Recensioni per
OXI - Tre Piccole Storie Greche
di gratia

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/08/16, ore 16:52

Ciao, carissima!
Sorpresa di trovarmi qui?
Mi sono finalmente presa un po' di tempo libero per rimettermi in pari con letture e scrittura, così ho pensato che fosse arrivato il momento di leggere e commentare anche questo racconto, che molto tempo fa avevo aggiunto alle storie ricordate, in modo da ritrovarlo con facilità nel momento in cui avessi deciso di darvi un'occhiata.
Ho trovato questo pezzo di una bellezza incredibile: è triste, straziante e doloroso... Soprattutto è vero.
E' questa la cosa che lo rende così bello, il fatto che ogni tua parola sia ispirata a momenti di vita reale, ad esperienze che tu stessa hai avuto modo di vedere con i tuoi occhi e che fin troppe sfortunate persone hanno vissuto sulla propria pelle, impotenti, senza poter fare nulla per impedire il naturale evolversi delle cose.
Ricordo bene il periodo del referendum, la terribile situazione in cui si trovava la Grecia, ricordo i servizi al telegiornale e le letture che mi sono fatta su internet per capirne di più, conscia del fatto che le tv nazionali non sarebbero mai state sufficientemente esaustive riguardo all'argomento.
Ho sofferto, nel mio piccolo, con questo splendido paese che tanto amo, pur non avendolo - aihmè - mai visto dal vivo.
Credo che le tue parole abbiano espresso molto chiaramente il contrasto fra la bellezza dei luoghi e la drammaticità della situazione: E' incredibile come un paese riesca ad andare avanti nonostante tutto e come i suoi abitanti possano aggrapparsi alla speranza attraverso l'abitudine e la secolare magnificenza dei luoghi in cui abitano.
E' così triste pensare a quando grandiosa fosse la civiltà greca e a quanto dolorosamente in basso sia finito, negli ultimi anni, questo magico paese.

Ti rinnovo i miei complimenti per questo bellissimo lavoro e ti ringrazio per lo spunto di riflessione che mi hai dato. E' stata davvero una lettura emozionante.

Un abbraccio <3

Recensore Veterano
28/12/15, ore 17:17

Questa originale è di una sensibilità profonda. E' chiaro l'intento di invitare il lettore a meditare su questo bellissimo paese che ha attraversato e sta attraversando un periodo non facile. Motivo ricorrente dei tre episodi è la coda ai bancomat per i sessanta euro, ma questo passa in secondo piano rispetto all'immagine meravigliosa e semplice dei luoghi e delle persone che traspare attraverso le righe.
Il caldo che lontano dal mare si fa sentire parecchio ed è vero che solo la vista del mare, di un azzurro così intenso, sembra portare ristoro e refrigerio anche nei momenti di maggior calore.
I tre episodi sono come tre cartoline che, dietro la tristezza della situazione economica, ci ricordano quanto di bello può offrire questa terra affascinante che ha dato i natali a personaggi di un certo peso come Socrate che tu hai giustamente citato.
Ti rinnovo i miei complimenti.

Recensore Junior
05/12/15, ore 17:27

Ciao gratia, è un po' che non mi faccio viva, ma la curiosità verso le tue storie non mi abbandona!
Pensavo, leggendo questo racconto scritto in fondo meno di cinque mesi fa, a come siamo abituati, seguendo i media, a mettere da parte subito alcune questioni perchè vengono sostituite da altre più nuove, più attuali.
Allora il referendum era l'Argomento, oggi nessuno si ricorda più chi è Tsipras. Oggi si parla solo di ISIS, domani chissà (speriamo di qualcosa di meno tragico).
Al di là di questo aspetto, ho trovato come sempre molto ben scritta questa storia, in perfetto equilibrio tra descrizioni efficaci e riflessione; emerge il contrasto tra la bellezza dell'ambiente e la pochezza dell'uomo, tra un grandioso passato (che è alla base della civiltà occidentale, tutta) e un presente di decadenza. Magari i prossimi saremo noi?
Baci, a presto. :)

Recensore Master
18/07/15, ore 19:14

Ciao! Ho letto questo tuo breve scritto con un grande peso nel cuore. Ho sempre amato la Grecia, ho vissuto dei miti eroici di questo luogo meraviglioso, e saperla ridotta a poco meno di zero mi fa male. Davvero tanto. Nelle tue parole l'amarezza e la maestosa dignità di un popolo che, tenendo fede alla loro stirpe di antichi e valorosi guerrieri, non smette mai di combattere.