Recensione premio per il primo posto al contest: "il diavolo e l'acqua santa".
Dunque, premetto che parlo da ex pendolare, ma ho letto la tua storia e mi é venuto un flash.
All'universitá avevo un amico, credo che ora sia in Paradiso perché purtroppo é mancato anni fa e credo sua in Paradiso per il semplice fatto che per circa sette anni, ha fatto il pendolare su una linea trenord.
Me ne ha raccontate cosí tante che, tutte le mattine, durante la prima ora, avevo le lacrime.
Ti faccio l'elenco, cosí mi dici se ti ritrovi:
- lui partiva da un capolinea. D'inverno lasciavano a volte i finestrini aperti e, quando lui saliva, sul primo treno delle 6, c'era la neve sui sedili.
- sotto i sedili c'erano degli scaldini mortali, capaci di cuocerti il culo nel giro di poche fermate.
- A metá percorso, il treno era giá cosí pieno che lui aveva coniato il termine di "effetto sardina"
- ritardi: Incalcolabili
Più tutta una sera di aneddoti che può capire solo chi ha viaggiato per lungo tempo sulle trappole offerte dall'azienda.
Io ridevo, lui no.
Tutte le mattine ci impiegava due ore per arrivare in uni e due ore per tornare a casa.
D'estate parlava d'inverno come qualcosa di realmente vissuto.
Ho sempre pensato che in uni ci fossero studenti più sfortunati di altri, lui era uno di quelli.
Scusa, ma leggendo la tua storia mi é scappato un sorriso, ripensando alle storie del mio amico.
Potresti scriverci una long di aneddoti.
La leggerei con entusiasmo!
Alla prox!
Ssjd (Recensione modificata il 02/06/2018 - 06:05 pm) |