Non so cosa dire e non so da che parte cominciare, ma proverò a tirar fuori qualcosa.
Prima di tutto, oddio, l'atmosfera. In poche parole, sei riuscita a disegnare ciò che circonda Maglor, a farmi sentire sin dentro le ossa questo silenzio, questa immobilità piena di tensione, e OH, guarda, un ponte. Chi ha voglia di buttarsi giù?
Ho adorato come quest'aria fredda che preannuncia la neve scateni i ricordi di Nerdanel, e si può davvero avvertire quanto Maglor si sentisse protetto e amato tra le braccia bianche di sua madre, e le domande di lui piccolino mi hanno spezzato il cuore... perché la sua innocenza e la sua curiosità sono a dir poco lampanti, e contrastano terribilmente con la condizione in cui si trova adesso. Hai saputo rendere al meglio anche come si senta prigioniero di questa terra estranea, e prigioniero del suo giuramento (e non so perché, ma il fatto che tu abbia sottolineato che l'ha pronunciato con sicurezza, di sua spontanea volontà, mi ha fatto particolarmente male. Mamma mia, quanto è vero).
E non parlarmi di Nerdanel, che in cuor suo si augura che il suo bambino non veda mai la neve, perché per vederla dovrebbe essere troppo lontano da lei, esattamente come lo è ora (e non solo lui, ma anche i suoi fratelli. Lei ha perso tutti i suoi figli, e io ho bisogno di distendermi a faccia in giù per i prossimi due secoli). Mi è rimasta impressa l'immagine di Nerdanel che ascolta Maglor cantare, azzeccata e tenerissima... voglio dire, di solito è una madre che canta per i suoi figli, non viceversa, ma dato il talento di Maglor ci sta benissimo che la situazione sia per così dire capovolta.
Bella anche l'immagine dei capelli di lei, rossi come il fuoco, ma di un fuoco che non distrugge, che dona la vita, e come se io non stessi già abbastanza male hai dovuto metterci in mezzo anche Maedhros, e credo che a questo punto la sola soluzione sia dire addio al mio cuore. In poche parole, hai definito benissimo anche lui, e non ti dico cosa mi ha fatto quel "ti sta aspettando, come sempre", quel "come sempre" in particolare. Perché non posso fare a meno di pensare che alla fine persino Maedhros, persino lui che c'è sempre stato, lascerà Maglor :D (Sì, sto iniziando ad usare faccine felici per compensare al fatto che sto morendo dentro, yay :D :D :D :D)
Un'altra cosa che ho adorato è come il ricordo sembra espandersi e prendersi spazio all'interno del presente, al punto che si ha quasi l'illusione che sia più reale di quanto sta accadendo al momento (impressione che penso sia aiutata dal fatto che nel momento presente non sta succedendo molto, mentre nel passato c'è una mamma che parla al suo bambino, e lo coccola, e lo ama, e questo è tantissimo). Alla fine, però, questo ricordo svanisce in fretta, fin troppo simile alla neve che lo ha evocato.
Per concludere, ti dico che ho adorato il tuo stile, scorrevole, evocativo e poetico (continuo a sbagliare e a scrivere poeAtico... what), e sappi che quando sono arrivata in fondo alla lettura avevo le lacrime agli occhi.
Complimenti, sul serio, e scusa per la recensione incasinata, ma le mie emozioni sono troppo in subbuglio perché io riesca a scrivere qualcosa di ben sensato ed organizzato. (Recensione modificata il 30/08/2015 - 04:25 pm) |