Recensioni per
L'Adorabile
di Manto

Questa storia ha ottenuto 25 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
27/05/18, ore 17:12

Grammatica e stile: 8/10 


cap.1 

"...ritornò nella piana di Troia, nella città di Ilio devastata dalle sue stesse mani, da quelle mani sacrileghe, al gigantesco eroe che aveva oltraggiato e portato alla morte [3], al suo compagno di avventure...": non si tratta propriamente di un errore, ma dopo "sacrileghe" ci sarebbe stata meglio una mausa più netta, un punto al posto della virgola. Hai parlato di Ilio tramite l'introduzione della preposizione "nella", come complemento di luogo, mentre poi i soggetti dei pensieri di Odysseo vengono introdotti con la preposizione "a", altro tipo di complemento, che poi usi anche per tutta la frase successiva. Non so se mi sono spiegata, ma stilisticamente le frasi sarebbero state più gradevoli con una diversa suddivisione dei punti, dove nella prima parli del luogo a cui pensa e nella seconda alle persone., che invece così facendo sono suddivise tra prima e seconda frase. 
"...Lascia che ti parli di me, che, per una notte soltanto, io sia ancora...": sarebbe stato meglio che il soggetto della frase, "io", fosse inserito subito dopo il relativo "che". 

cap.2 

Ho rilevato diverse frasi in cui hai messo le virgole prima della "e". 
"...flutti nel fiume, e il mio dono...". 
"...cantassi, e ogni cosa...". 
"...tutta carnale, e cantavo...". 
"...accontentavo, e allora li vedevo...". 
"...giorno moriva, e sapevo...". 
"...capo villaggio, e già le risate...". 
"...dentro di me, e mentre io...". 
"...rendeva dorata, e io regnavo...". 
"...un fruscio, e subito qualcuno...". 
"...nell'oscurità, e i suoi rifulsero...". 
"...ti attendono, e tu li sfuggi...". 
"...Svanì, e io gridai...". 
"...Achei, e superandola...". 
"...una luce folla...": errore di battitura, immagino fosse "luce folle". 

cap.3 

Ho rilevato diverse frasi in cui hai messo le virgole prima della "e". 
"...nel volto, e poi io...". 
"...pieno di fori, e soffiare...". 
"...unii a lei, e al suono...". 
"...più dolce, e triste...". 
"...li amava, e loro abbandonarono...". 
"... scorgerle, e glielo concedevamo..". 
"...racconto, e diventai subito...". 
"...solo tua, e mi diedi...". 
"... tua nave, e imploravi...". 
"...vedesti veramente, e mi entrasti...". 
"...non provavamo nulla, che fosse umano...": qui la virgola non era necessaria, hai separato una frase che doveva rimanere intera. 
"...gli occhi che volevo intrappolare, il bel corpo che volevo straziare e il cuore che volevo divorare...": ripetizione di "volevo". Probabilmente si tratta di una cosa voluta, siccome questo aumenta il climax della frase, ma dovevo comunque segnalarlo. 
"...compagni di slegarti, di permetterti di raggiungerci. Piangevi, quanto piangevi, mentre narravamo dei compagni scomparsi...": ripetizione di compagni. 

cap.4 

"non sarà così, e il canto...": la virgola prima della "e" non serve. 

In sostanza, non ho riscontrato errori grammaticali gravi, solo una luuuuuunga lista di virgole seguite da delle "e", cosa che capisco perchè è un problema che ho anch'io e con cui combatto piuttosto di frequente. Non lo considero un errore grave, specialmente perchè se non ci si presta attenzione questo "errore" dà la giusta cadenza alle frasi. Ho comunque tolto qualcosa per il numero considerevole di volte in cui questo errore si è ripetuto. 
Per quanto riguarda lo stile invece, posso solo riconfermare quanto già sai: è semplicemente bellissimo, scorrevole e perfetto. Incantevole, come le voci delle tue protagoniste, perfettamente inserito nelle trame di quegli scrittori greci che tanto amiamo entrambe! 


Sviluppo del pacchetto e trama: 10/10 


Allora, partiamo dalla pietra: un uso interessante, che proprio non avrei mai immaginato. Hai trasformato gli occhi delle donne maledette da Afrodite in opale... molto utile la nota a fine capitolo di come la considerassero i greci, del significato che le era attribuito! 
Per quanto riguarda invece il significato della pietra che dovevi dare secondo quanto richiesto nel pacchetto, anche qui non ho nulla da dire se non: perfetto. L'amore, o la sua assenza, permea tutte le tue parole. Quello carnale che gli uomini provano per Parthenope, la Dea dell'Amore da cui proviene la maledizione, l'amore per Odysseo e quello che lui NON prova a sua volta... 
Anche la frase è stata inserita nel migliore dei modi, come un sospiro tragico detto da un coro di assetati per la donna dall'incantevole voce. Come preludio alla condanna della Dea, che le lascia molto più della semplice trasformazione del corpo. La condanna a non essere amata da Nessuno. 
Una trama bellissima, dal sapore antico ma sempre gradito e avvincente. 


IC / caratterizzazione dei personaggi: 10/10 


Non so come riesci a rendere i tuoi personaggi sempre tanto... tuoi, considerando che fanno parte di miti antichissimi nei quali, tra l'altro, la personalità non era certo l'aspetto più importante nel descrivere qualcuno, specialmente rispetto al suo "ruolo", se capisci che intendo. 
Eppure, come ti dico sempre, la tua capacità di umanizzare resta una delle punte di diamante del tuo stile di scrittura. 
Mostri mille sfaccettature dove il mito mostra solo l'eroismo o il peccato degli uomini e l'invidia o la compassione degli Dei; eppure, la tua storia non è discordante dal mito. Tu approfondisci e mostri al mondo quelle sfumature di grigio che i greci tendevano a dimenticare. 
Ed è questo che rende i tuoi personaggi assolutamente VIVI. 


Gradimento personale: 10/10 


Si è capito che la tua storia mi è piaciuta tantissimo? 
Il modo delicato in cui tratti ogni personaggio, mostrandone persino gli aspetti più crudeli quando essi divengono mostri spietati, è estremamente degno di lode. Specialmente perchè alla fine di tutto, riverbera come un canto un dolore dimenticato da tutti, persino da chi l'ha provato: questo si nota specialmente nelle poche righe che compongono il quarto capitolo. 
Lo stile armonioso ricorda quello dei miti greci originari, rendendo le tue storie così simili alle originali da essere perfette. Ma al tempo stesso, sono così diverse da quei miti, così tanto più ricolme di umanità negli atti più estremi dell'odio e dell'amore che non posso che superare persino quegli originali da cui prendi spunto. 
Grazie di cuore per questa storia, l'ha davvero apprezzata. Infinitamente. 


Bonus: 0/2 


Totale: 38/42 

Recensore Junior
30/03/16, ore 20:02

Ciao, sono qui per l'Oca efpiana!
Ah, devo dire che leggere questo capitolo è stato come compiere un viaggio indietro nel tempo, per me ai tempi (da come parlo sembro una vecchietta) in cui la mitologia greca e latina era il mio pane quasi quotidiano con mio sommo odio e amore. 
Devo dire che tra le opere della Letteratura Greca che ho studiato con maggiore piacere rientra proprio l'Odissea. Mi sono bastati pochissimi istanti per capire come Ulisse (o Odisseo) fosse il protagonista di questo incipit. Credo che tu sia stata davvero brava, con poche ed efficaci righe, hai subito lasciato intendere di chi si parlasse pur non mettendo mai in chiaro il suo nome facendo un saggio uso degli epiteti con cui è noto così come dei riferimenti all'opera di cui è protagonista. Non so ben spiegarti cosa mi abbia colpita così tanto di quello che hai scritto, ma sei stata bravissima nel creare un'atmosfera mistica, quasi onirica, che richiama in tutto e per tutto quella della mitologia greca. Ben noto è il conflitto interiore di Ulisse, l'uomo la cui curiosità è insaziabile, diviso tra il voler vivere una vita serena nella sua Itaca e il desiderio di partire nuovamente per lidi sconosciuti, e tu hai saputo rappresentarlo, seppur con brevità, in mofo molto efficace, al punto che un grande moto di familiarità mi ha inghiottita e mi ha fatta pensare: "Ah, il desiderio di conoscere l'Oltre, è proprio qualcosa che Ulisse vivrebbe". In tutto questo, anche se il collegamento probabilmente è molto lontano, considerando che in questo caso si tratta di un personaggio storico, ho pensato al fatto che tale desiderio era lo stesso di Alessandro Magno, l'uomo che secondo una leggenda, una volta giunto alla fine del suo viaggio, pianse perché non c'erano più territori da esplorare. Credo che tu abbia reso molto bene questo fortissimo senso di nostalgia che si manifesta in un bisogno quasi fisiologico di viaggiare, scoprire, fare nuove conoscenze attirati dal richiamo del mare e per questo mi complimento davvero con te. Leggerò sicuramente con maggiore calma il resto della tua storia, perché mi hai sinceramente incuriosita e, perché no, mi hai permesso di viaggiare un po' nel tempi senza bisogno di un qualche fantasioso macchinario.
Complimenti e alla prossima!
                  Class

Recensore Master
30/03/16, ore 19:21

Ciao =)
Sono qui per il gioco dell'oca =)
Ho scelto la tua storia e sono felice di averlo fatto.
Prima di iniziare a commentare qualsiasi cosa sappi che non sono proprio molto ferrata sulla mitologia, ma la tua storia mi è piaciuta tantissimo.
Ammetto che l'ho scelto per il titolo, non so bene perchè ma mi attirava ed ero l'apro o non l'apro alla fine la curiosità è stata più forte di me.
Sono felice di averlo fatto perchè sono entrata in un altro mondo ben fatto oserei anche dire.
Certo non voglio adesso reputarmi una so tutto io, ma diciamo che ho ben apprezzato la mitologia e ho amato questo primo capitolo.
Beh, cosa dire esattamente della storia?
L'ho trovata fantastica non c'è un particolare che non sia stato ben pensato, un paesaggio, una descrizione che non sia stata fatta senza un fine.
Ho amato ogni cosa e le emozioni che mi lasciava continuando a leggere sono immense, non credevo di poter provare tanto leggendo qualcosa sulla mitologia, pensando in più che non amo molto le storie storiche o comunque storie basata sul passato.
Beh, la tua storia è riuscita ad appassionarmi, ho divorato letteralmente questo primo capitolo.
Complimenti davvero, e in più devo anche complimentarmi per il tuo modo di scrivere pulito, chiaro ed equilibrato.
L'impaginazione del testo è stata fatta in modo chiaro, fatto sì che nonostante il tema che talvolta possa risultare pesante lo alleggerisse. Come si dice? Anche l'occhio ne vuole la parte e senz'altro il tuo lavoro è stato ben fatto.
Dal punto di vista grammaticale, ortografico e di punteggiatura non ho trovato nessun errore e quindi...ancora complimenti.
Credo che non sia facile scrivere su un tema così complesso e articolato, ma tu ci sei riuscita alla perfezione, complimenti ancora.

Claire.

Recensore Junior
29/03/16, ore 19:04

Buonasera!

Sono qui per il gioco dell'oca.
Il titolo attira subittismo l'attenzione e poi scoprire che fa parte della mitolia greca è stato decisivo. Io stessa ho scritto sulla mitoligia e come te in poche righe (anche se il mio stile e mooolto più semplice) comuque questo per dire che so quanto può essere difficile trascrivere tutto ciò.
Hai descritto le emozioni molto bene, direi fin troppo bene poiché mi sembrava di riuscire a percepire, a comprendere fino a fondo ogni emozione, ogni sentimento e questo è segno di bravuto dell'autore, quindi complimenti.
Oltre a questo hai stile di scrittura molto scorrevole e questo aiuta tantissimo il lettore perché lo trascina completamente nella storia.
Belle pure l'idea delle note ma quesi numerini nelle quadre non mi sono piaciuti, ti consiglio di strasformali in apici.
In concluisione dico che mi è piaciuto molto: il titolo, stile e descrizioni, fatto tutto molto bene.
Alla prossima.

Recensore Master
24/03/16, ore 07:34

Oh cielo, anche qua mitologia greca.
Essendo una FF, dovevo scegliere qualcosa che più si avvicinava a ciò che mi piaceva e mi hai lasciata con la bocca amara. Perché è stato talmente breve, ma intenso che volevo sapere di più. Non ricordo molto quanto ho studiato sulla mitologia greca e quindi su Odysseo, Parthenope e il resto dei personaggi che hai spiegato nelle note. Tuttavia grazie per averle aggiunte perché sennò mi sarei persa.
Lo stile scorre fluido, non c'è nessun problema a capire quanto accade a parte forse per il fatto mio di non ricordarmi quasi nulla di loro. Però mi è piaciuta, non vi sono errori gravi né punteggiatura fuori posto.

Recensione per il gioco dell'oca,
Au revoir

Recensore Veterano
20/03/16, ore 17:07

Ehilà! Sono qui per il gioco dell'Oca EFPiana.  
Sono un'amante della mitologia greca, perciò sono passata di qui più che volentieri!
Questo primo capitolo mi è piaciuto, non mi sono imbattuta in nessun errore e il tuo stile è molto scorrevole. Non è stata affatto una lettura pesante e mi è piaciuto come hai racchiuso più cose in un unico racconto, è un bel modo per far conoscere altre particolarità ai lettori, anche se magari avresti potuto aggiungere qualche descrizione e rendere il testo un po' più lungo (ma questo è solo il mio parere, va benissimo anche così^^). 
Un altro punto positivo è l'impaginazione, a cui io presto sempre molta attenzione, sono dell'idea che sia una delle cose che rendono piacevole la lettura di una storia. 
Approfitterò del gioco per proseguire, non appena si presenterà l'occasione ^^ 

Alla prossima, 

Lawlietismine

 

Recensore Master
13/03/16, ore 20:32

Ciao carissima! Eccomi per il gioco dell'oca efpiana!
Come sempre leggere le tue storie è una garanzia, un lasciapassare per mondi bellissimi, intensi, molto molto "veri"... In questo primo capitolo ho sofferto per questo re per la sua nostalgia, per il suo amore...
Le descrizioni dei luoghi e dei sentimenti sono come sempre una finestra dalla quale guardare queste tue storie, mi è sembrato davvero di passeggiare per il palazzo con questo uomo così triste. E anche andare con lui sulla spiaggia per ascoltare la voce della donna tramite le onde del mare...
Meravigliosa la chiusa del capitolo con queste parole così malinconiche di Parthenope.
Complimenti come sempre hai uno stile meraviglioso che non mi stancherò mai di leggere!
A presto
Tua ladyhawke83

Recensore Junior
09/03/16, ore 08:59

Buongiorno! Sono qui per il gioco dell'oca.
Delicata, affascinante, intrigante. Ulisse è ritratto alla perfezione in questa fanfiction, che nonostante non sia scritta in versi, dalla scelta delle parole e dall'impaginazione perfetta sembra quasi una poesia. Lei, la curiosità e la voglia di viaggiare chiama Odisseo, strappandolo alla moglie e al figlio appena ritrovati dopo la guerra di Troia e quel lunghissimo viaggio di ritorno.
Veramente una storia splendida, che sarò felice di continuare la leggere. Complimenti

Recensore Junior
18/12/15, ore 10:49

Salve! ^^ Eccomi a passare per lo scambio!

Sono approdata su questi lidi (è proprio il caso di dirlo LOL) incuriosita dai giochi di parole nell'introduzione. XD Mi complimento in primis per quella, perché è davvero arguta. <3

Passando alla storia in sé: si tratta di un primo capitolo che è quasi un prologo. Vediamo Odisseo di ritorno a Itaca, ma lentamente divorato dalla nostalgia. Questo l'ho trovato molto IC: ricordo che, dopo la fine dell'Odissea, egli riprese a viaggiare proprio perché impossibilitato a fermarsi, assuefatto all'avventura. Il twist che tu sembri dare a questo elemento (sembri, perché questa prima parte non è che una premessa) è molto interessante.

Soprattutto per me, che, nonostante sia amante della mitologia in genere, mi trovo di fronte a una grossa lacuna circa Parthenope. Siccome sono una cattiva persona, sono andata a spoilerarmi qualcosa su Wikipedia (mea culpa), e quello che ho letto, ma soprattutto e principalmente questo tuo primo capitolo, mi spinge a continuare questa tua storia.

Ti faccio i miei complimenti per l'atmosfera rarefatta che sei riuscita a creare attorno ad Odisseo, la pesante cappa di malinconia e di mistero su un pianto che neppure lui, che capisce tutto, riesce a comprendere sino all'ultimo (e che anche il lettore è spinto a indagare). Lo stile aiuta molto: aulico ma non pesante, molto adatto alla forma mentis del Re Errante. L'immagine del mare che lo chiama gli si adatta moltissimo, e la curiosità a questa chiamata irresistibile è assolutamente IC. Come IC sono i pensieri teneri sulla famiglia, la premura verso la moglie e la descrizione del sorriso di suo figlio.

Ora, attendo di vederlo alle prese con questa nuova, breve avventura (?). Ti faccio i miei complimenti e termino con le mie solite note finali, sperando di essere utile. ^^

"seduto nel letto" --> Più correttamente sarebbe "seduto sul letto".

"incantevole dea" --> Una maiuscola sfuggita su "Dea".

"rimembrare" --> Teoricamente, il verbo si accorda con lo stile che hai adottato; tuttavia, leggendo ha un che di stonato col resto della frase.
Magari potresti sostituire con un sinonimo più semplice ma meno "pesante".

"di nuovo iniziò a piangere" --> Snellirei la frase, sostituendo con "riprese il suo pianto" (solo un suggerimento ovviamente).

"pensava" / "pensieri" --> Una piccola ripetizione.

Recensore Veterano
25/08/15, ore 22:05

Hello, te lo avevo promesso.
Avevo già da tempo deciso di leggere le tue long complete, volevo solo trovare il tempo e la condizione mentale giusta.
Oggi son particolarmente felice e attiva, per cui, bando alle ciance e buttiamoci nella recensione del primo capitolo.

Una cosa che già da tempo ho imparato, e che ho cominciato ad apprezzare fin dall'inizio, era il fatto che con te potevo conoscere nuovi miti a me, se non del tutto sconosciuti, erano davvero poco noti.
E anche questa storia pare non fare eccezione, e ricordo ancora un commento che facesti alla mia storia di Glauco e Scilla. Penso ti riferissi anche alla povera Parthenope. Le sirene sono davvero molto sfortunate.

Noto dalle note che è un crack pairing, e lo stai gestenfo magnificamente. Non sono ancora andata avanti, ma mi sembra chiaro che l'uomo addolorato non è altri che l'abile Ulisse. L'uomo che con una furbizia fuori dal comune, ha portato alla vittoria la fazione greca nella lunga, e interminabile, guerra di Ilio.

Io avevo un debole per Ulisse, e anche per Achille. Sia prima che dopo il film Troy, giusto per mettere i puntini sulle "i". Ettore e Paride, li detestavo. Adoravo Orlando Bloom, ma il suo Paride lo avrei dato in pasto ai greci senza alccuna pietà.

L'angoscia e il dolore del Re di Itaca è palpabile. Era quello di cui ti parlavo nei messaggi: il tuo modo di rendere i personaggi, di far comprendere il loro stato d'animo, è magnifico. Ti arriva, ti "investe quasi, ma lo fa con una delicatezza tale che non è che ti pesa. Tu, come lettore, ne rimani affascinato, abbagliato dal personaggio entrando in sintonia con quello che lui sta provando.

E adoro il modo in cui hai parlato di lui, senza però dire apertamente che è Odisseo. Questa è classe!

Recensore Master
17/06/15, ore 18:23

Ciao! :)
Non so davvero cosa dire. Questo primo capitolo mi ha commossa, tant'è che ora ho un nodo alla gola. L'ho trovato molto delicato e armonioso, come il suono lontano di un flauto!
Amo alla follia Odysseo: è uno dei miei personaggi preferiti e, lo giuro, se potessi mi ci farei una lunghissima chiacchierata passeggiando sulla spiaggia della mia città, magari mentre il cielo è coperto e il mare è un po' agitato.
Inoltre, oltre ad aver descritto l'Odysseo dei miei sogni (io non sarei mai riuscita a renderlo meglio, davvero!) parlerai di una figura mitologica che mi affascina molto: quella di una sirena, in questo caso di Parthenope.
Che dire? Hai uno stile talmente sottile e piacevole, poi, che è quasi una culla: mentre leggevo, infatti, mi sembrava di sentire lo sciabordio placido delle onde del mare che carezzano la battigia...
Cosa aggiungere? Ti faccio i miei complimenti, perché il modo con cui hai presentato Odysseo mi ha letteralmente conquistata e ora anch'io ho voglia di ascoltare questo racconto. Spero di riuscire a ritagliarmi del tempo per poter leggere ogni aggiornamento e lasciarti una recensione (se ti farà piacere!).

A presto!
Elly