Ciao Curse_My_Name,
finalmente ho trovato il tempo per leggere questa storia, e volevo lasciare un segno del mio passaggio. Non ti preccupare, lascerò completamente da parte tutto ciò che riguarda la scrittura, la narrazione e simili, dato che ho letto l'avviso nel primo capitolo e mi ricordo quello che mi hai scritto in privato. Ero curioso di leggere la tua visione personale dell'Accademia di Winterhold, e da questo punto posso ritenermi soddisfatto. Questa visione personale è impressa nei personaggi e nei luoghi in modo naturale e coerente con gli originali, e non ho notato alcuna forzatura, né in un senso né nell'altro.
Ovviamente è un bene che le capacità di scrittura migliorino con il tempo, ciò non toglie che la tua storia sia comunque piaciuta a chi l'ha letta, e mi riferisco soprattutto a coloro che l'hanno recensita nel periodo in cui è stata pubblicata. Al di là di tutti i cambiamenti che faresti col senno di poi, non ti si può non riconoscere il merito di esserti cimentata nella narrazione di differenti scene e situazioni (combattimenti, esplorazioni, introspezioni, scene tristi ed allegre, e così via), e per quanto mi riguarda non è cosa da poco. Alla fine dei conti, per essere la tua prima fanfiction direi che è un inizio molto buono.
Ciao e alla prossima :)

P.S.: J'zargo... ;__; Mi hai spezzato il cuore, sappilo!

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Eccomi all'epilogo ciò che penso di questa storia l'ho già scritto prima e non ha senso ripetermi :) comunque ottima chiusura (chiusura si fa per dire visto che lasci molti spiragli aperti, tutto a presupporre che ci potrebbe essere un seguito ... come del resto spero). Beh, che dire, alla prossima avventura!

Solo una curiosità: cosa rende tanto speciale il bastone di Magnus?

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Penultima recensione e fra poco scriverò l'ultima (sì, stasera ne faccio due) è stata una bella storia anche se devo ancora leggere l'epilogo ma credo che ormai le cose importanti siano successe. Avrei voluto vedere più intensamente le scene di battaglia ma capisco che non sia nel tuo stile dilungartici e lo rispetto :) è una scelta. Aldilà di tutto davvero bella storia! Finita questa penso ne leggerò altre :) è stato un piacere Curse!

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Questo capitolo mi ha lasciato con una certa malinconia nel cuore e questo è un bene: hai saputo rendere il senso della perdita e il dolore per la morte di un amico. Un dolore però che viene affrontato con un certo stoicismo com'è nella natura della protagonista. Ho trovato abbastanza sgradevole il personaggio di Paratus: la sua irrispetosità nei confronti del dolore di Nara. Il silenzio della redguard ha parlato per le sue sensazioni...

Ora un nuova minaccia grava sull'accademia e, com'è tradizione per la Gilda dei Maghi e similia, l'arcimago è schiattato xD (rallegro un po' i toni dai). Mi risulta difficile fermarmi, per oggi, a questo capitolo ma finirlo troppo in fretta spezzerebbe la suspence in pochi secondi :)
Alla prossima recensione ^^

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Eccomi al quarto capitolo, ho saltato la recensione di ieri sera perchè... lo sai perchè xD Comunque passando alle cose serie: questo capitolo credo abbia un ruolo centrale nella storia, non so' me lo vedo come il punto di svolta da cui si scateneranno poi tutti gli eventi. Ho visto che questa volta hai messo in gioco una scena di azione e devo dire che te la cavi molto bene, sono riuscita a vederla nella mia testa questo combattimento fra il Dovahcoso e il drago :) vorrei chiederti solo qualche delucidazione su chi o cosa sia l'Augure. Al prossimo capitolo!

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Che dire capitolo intoccabile, leggero e davvero gradevole :) mi hai riportato alla mente qualcosa che mi sta ancora più sulle scatole dei Maghi Insegnanti ossia gli Altmer: fra le razze più odiose, scortesi e presuntuose di Tamriel xD questo mi ha spinto a rivedere con maggiore simpatia il vecchio Tolfdir. Per quanto riguarda i compagni di Nara iniziano a prendere una maggiore caratterizzazione e l'elfa scura è davvero adorabile. Passando alla protagonista, mi piace molto la protagonista che hai creato: sa' qual'è il suo destino ma rimane lucida, mantiene sempre un certo controllo sulla situazione e non ha mai spinte folli o goliardiche. Ha un fascino diverso da molti altri personaggi che ho visto in altre storie (bellissime anche quelle storie). Mi piace quando uno scrittore mi mostra un punto di vista che non avevo considerato. Complimenti davvero!

(E un pollice in su' per l'immagine che mi hai messo in testa degli incantesimi difettosi, davvero esilarante :'D)

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Eccomi per recensire il secondo capitolo :) questa volta ho trovato i dialoghi più naturali anche se i due maghi insegnanti (passami il termine babbano) non li sopporto xD ma tranquilla non li sopportavo nemmeno in Oblivion, ho questa naturale antipatia verso la Gilda dei Maghi. Comunque ho notato una cosa nel tuo stile: tendi a dare molta importanza all'introspezione e alle descrizioni ma eviti di descrivere i combattimenti che, lo capisco, possono essere difficili da rendere :) questa non è una critica ma un'osservazione, fammi sapere se era solo una mia impressione ahahahah :D al prossimo capitolo!

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Ho letto questa storia e sono rimasto subito affascinato. Personalmente non ho mai giocato a Skyrim (colpa di un pc che è un catorcio) e quindi conosco questo mondo solo tramite il fandom e le linee generali che lo collegano ad Oblivion. Ciò che mi ha affascinato è stato lo stile quasi poetico (sebbene semplice e lineare) con cui hai descritto la morte del drago e i pensieri della protagonista che appare ben più sensibile del solito spavaldo guerriero con l'arma sempre in pugno. Devo ammettere di non avere apprezzato alcuni dialoghi (ma solo pochi) che ho sentito un po' innaturali ma per il resto la trovo una storia fantastica :) ai prossimi capitoli!

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Ho letto lo scorso capitolo due sere fa, prima di andare a dormire, e questo giusto oggi. Quindi, se la recensione apparirà più dettagliata è perché la lettura è fresca. :) Adesso vado al punto.
Modo coerente per finire la storia, interessante perché lascia spazio alla fantasia (anche quella del lettore, che può immaginare quali avventure possano coinvolgere Ejinara dopo la sconfitta di Ancano). Di sicuro le motivazioni per la nomina di Nara ad arcimago sono più credibili di quelle del gioco. Infatti mi ero sempre chiesta come facesse un Sangue di Drago a dividersi tra un ambiente che ha bisogno di costante vigilanza e il suo destino. Ecco, continuo a dire che della protagonista mi piace la sua visione delle priorità. E' prima di tutto una guerriera che segue la via della Voce, poi il resto. Lascia spazio anche agli altri personaggi che non devono per forza dipendere da lei, anzi sono abbastanza indipendenti anche nel modo di pensare (come Brelyna). Spero che le maghe si incontrino in futuro, perché sembra che siano diventate davvero amiche ed è triste quando viene a mancare una persona affidabile, su cui puoi contare. :)
Secondo me le tue perplessità sulla storia sono le stesse di ogni autore, che migliora capitolo per capitolo e storia dopo storia. E' naturale avere sentimenti contrastanti, ma ciò non toglie che tu abbia scritto e gestito bene la trama. Insomma, tranquilla! :) Hai dato alla quest dei maghi di Winterhold una degna interpretazione e un epilogo che le si addice. Dall'inizio alla fine c'è un filo conduttore e non ci sono incongruenze, quindi sia la narrazione che lo stile vanno bene. Puoi anche continuare su questa strada, se proprio vuoi aggiungere una variazione potresti concentrarti su veloci introspezioni (sempre: consiglio personale da prendere per quello che è) ma credo che in futuro vedremo solo cose belle. :)
Be', non vedo l'ora di leggere i prossimi racconti, che siano la storia di Ejinara oppure varie one-shot non conta. Vai tranquilla e scrivi ciò che senti. A presto! :D

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Se c'è qualcosa che emerge in questo capitolo è la freddezza mentale e la dedizione di Ejinara nell'aiutare il Collegio. Il sentimento che prevale, più che altro, è quello di determinazione: deve portare avanti la missione, trovare il bastone di Magnus per evitare che la follia di Ancano li distrugga? Lo fa senza ripensamenti. Lo stile di scrittura rispecchia il suo punto di vista, così come le descrizioni che sono molto essenziali ma racchiudono in tutto e per tutto i luoghi e le insidie di Labyrinthian. C'è una certa oscurità, ma è un'oscurità che deve essere combattuta senza indugi. Forse per questo prevale la narrazione sullo stile introspettivo, che sinceramente non mi sarebbe dispiaciuto vedere a tratti (ma questo è un parere soggettivo che non mette in discussione la qualità del capitolo), ma sarebbe risultato fuori luogo. Bello lo scontro contro la madre e come ti soffermi sui ricordi di Savos, protagonista indiscusso oltre Ejinara.
Il ritmo della narrazione è molto simile a quello del gioco, veloce e senza attimi di riposo. In effetti non vedo molte alternative, perché soffermarsi sui particolari avrebbe creato un terribile effetto contrario... quello di allungare il racconto a dismisura, insomma... un arma a doppio taglio Labyrinthian, che hai gestito bene.
J'Zargo... interessante che venga ricordato nel momento più opportuno, che salvi Ejinara dal pericolo anche se fisicamente non può farlo. Un pensiero davvero carino, secondo me. Non lo amo molto, ma sei riuscita a farmelo apprezzare anche nei lati positivi, è di sicuro più credibile e approfondito nelle tue descrizioni.
Passo al capitolo finale? Tu ci credi che ho finito? Potrei chiedermi la stessa cosa. :)

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Se c'è una caratteristica dei giochi Elder Scrolls che si ama o si tollera a malincuore, è quella di veder sparire i personaggi a cui ci si è affezionati, come se fossero persone reali (a me è successo spesso). Non so come tu abbia preso la morte dell'arcimago, ma posso dire che veder morire J'Zargo in quel modo mi ha fatto provare una certa malinconia. Non dico che sia negativo, anzi... ma è il destino di chi combatte. Prima il tuo amico c'è, poi non c'è più. Non hai nemmeno tempo di renderti conto della perdita che subito ti concentri sul motivo che ti ha condotto in un luogo, o a fare una certa scelta. In pratica... la logica degli eventi che vince sul sentimento. L'atteggiamento di Ejinara è perfettamente comprensibile, se non andasse avanti le morti di J'Zargo e Savos sarebbero inutili. La apprezzo e la stimo, e questo è il bello del tuo personaggio, che abbia senso pratico e razionalità, che le sue scelte siano condivisibili se si prova ad entrare nei suoi panni. La discesa verso il sottosuolo è particolarmente avvincente, ma forse ciò che rimane più impresso in questo capitolo è il dialogo di J'Zargo. Sono davvero curiosa di sapere come va avanti. A presto! :)

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Anch'io ho incontrato più volte dei draghi nel chiostro del collegio. Sembra che si divertano a riunirsi lì, o a venirti a stuzzicare. Per loro sfortuna, è il posto peggiore per attaccare perché in pratica il luogo ti concede molti vantaggi. Non ho nulla da dire sul capitolo, è ben strutturato ed è avvincente. E secondo me, chiudere con il dialogo tra Ejinara e J'Zargo è stata la mossa migliore, perché conclude l'episodio nel momento opportuno. Hai interpretato bene gli eventi, a questo punto non saprei dire cosa potrebbe succedere perché la tua versione aggiunge il senso dell'aspettativa, anche per chi conosce bene la trama della quest di Winterhold. Un punto positivo: le descrizioni. Secondo me sono molto curate e rappresentano i luoghi nei minimi dettagli. Nel gioco, diciamo, Ancano potrebbe avere qualche attrattiva (se c'è chi ha il gusto perverso di affezionarsi ai personaggi antipatici, come me), ma tu uccidi ogni possibilità di simpatizzare per lui. Be', è positivo. :D
Passo presto all'altro capitolo, sperando di non dover interrompere la lettura anche stavolta!

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Terzo capitolo... anche qui, posso dire, i tuoi timori sono infondati.
Quando la trama si concede delle "pause", il risultato è soltanto positivo, e soprattutto, credibile. Oltre ad indagare sul mistero della sfera, Ejinara e compagni hanno la loro vita, i loro passatempi. Quindi, secondo me, inserire degli spaccati di vita vissuta nel Collegio è una mossa giusta. La narrazione si alleggerisce e c'è più senso di aspettativa. Qui si nota il tuo tocco personale, mentre l'incontro con Quaranir è più "canonico". Il dialogo è lungo il giusto, e non ci si può aspettare altro da un mago eremita che, contro le intenzioni di chiunque, compie un lungo viaggio per materializzarsi nel Collegio di Winterhold.
Ancano: si nota quanto sia difficile avere a che fare con lui, quanto siano oscuri i suoi propositi. Il classico Thalmor, ovviamente, ma sono curiosa di vedere come gestirai il personaggio nelle prossime pagine.
Sarò anche lenta... magari a volte ci metterò giorni, addirittura mesi, ma continuo sempre a leggere le storie che seguo. Non vedo perché dovrei abbandonare la tua. :)
Mi farò risentire dopo il prossimo capitolo. :)

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Allora, lentamente procedo e vado avanti!
Sia Sarthaal che il Collegio di Winterhold emergono da ciò che scrivi come se fossero vitali, realistici. Le descrizioni sono concise ma vanno al punto, riesci a delineare la scena e allo stesso tempo a dare lo spazio giusto ad ogni personaggio. Se lo sfondo si fa apprezzare, secondo me i personaggi sono ancora più godibili.
Ejinara: è di certo una persona con raziocinio, si vede che ha la testa sulle spalle. Vive dell'esperienza che ha acquisito, non troppa, penso; quel che basta per farle capire come gestire una determinata situazione. La cosa che mi fa piacere è che la redguard emerge, sì, ma è al livello degli altri personaggi. Questo è il tratto migliore della storia, almeno finora. Tolfdir... me lo immagino proprio così, con la mente che vaga qui e lì nonostante il pericolo. La descrizione dell'anziano mago è azzeccata, gli rendi giustizia... ed è un piacere vedere che non passa in secondo piano durante le scene dei combattimenti.
Cosa posso dire? Che no, questo capitolo non è affatto pesante. Secondo me ha il potenziale giusto per tenere il lettore incollato al resto della storia. Dici che il finale con Ancano rovina il tutto, ma non è così: è un cliffhanger interessante. Per fortuna la storia è completa, quindi non dovrò aspettare molto per sapere come va a finire.

Ah, Urag è sempre il solito scorbutico, ma alla fine è una brava persona. Fa solo il suo dovere, e tra tante "teste calde" penso che mantenere un atteggiamento sensato sia la cosa migliore da fare.

A dopo. :D

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Non mi dispero solo perchè questo capitolo sembra dire "arrivederci" più che "addio". Insomma, scriverai altro su Nara, questa la chiamo una fine indolore :D E per fortuna! Visto quanto mi sono affezionata a Nara avrei potuto sfiorare la tragedia, arrivata all'ultima pagina!
Mi sarebbe piaciuto imparare qualcosa sul suo passato ... ma l'effetto mistero ti è venuto talmente bene che quasi non me la prendo ^.^

M'è piaciuta molto l'atmosfera tranquilla e rilassata. Dopo il casino dello scorso capitolo ci voleva proprio un po' di calma e quale modo migliore di una bella cavalcata?
Ancora una volta, ribadisco quanto adoro il tuo modo di descrivere le personalità dei personaggi. Brelyna, la sua insicurezza e la sua delusione in particolare ^.^ Non è mai piacevole quanto un'amica se ne va senza dare spiegazioni, ne so qualcosa.
Il sovrintendente è stata un'idea geniale. Realistica e ben pensata, da un tocco più concreto a tutto: penso di non essere l'unica ad essersi domandata come mai i maghi affidano l'accademia ad un novellino appena arrivato. Va bene che li ha salvati tutti ... ma mi è sempre suonato un po' strano. Così, invece, ha molto più senso ^.^ Bella pensata, Curse!
In tutta onestà, non so che aggiungere: ho ripetuto tante volta cosa mi piace del tuo stile di scrittura e ora sono un poco a corto di parole.

Dunque, ti saluto per l'ultima volta in questa fic!
Alla prossima storia, allora!
Grazie di averci fatto fare questo magnifico viaggio ^.^ non verrà dimenticato!

Phantom :)

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