Le leggende giapponesi hanno sempre un sentore delicatissimo, molto lieve, che sa di carta antica.
Io personalmente adoro la leggenda sull'origine del crisantemo, fiore dai numerosissimi petali quanti i giorni di vita in più voluti da una fanciulla per la mamma ammalata: la fata così le aveva detto... "un petalo, un giorno". Ed uno spillone dell'acconciatura aveva fatto il caso della fanciulla. E della lunga vita della madre.
Allo stesso modo, apprezzo molto questo tuo delizioso componimento, in cui assistiamo ad un piccolo miracolo ad opera dello spirito della neve per un uomo, cui risparmia la vita in cambio della sua bella voce.
Mi son sentita trasportata in altri luoghi ed in altri tempi: sai essere molto evocativa, cara Mamie.
Complimentissimi, di cuore!
Lou
 

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Come sempre ciò che scrivi è struggente. Leggendoti mi hai riportato alla mente l'immagine dei fiori di giliegio, i cui petali volteggiano nell'aria fatti danzare dal vento. Sì la neve potebbre anche ricordare  "fiori bianchi che cadono dal cielo" è uun'associazione davvero bella, poetica.  Così come vera e potente  è l'immagine dell'attaccamento alla vita, c'è sempre una ragione che porta la nostra natura umana a voler restare in vita. In questo caso mi pare sia la promessa fatta ad una sorella. Il finale è davvero potente, insomma mi è piaciuta molto quasta storia, che io leggo come originale, ma che mi ha toccata.
Bravissima come sempre!

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