Mi sembra che questo racconto risponda ad una domanda che mi ero fatta in "Sangue corsaro": che fine ha fatto Moko?
Che poi è la stessa domanda che ci possiamo porre in "La figlia del Corsaro Nero": passi che non chieda niente Jolanda, nonostante dovrebbe aver letto il suo nome nei diari del padre(o almeno si spera!) perchè ha poca confidenza con gli appena conosciuti ex-uomini del cavaliere di Ventimiglia per chiedere che fine ha fatto Moko, e comunque dubito che nutra molte curiosità sulle sorti di persone mai viste. Ma che a Carmaux e Van Stiller non scappi mai un accenno sull'ex-camerata, è davvero amaro!
Ed ecco che questo racconto fornisce una spiegazione plausibile. Non sono amici, solo persone che le circostanze della vita hanno brevemente alleato per compiere una vendetta. Amaro anche questo, è vero, ma molto realistico e sensato. Inoltre mette una pezza al vuoto lasciato da Salgari sulle sorti di Moko. Brava! |