Allora, prima cosa sono Fata e sto usando l'account di Roh solo perchè del mio ho perduto la password in un momento imprecisato di questi ultimi 4 anni.
Seconda cosa, questa storia promette di essere una bomba =) E cioè, capisci, era non so quanto tempo che non leggevo più niente di tuo o di chiunque altro ma ho riconosciuto lo stile neanche dalle prime righe, l'ho riconosciuto già dai titoli che hai scelto, praticamente, ed è stato emozionante come ritrovare qualcosa a cui eri affezionata e che avevi perso per strada. Un pò come tornare a casa, per molti versi.
Cioè, te la faccio breve perchè altrimenti diventa palloso, ma davvero mi sono tornati in mente i tempi del Chelsea Hotel e di quanto ci appassionavamo per le nostre storie e di quanto cercavamo di aiutarci a migliorare, anche, e poi sono tornati a ruota Marcos, e Manuel, e quell'eroico periodo lì^^... E' stata emotivamente una bella botta.^^
Alla prima lettura mi sono goduta la storia e basta, devo ammetterlo, ma già alla seconda ero lì che cercavo di capire fra le righe quanto e come tu fossi cambiata, in questi anni, come si fosse evoluto il tuo modo di scrivere, quanto potevo riconoscerti e quanto sorprendermi. Per molte cose, sei sempre tu. L'impronta è la tua, intendo - credo che ormai riconoscerei una tua storia anche se fosse anonima. Anche solo per come parli di Roma, guarda. Che solo tu.^^ Ma poi per la costruzione della trama, che come al solito si vede che è studiata e non buttata lì come spesso faccio io, seguendo unicamente l'ispirazione del momento. E poi per il lessico, che è sempre ricchissimo. Davvero, io imparo almeno una nuova parola per capitolo. Ogni volta.^^ E poi ovviamente i personaggi, le dinamiche. Che sono sempre conflittuali e non scontate, appassionanti, mature, realistiche, qualcosa che realmente ti prende e ti fa venir voglia di scoprire di più, vedere come evolverà, capire come riuscirai a risolvere gli intrecci... Bello, insomma. Il piacere di leggere una storia *per la storia* stessa.
E chiaramente, oltre questo, c'è anche il cambiamento. O la crescita, chiamala come vuoi. Perchè c'è, si sente - non è nulla di eclatante ma piuttosto un affinamento del talento che già avevi e che rende il tuo stile ancora più personale ed armonico. Si sente moltissimo anche l'elemento autobiografico, qui. Da quello sospetto che tu non abbia avuto anni facili, in università. Ma almeno ti sono serviti per scrivere un qualcosa di perfettamente integrato nella realtà come è questa storia. E gli scavi, che un pò ci vedevo Fabio e Alessandro. Un pò ci vedevo te.
Posso fare anche la fangirl della citazione iniziale di Indiana Jones?^^
Ecco, tutto questo per dirti che è stato bellissimo rileggerti dopo tanto tempo.
Riguardo alla storia in sè, io ti invidio SEMPRE prima di tutto le ambientazioni che davvero, a me non credo riuscirà mai di calarmi nel contesto di una città reale e di un reale tessuto sociale, quindi resto sempre profondamente affascinata dalla facilità con la quale ci riesci tu.
Ma, a parte questo, proprio è una storia che leggi d'un fiato e che ti prende fino dalle prime righe, una di quelle che vorresti ce ne fosse ancora quando arrivi in fondo a un capitolo... Si capisce, che mi è piaciuta?^^
Ora, lo scultore. Theo. L'elemento perturbante nell'esplosiva routine di un rapporto così articolato e affascinante come quello di F e A... Theo non può non incuriosirmi fino all'esagerazione, comprenderai^^. Perchè è così naif, nel modo in cui irrompe nella storia, che quasi ti fa tenerezza se non sentissi che proprio lui metterà una bomba da qualche parte, prima o dopo, e che non c'è assolutamente da prenderlo sottogamba. Che promette di essere il personaggio più profondo della storia, quello indimenticabile. E che finirò per amarlo ai livelli di Marcos, mi sa. Cioè, proprio a pelle. Me lo sento.^^
VOGLIO ASSOLUTISSIMAMENTE IL TERZO CAPITOLO, lavoraci. Perchè lo voglio.^^
Ah, e in tutto questo sproloquio quasi mi sto dimenticando di quotare questo: "Guardavano il cratere, ma non lo riconoscevano in loro stessi. Ora il cratere era in salotto, e aveva la forma del silenzio che li divideva." Che se mi scordavo di quotarlo era un delitto. Ma davvero^^.
Un bacio enorme Dany, vai assolutamente avanti!
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