Recensioni per
Giallo
di Achernar

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
03/09/15, ore 00:59
Cap. 1:

~~Titolo: 8/10
Sinceramente non vedo enormi legami tra la storia e il titolo. Insomma, faccio un po’ fatica: l’unico che mi viene in mente è quello dell’oro. Da un lato mi sembra un titolo un po’ troppo ermetico, dall’altro se si esamina bene la storia direi che è azzeccato: del resto accade tutto a causa dell’oro. Nonostante personalmente non saprei come sostituirlo, lo trovo poco accattivante e ciò scontra con una delle mie personalissime convinzioni: a mio parere il titolo è una delle cose più difficili da scegliere, ma quando lo trovo ti viene da dire “eccolo, è questo!”  e per quanto strano possa essere alla fine della storia il lettore deve dire “ah ecco cosa vuol dire” o “ecco perché l’ha scelto”. Deve trasmettere quel brivido nello stomaco, accenderti lo sguardo e far dire al lettore “sì, è lui”, con tutte le caratteristiche del caso. Questa è la mia idea di titolo perfetto. Sinceramente la prima reazione è stata “cosa c’entra?”. Tuttavia, come ti dicevo, in fin dei conti tutto accade a causa dell’oro, quindi da un certo punto di vista ha senso.
Grammatica, sintassi e punteggiatura 9/10
Non ho trovato grandi errori di inenarrabile scorrettezza: la forma sintattica è giusta, l’unica cosa era un doppio oggetto, ma, nonostante la mia personalissima avversione per questo costrutto, che sembra invece aver preso piede, ho lasciato correre semplicemente perché oltre che ad essere l’unico penso che non stia così male tutto sommato. Non te li riporterò tutti, ma invece ci sono errori di grammatica e qualche segno di punteggiatura opinabile. Se, così scritto, introduce una subordinata. Sé, per indicare la propria persona, è così scritto se è solo; accompagnato a stesso diventa se stesso. Ci sono più sé in giro senza accento. Inoltre solitamente ma è seguito da una virgola: alcuni possono essere lasciati senza, ma ce ne sono molti in cui a mio parere manca. Inoltre scriverei “cri cri” senza trattino e mi lascia perplessa la questione della maiuscola dopo i punti di sospensione: teoricamente non ci andrebbe, ma tenendo conto che i punti coincidono con la fine della frase e l’inizio della successiva dovrebbe essere giusto così. In definitiva sono i “sé” e i “ma” a toglierti qualche punto. 
Stile e lessico 20/20
Stile bello e scorrevole, induce il lettore a sentirsi enormemente frustrato: avrei voluto a prendere Iina a schiaffi e urlarle contro di darsi una svegliata. Letteralmente. Molto fantasioso, completo, denso di espressioni plausibili con il contesto, scende nella bocca del lettore come il miele, denso e dolce e, nel mio caso, amaro visto che il miele non mi piace. Anche a livello di termini mi pare ricco e ricercato, le tradizioni indiane vengono ben descritte e ricalcate in modo plausibile e le descrizioni non affaticano la mente del lettore nel dipingere la scena. Paragrafi dalla lunghezza piacevole, editing curato, dava l’idea di un andamento ingenuo in linea con Iina. Su questo non avanzo obiezioni.
Trama: originalità e sviluppo 19/20
Nonostante la trama non sia esattamente originale (l’indiano ingannato dal cattivo uomo bianco è quasi un classico) e mentirei se dicessi che non mi aspettavo una cosa del genere, anzi mi avrebbe stupita molto di più il contrario, ammetto che pensando al tipo di contest è una trama originale. La storia è sviluppata bene e si vede la cura con cui è stata scritta: una ricerca quasi manicale di dati e informazioni. Anche il dettaglio della donna sciamano non mi ha particolarmente infastidito: nonostante i Navajo non concepissero la donna come sciamana, ma erano in realtà molto più attaccati alla figura dell’uomo come sciamano e/o guaritore, da brava studente di antropologia posso confermare che in giro per il mondo c’erano varie tribù con sciamani o psicopompi donne e che in molte civiltà di questa struttura era la donna ad essere considerata come detentrice di poteri che andavano oltre l’umano, basti pensare ai vari oracoli o alla gran importanza magica data al ciclo presso alcune tribù. Estremamente completa ed accurata, non ti do il punteggio pieno perché quando Marian si è presentata avevo già capito come la storia sarebbe andata a finire.
Caratterizzazioni dei personaggi 20/20
Quando le cose vanno bene non c’è granché da dire: i tre personaggi principali, Marian, Iina e Shimasani sono caratterizzate molto bene. Sono tutte tre vivide, lì davanti agli occhi, nude e crude come sono: mi pare di aver visto un film più che altro. Lodevole soprattutto la caratterizzazione di Marion: personaggio di gran importanza anche se parla pochissimo. Direi che è tutto perfetto, dalle descrizioni fisiche a quelle caratteriali, di cui si intuisce la natura si dalle descrizioni stesse, sia dal modo di interagire. Anche il modo di Marian di approcciarsi a Iina funziona come “rapporto di coppia”: se volessi ingannare qualcuno farei esattamente così. La storia è molto credibile per quanto riguarda le dinamiche interpersonali. Punteggio pieno.
Pacchetto 20/20
Il pacchetto è usato molto bene: si sente molto il gusto per Leopardi, in particolar modo in un passo in cui si parla della luna che rimane chiusa nel suo silenzio. In generale mi sembra che tutta la storia sia un lento declino verso “l’irreparabile, il naufragio”. Inoltre è ben resa anche il frantumarsi dell’illusione dell’amore di Iina per Marian, quindi direi che siamo in linea sia con il pensiero dell’autore della citazione e il suo realistico pessimismo, sia con la citazione spessa e l’assurdo è che il lettore si rende benissimo conto di questo declino inevitabile, ma gli stessi protagonisti no. Mi piace sia l’uso della citazione che in generale l’atmosfera onnipresente che la seguente ha la storia sotto gli occhi della luna. Non c’è molto altro da dire il punteggio parla da sé.
 

Recensore Master
19/08/15, ore 03:08
Cap. 1:

Mi è piaciuta molto! Della lunghezza giusta e un ottimo stile. Bel lavoro!