chi e come.
Jamila sbottò: “Non vedo perché dovrei. La colpa è solo tua per avermi trasformata in un mostro, cosa che io non sono. Per colpa tua rischiavo di uccidere...di nuovo. Quindi non vedo perché dovrei dirti grazie.”
Oppure:
“Non vedo perché dovrei” sbottò Jamila, irritata. "La colpa è solo tua per avermi trasformata in un mostro, cosa che io non sono. Per colpa tua rischiavo di uccidere...di nuovo. Quindi non vedo perché dovrei dirti grazie"
Personalmente preferisco il secondo metodo, ma entrambi sono più fluidi e comprensibili che mettere il dialogue tag alla fine. Senza contare che variare la composizione dei dialoghi li rende più dinamici. Non in questo caso, ma più giù, quando Jamila è in ospedale e riceve visite dal team 6 e dal team 7, il dialogo è un botta e risposta, e avere sempre lo stesso schema diventa un po' pesante... Guarda, ti lascio una cosina che Fitz mi ha fatto leggere ancor prima di iniziare a scrivere i primi capitoli di Yami: è un piccolo compendiario che mostra tutti i modi di scrivere un dialogo (cioè quando e come inserire un dialogue tag e come usare la punteggiatura corretta!).
Ecco:
Per dei dialoghi i segni più comuni da utilizzare sono le caporali (o virgolette uncinate) «», le virgolette alte "" o i trattini - -. Ad ogni modo, le regole usate per le virgolette sono le stesse dei trattini, tranne un caso in cui differiscono. Ne parlerò a tempo debito.
(i dialogue tag sono i dissi, mormorai, esclamai...)
Quando un personaggio A dice qualcosa e il personaggio B compie un gesto, si scrive così: battuta A, a capo, azione B. se invece lo stesso personaggio A parla e poi dice, dopo le virgolette, si va sulla stessa riga. stessa cosa se il personaggio A prima fa qualcosa e poi parla. Per la punteggiatura delle battute le schema è il seguente:
In caso di dialogue tag gli unici segni ortografici permessi sono il punto interrogativo e il punto di domanda. Il dialogue tag vuole l'iniziale minuscola.
«Faremo così» dissi.
«Sei sicuro?» sussurrai.
Alcuni dopo la caporale di chiusura mettono una virgola. Io la trovo inutile, ma non è una cosa sbagliata. Altri mettono i punti fermi fuori dalle caporali. Anche questo non è assolutamente un errore, ma dato che il punto interrogativo e quello esclamativo vanno sempre dentro, perché non uniformare tutto e mettere anche i punti fermi all'interno?
Se dopo la battuta il personaggio che ha parlato compie un'azione allora ci vanno il punto fermo, il punto interrogativo o il punto di domanda. Ci va l'iniziale maiuscola.
«Sono stufa di te.» Sara mise giù il telefono.
Valgono le stesse regole se dopo la battuta si va a capo:
John scosse la testa. «Ho da fare.»
Luke sospirò.
In questo caso, però, con i trattini le regole differiscono: il trattino si mette solo all'inizio.
John scosse la testa. - Ho da fare.
Luke sospirò.
Inoltre, come hai potuto notare, se le caporali di apertura sono attaccate alla palora che precedono e quelle di chiusura a quella che seguono, i trattini sono sempre separati da uno spazio, sia in apertura che in chiusura.
Se un personaggio compie un'azione e poi parla dev'esserci il punto fermo dopo l'azione e la battuta vuole la maiuscola:
Indy tese una mano insanguinata verso di me. «Afferrala!»
Nel caso il dialogue tag interrompa la frase di una battuta, ci vuole la virgola alla fine della prima parte della battuta, il dialogue tag con l'iniziale minuscola e la virgola alla fine, e la seconda parte della battuta vuole l'iniziale minuscola:
«Non dirmi,» dissi, «che intendi veramente fare una cosa del genere.»
Se ci sono i punti di sospensione, e la battuta è inframmezzata da un dialogue tag o da un'azione, allora ci vuole la minuscola per la seconda parte della battuta e il dialogue tag, mentre la maiuscola per l'azione.
«No, io credo...» Si massaggiò le tempie. «...che sia l'unica cosa da fare.»
Nella frase appena riportata non c'è un dialogue tag, ma un'azione.
Se il dialogue tag non interrompe una frase, ma si pone tra due distinte, la prima battuta si chiude con un punto, il dialogue tag si chiude con un altro punto fermo e la seconda battuta si apre con una lettera maiuscola.
«Ieri ho visto un bel film, sai?» disse Marco. «Si chiama Caccia a Ottobre Rosso. È la storia di un capitano sovietico che comanda un sottomarino, Ottobre Rosso. Parte per un'esercitazione ma vuole disertare, e il film segue lui, i sovietici che vogliono fermarlo e gli analisti americani che tentano di capire cosa stia succedendo. È un bel film, dovresti proprio vederlo!»
Questa forma di dialogue tag è da usare sempre quando ci si trova di fronte a battute molto lunghe.
Se il dialogue tag precede la battuta ci vogliono i due punti. La battuta inizia con la maiuscola:
Ci pensai, poi gli risposi: «Andrò da sola, grazie.»
Akane <3 |