Recensioni per
Regina Rossa
di ManuFury

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/03/16, ore 21:43
Cap. 1:

Recensione per il terzo posto ottenuto al Winter Contest II edition

Ho visto da poco Pacific Rim, all'inizio non mi sembrava chissà cosa, ma poi con l'avanzare della storia non sono riuscita a distogliere lo sguardo dallo schermo fino alla fine, ma non solo per i protagonisti, quanto per i personaggi secondari adoro i due scienziati e anche gli altri piloti come Sasha e Aleksis o i fratelli cinesi e sarei curiosa di leggere qualcosa su di loro, prima o poi andrò a curiosare per bene su questo fandom.
Tornando a noi, ho adorato leggere questo missing moments pieno di dolcezza e passione, ma anche giocosità ( passami il termine strambo). L'utilizzo del pov di Aleksis ti ha dato la possibilità di usare un linguaggio diretto, non grezzo ( anzi l'ho trovato romantico nei suoi pensieri), ma semplice e fluido, spigliato.
Questa scena di strip poker è divertente con lui che non si impegna affatto nel gioco ma si perde nel comtemplare Sasha che, soddisfatta, lo lascia in biancheria, mentre lui si gode questo momento felice che, anni prima, dopo averla persa di vista, non avrebbe mai immaginato di vivere.
La speranza e il desiderio di rivederla l'hanno spinto a non darsi per vinto e dato che alla fine Sasha lo bacia e la partita diventa qualcosa di più intimo e viscerale, direi che il suo sogno è diventato realtà.
Hai fatto un ottimo lavoro, credo tu sia particolarmente brava in questi missing moments, avevo già notato la tua bravura con la one su Haymitch e qui ho la conferma che tu riesca a trasmettere bene i sentimenti dei personaggi.
Sei davvero brava.
Ti auguro una buona serata e spero di ritrovarti in un altro contest. ^^

Recensore Master
05/11/15, ore 12:58
Cap. 1:

Sinceramente non conoscevo il fandom, ma mi sono documentata in fretta!
Aleksis mi sembra un cucciolo smarrito, totalmente dipendente (almeno in questa storia) da Sasha, non gli interessa perdere perché sa che lei vincerà.
Mi è molto piaciuto il tuo riferimento alle carte, specialmente nel finale dove si uniscono, come i loro propietari.
Non so se la scelta della citazione era compresa nei contest a cui hai partecipato, ma credo che abbia aggiunto un tocco di classe non indifferente!
Alla prossima e grazie per avermi fatto scoprire un fandom mai visto!

Recensore Master
25/07/15, ore 17:42
Cap. 1:

Giudizio ricevuto dalla storia al contest "Ciò che non ci hanno detto" indetto dalla sottoscritta.

Grammatica e lessico: 9/10.
Stile: 9/10.
Originalità: 13/15.
Caratterizzazione/IC dei personaggi: 13.5/15.
Utilizzo del pacchetto: 10/10.
Gradimento personale: 9/10.
Punteggio totale: 63.5/70.
Giudizio:
Carissima, innanzitutto lasciati dire che è stato un piacere averti nel mio contest! Ci siamo incrociate spesso ma mai in queste rispettive vesti, vero? XD beh, c'è sempre una prima volta, e devo dire che questa è andata decisamente bene u_u
Cominciamo, che è meglio. La tua grammatica è di base buona ^^ c'è solo qualcosa che ti devo segnalare, lo faccio subito.
- “Il ragazzo si perde nella contemplazione di quella giovane che le ha rubato il cuore e avverte un brivido lungo la schiena;” – Cosa mi combini? Quel “le” è sbagliato, perché se il pronome si riferisce a un maschio deve essere “gli”. Immagino sia una svista, dato che non si tratta di un errore ripetuto, ma ha comunque il suo peso, purtroppo.
- “mentre il loro bacio di fa più travolgente, più passionale.” – Semplice errorino di battitura: “si fa”, non “di fa”. ^^'
- “Afferma con decisione lei, bloccando a metà della sua operazione Aleksis e deve avere un’espressione molto buffa in quel momento di sorpresa, visto che Sasha ridacchia.” – Dunque, questa frase non scorre proprio benissimo. Per prima cosa metterei una virgola dopo Aleksis, evidenziando meglio l'inciso (e trattandosi appunto di un inciso non c'è da preoccuparsi per la virgola prima della “e” congiunzione). Inoltre, il soggetto tra le due frasi cambia e sarebbe meglio esplicitarlo, aggiungendo un “lui” prima di “deve”. Certo, ci si arriva con la logica a capire chi ha l'espressione buffa, ma io sono per la politica di usare un certo rigore in queste cose. ^^'
Inoltre, due piccoli consigli: cerca di non usare i due punti due volte nella stessa frase (mettici in mezzo un punto o un punto e virgola, se possibile) e dopo i dialoghi usa la lettera minuscola (nelle parole come “dice”, “afferma” e così via), è più corretto. Mi rendo conto di essere una persona pignola, ma anche i dettagli fanno la differenza XD comunque come vedi non si tratta di cose gravi, prestaci solo una goccia di attenzione in più e si risolve tutto. ^^ Passando allo stile, devo dire che mi è piaciuto: l'ho trovato molto adatto al tipo di storia che hai scelto di scrivere. È fluido e non troppo intricato, i concetti sono espressi con chiarezza e facendo attenzione a renderli con cura, in modo espressivo. Ho notato qualche ripetizione che non mi è suonata molto bene (“mano” all'inizio, “brivido” un po' più avanti, per esempio), che fosse volontaria o involontaria: ti consiglio di prestarci una certa attenzione, perché con un paio di sinonimi in più eviti al lettore di storcere il naso, anche perché la tua storia è piuttosto breve e che sia curata nei minimi dettagli è fondamentale. Comunque non si tratta di un grosso problema, figurati – ho davvero apprezzato le frasi semplici e incisive che davvero riuscivano a dire tutto quello che era necessario. ^^
Venendo ai contenuti, beh, ho poco di cui lamentarmi anche qui. ^^ Tu dici di non trovare la tua storia molto originale, ma non penso che tu abbia proprio ragione. Non me la sono sentita di darti un punteggio più alto perché in effetti il tema del poker nelle sfumature che hai usato tu (ad esempio una persona che non riesce a concentrarsi perché l'altra lo/la “seduce”, specie durante uno /strip/ poker, o il paragone tra il gioco e la vita) non mi è nuovo ed è piuttosto usato... ma nemmeno ho potuto assegnartene uno più basso, e il perché è semplice: hai saputo sfruttare bene le tue carte, per rimanere in tema ;) il modo spontaneo e fluido in cui hai inserito le idee nella storia li ha resi belli a prescindere, diciamo. Si vede un sacco che hai cercato di metterci molto di più, che lo spunto ti piaceva e che hai cercato di tirarne fuori il meglio del meglio, e posso dire che penso che tu ci sia riuscita ^^ il finale, ad esempio, è carinissimo. Poi, inoltre, meriti un plauso per l'utilizzo del fandom e dei personaggi, che non sono certo usuali XD e anche i concetti come la paura di Aleksis di non entrare nell'accademia sono espressi in un modo che... non saprei, ma non risulta affatto banale! È un ottimo esempio di come stile e contenuti possano fondersi in maniera quasi indissolubile, a volte. Spero che tu abbia capito cosa cerco di dirti XD prendi tutto come un buon complimento ^^ così come quello che ti devo fare per i personaggi: li ho trovati IC e ben descritti, brava! Aleksis mi ha fatto una tenerezza incredibile, e Sasha è resa in modo molto plausibile: è proprio il tipo di donna passionale e “fredda” insieme, hai reso benissimo questo suo contrasto. Agiscono in maniera del tutto coerente e sono una coppia bellissima Direi proprio che il pacchetto è stato rispettato: Aleksis ha un'età giusta e il tema della perdita è blandissimo, non mi ha dato nessun fastidio, quindi benissimo così. ^^
In conclusione, la tua storia è proprio carina. ^^ mi è piaciuta un sacco, perché pur essendo un lavoro semplice e non “pesante” ha saputo catturare la mia attenzione, specie avendo visto da poco il film ^^ sono convinta che tu abbia dell'ottima stoffa, sono certa che a trovare la tua fic in giro avrei speso molti più complimenti in giro, ma spero di essere riuscita lo stesso a farti capire che in un altro mio contest ti aspetterò più che a braccia aperte! ^_^

Recensore Master
17/07/15, ore 21:34
Cap. 1:

GIUDIZIO PER AVER PARTECIPATO AL «SUMMER CONTEST SPECIAL EDITION: ROYAL FLUSH»
«REGINA ROSSA» DI MANUFURY

Lei che gli aveva sorriso con quelle labbra rosse e piene, che sembravano formare un cuore perfetto e guardandola, una volta tanto nella sua vita, Aleksis si era sentito fortunato: aveva pescato dal mazzo e gli era capitata una regina rossa a cui far finalmente riferimento.

- Sviluppo della trama e dei personaggi
Non è una storia che brilla esattamente di originalità, diciamo che si può prendere più che altro come un leggero missing moment/slice of life che racconta un ricordo dell'adolescenza di Aleksis e Sasha, ricordo di un amore appena sbocciato fra la neve invernale che prende pian piano piede durante gli anni dell'accademia militare; si tratta ugualmente di una storia piacevole da leggere, con quel pizzico di introspezione che non guasta mai e che riesce, passo dopo passo e parola dopo parola, a far immedesimare il lettore nei pensieri del narratore, in questo caso Aleksis, e a far sì che possa comprenderne lo stato d'animo durante tutta la lettura.
Ciononostante, questo evento narrato lo chiamerei più che altro “esercizio di stile”: è una storia ottima per quanto riguarda il far sì che il lettore riesca ad avere una lettura godibile - anche con un pizzico di fluff che, se non esagerato, non guasta mai, dopotutto -, ma non rientra tra quelle memorabili che si ricordano per determinati particolari o intrecci di trama, data la poca originalità della stessa e il modo abbastanza semplicistico con cui si sdoganano gli eventi, arrivando al dunque senza dare chissà quali colpi di scena et similia. Sta ovviamente allo scrittore decidere come seguire il proprio racconto e che cosa scriverci per far sì che esso diventi apprezzabile, dunque su questo non sto a sindacare; però, se posso essere sincera, rendere la cosa un pochino più movimentata e meno introspettiva avrebbe potuto dare alla storia quel pizzico di pepe in più, staccandosi dalla sensazione di già visto e già letto - non è un argomento nuovo, ragazzi che giocano a strip poker, anche per noia, si possono leggere in qualunque fandom o quasi, persino nei telefilm alla tv - per far restare di stucco il lettore e fargli esclamare “Questo proprio non me lo aspettavo!”
Tornando al discorso di cui prima, quello che riguarda l'introspezione, direi che è stato un lavoro ben svolto. Che il narratore sia Aleksis si comprende di primo acchito, poiché i pensieri non sono né troppo lunghi né troppo articolati; li definirei “pensieri da uomo che arriva subito al sodo”, ovvero che, aye, alle cose ci pensa e ci riflette anche su, ma se deve passare ai fatti ci passa e basta senza recriminare, cosa che effettivamente succede quando alla fine vengono entrambi sovrastati dalla passione e lasciano che sia essa a guidarli, senza sé e senza ma. Un ottimo modo per riuscire a catturare l'attenzione, senza ombra di dubbio; in questo modo si riesce bene a patteggiare per lui e sentirsi un po' parte della sua mente, dando agio di comprendere meglio come si sente in determinati momenti e le sensazioni che prova. Non posso dire lo stesso per quel che riguarda Sasha, essendo lei vista attraverso gli occhi di Aleksis ed essendo quasi una figura di sfondo: si capisce più o meno che cosa pensa e come si comporta, si vede che è IC e tutto il resto, ma se si dovesse provare a fare un'analisi più approfondita, sarebbe impossibile proprio perché noi la stiamo osservando come se fossimo Aleksis, quindi vediamo soltanto ciò che vede lui.
Ho inoltre notato che, oltre a metterla come frase di partenza, hai sdoganato la traccia in vari punti, facendo sì che essa potesse seguire diversi stili d'apparizione: dapprima come incipit d'apertura - un classico, direi -, poi come citazione interna messa nella bocca - o, per meglio dire in questo caso, nei pensieri - del protagonista principale nonché voce narrante, e anche verso la fine, dove oltre a mescolarsi le carte sul pavimento finiscono per mescolarsi anche i loro corpi, dando così la sensazione, fortunatamente non troppo ridondante, che la traccia sia stata eseguita senza voler cercare di strafare ma provando semplicemente a dare un senso alla frase capitata nella pesca.
Devo dire, però, che l'accostamento Sasha/Regina Rossa è quello che ho apprezzato maggiormente. In verità è un passaggio semplice, qualcosa che di primo acchito può non sembrare molto significativo, eppure, anche grazie al fatto che hai inserito quel richiamo alla canzone dei Modena City Ramblers per dare un senso alla cosa, si capisce che il fante è in fin dei conti Aleksis e, come viene spesso affermato nella teoria della scala reale, il fante è asservito alla regina - in questo caso rossa - e si prodiga per lei, standole accanto. Proprio come succede nella conclusione della tua storia, dove si vede il fante di Aleksis raggiungere la regina rossa di Sasha, esattamente come ha fatto lui. Entrambi i fanti hanno ritrovato la loro regina ed entrambi sono pronti a servirla: un accostamento che, oltre a rifarsi al testo della canzone scelta, è perfetto per un contest in cui si sarebbe dovuto parlare di poker senza far sì che esso divenisse del tutto il pilastro portante della storia stessa.

- Stile, sintassi & grammatica
Ho poco da dire per quel che riguarda questo punto, poiché la grammatica e la sintassi erano ottimali per un tipo di storia così leggera. Non c'erano paroloni altisonanti e il lessico è abbastanza semplice, proprio ciò che ci si aspetterebbe per un missing moment. Sono del parere che ogni storia deve avere un proprio tono narrativo, e che non si possa raccontare ad esempio di guerra utilizzando un tono leggero che non renderebbe giustizia al background stesso di un genere così terribile e delicato. Aver dunque scelto uno stile diretto e deciso che non girasse troppo intorno, rendendo ridondanti parecchie cose, è stata di sicuro la scelta più azzeccata.
Per quanto riguarda il resto, non parlerei esattamente di errori. Alcuni ce ne sono, ma si tratta di errori di battitura e distrazione e non è nulla che non possa essere tranquillamente sistemato con una rilettura; c'è invece il particolare punto dei segni di punteggiatura, in questo caso le virgole, dove in alcuni casi non mi è sembrata un'ottima idea utilizzarle in quel modo.
Ti appunto qui di seguito ciò che volevo dire, segnalandoti anche un po' di frasi che potrebbero essere scritte meglio per rendere la lettura più fluida e i passaggi in cui sono presenti gli errori di battitura:

Quando si alzano gli occhi dalle proprie carte per scrutare l’avversario bisogna prestare attenzione a ogni più piccola espressione del viso → Quando si alzano gli occhi dalle proprie carte per scrutare l’avversario, bisogna prestare attenzione a ogni più piccola espressione del viso
ogni volta che alza gli occhi al viso di Sasha ne coglie le espressioni → ogni volta che alza gli occhi sul viso di Sasha, ne coglie le espressioni
pensa che la mancanza di fortuna sia dovuta al fatto che l’ha persa tutta incontrandola → Rivedrei un po' la fine di questa frase, perché sembra quasi, leggendola di filato, che abbia incontrato la fortuna, anche se è ovvio che non si parla di quella
sul tavolo un cinque → “sul tavolo ci sono un cinque” penso che inserendo il verbo sia un po' più fluido e comprensibile
ma come pensa spesso, e come diceva Schopenhauer: → ma, come pensa spesso e come diceva Schopenhauer:
Aleksis ogni tanto ci ripensa a quella serie di eventi → Eliminerei il “ci”, la frase funziona anche senza di esso e, anzi, forse è persino più godibile
E poi era arrivata lei.
Lei che gli aveva sorriso con quelle labbra
→ Puoi tranquillamente unire i due periodi, essendo continuativi dello stesso discorso
rosse e piene, che sembravano formare un cuore perfetto e guardandola, → “rosse e piene, che sembravano formare un cuore perfetto, e, guardandola,” oppure, meglio ancora per eliminare un mucchio di virgole “rosse e piene - che sembravano formare un cuore perfetto - e, guardandola,”. Non riesco a fare i trattini lunghi, ma si tratta di quelli
Da allora si erano incontrati spesso, per parlare, per giocare… semplicemente per stare assieme → “Da allora si erano incontrati spesso: per parlare, per giocare... semplicemente per stare assieme”; sistema anche i tre puntini. Immagino che tu abbia scritto la storia su Word, pocihé te l'ha formattati male e ti ha lasciato il blocco unico, tanto che basta cancellarne uno per far sì che spariscano tutti e tre i puntini di sospensione
bloccando a metà della sua operazione Aleksis e deve avere un’espressione molto buffa → bloccando a metà della sua operazione Aleksis, e deve avere un’espressione molto buffa
Le si sporge, sempre sorridendo.
“Ho detto che questa volta voglio le tue labbra.”
→ Giacché è Sasha a parlare, l'azione precedente, che tu hai scritto subito dopo il discorso diretto di Aleksis, andrebbe riportata in basso. Quindi la frase andrebbe così: Lei si sporge, sempre sorridendo. “Ho detto che questa volta voglio le tue labbra.”
le sua labbra → le sue labbra
Nei suoi diciannove anni Aleksis ha baciato altre volte → Nei suoi diciannove anni, Aleksis ha baciato altre volte
chiude gli occhi per assaporarsi il momento → Trovo che “assaporare” suoni meglio, perché “assaporarsi” sembra quasi ridondante; si parla di Alekiks, è lui che chiude gli occhi, quindi è ovvio che si tratta di lui e che è lui ad assaporare l'attimo, dunque lasciare l'infinito va ugualmente bene
il loro bacio di fa più travolgente → il loro bacio si fa più travolgente
e nell’impeto della passione, nessuno → e, nell’impeto della passione, nessuno

- Parere personale
Come lettura piacevole l'ho apprezzata, un po' meno quel che riguarda l'originalità della stessa, come ho ben detto. Siccome non mi piace ripetermi mi fermo qui, ma con quella marcia in più avrebbe sollevato molto il mio gradimento personale.
Ho trovato un po' troppi cliché letti in altre storie o visti in altri posti, quindi questo ha abbassato un po' l'apprezzamento, anche se fortunatamente la storia aveva le sue caratteristiche e le sue particolarità, così da sfumare, almeno in parte, la sensazione di già sentito e dando ad essa una stemperata nuova, dando vita ad un suo corpo a poco a poco.
Certo, non ha una trama articolata e non pretende di essere chissà quale grande romanzo - e ci mancherebbe, dopotutto la tua scelta era di fare una one-shot abbastanza semplice e ti saresti di sicuro messa ancor più di impegno di quanto tu non abbia fatto qui se avessi voluto fare qualcosa a capitoli con una super trama -, ma come diceva Lord Henry “Adoro i piaceri semplici. Sono l'ultimo rifugio delle persone complicate”, e in fin dei conti la tua storia aveva un suo perché e una sua determinata linea temporale da seguire.
Non sempre si deve fare chissà quali grandi cose per catturare un lettore, e anche qualcosa di semplice - per quanto avrei apprezzato qualcosina di più, ma questo è mio puro gusto personale - può rivelarsi una lettura emozionante.