QWERTYUIOP00,
finalmente ho avuto un po' di tempo a disposizione per incominciare a leggere la tua storia. Mi ha subito intrigato che fosse ambientata poco dopo i fatti di Oblivion, perché è un gioco a cui sono molto affezionato. Mi è anche piaciuto di aver già rivisto personaggi familiari, come quel fannullone del conte Terentius. Comincerò a leggere i capitoli con calma, e quando avrò finito esprimerò il mio parere complessivo. Se dovesse capitare che io abbia delle osservazioni o dei commenti specifici ad un capitolo, naturalmente lascerò un'apposita recensione, così non si ammucchia tutto alla fine :) Ti avviso subito che sono puntiglioso, e quando si tratta di storie che mi piacciono lo divento anche di più, quindi preparati :)
Ecco i miei appunti su questo capitolo:
- se decidi di narrare usando l'accoppiata imperfetto-passato remoto, allora questa forma dovrebbe essere mantenuta per tutta la narrazione. Perciò una frase come "Il vincente è quello che riconosce a che piano fermarsi" dovrebbe essere "Il vincente era quello che riconosceva a che piano fermarsi", anche se magari si cerca di esprimere una regola od una "verità assoluta". Poi, se questa frase la fai pensare direttamente dal tuo personaggio, cioè con un virgolettato, allora il tempo presente è giusto.
attenzione ai pronomi allocutivi di cortesia: quando parlano Terentius e Serbatus, si "danno del Lei" a vicenda. Se hai giocato ad Oblivion, o a Skyrim, gli unici giochi finora tradotti in italiano, avrai notato che nessun personaggio si rivolge ad un altro usando il "Lei" di cortesia; tutti si danno del "tu", dal conte al mendicante di strada. Se si vuole mostrare riverenza o rispetto, sarebbe più appropriato usare un titolo od un appellativo (ad esempio "mio signore"). Dal "Lei" passi anche al "Voi", quando la donna dell'albergo si rivolge a Serbatus. Il "Voi" sarebbe già più accettabile, ma finora l'ho sentito usare solo da chi si rivolgeva all'Imperatore, quindi molto raramente.
le proposizioni incidentali anderebbero messe sempre tra virgole, trattini o parentesi, altrimenti il senso dell'intera frase potrebbe perdersi. Se leggo "altri ricordano la grandiosa battaglia di Martin trasformatosi nell’incarnazione di Akatosh contro Mehrunes Dagon" allora potrei pensare che Martin si è trasformato nell'"incarnazione di Akatosh contro Mehrunes Dagon" tutto assieme. La forma corretta sarebbe "altri ricordano la grandiosa battaglia di Martin, trasformatosi nell’incarnazione di Akatosh, contro Mehrunes Dagon". Lo stesso varrebbe per "aveva affermato senza un certo orgoglio la locandiera" che sarebbe più compresibile come "aveva affermato, non senza un certo orgoglio, la locandiera".
A parte queste minuzie la tua scrittura mi sembra davvero pulita e scorrevole, quindi complimenti :) Alla prossima. |