Recensioni per
Fragile
di Horror_Vacui

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
05/05/20, ore 15:37
Cap. 1:

Ciao, Horror_Vacui! Ti avevo detto che sarei passata ^^ Nonostante non possa definirmi una gran amante delle poesie, anche una come me riesce ad apprezzare questo genere, se ben strutturato. Devo proprio ammettere di essere rimasta colpita dalla scelta delle tue parole e dal risultato che ne è scaturito, perché in poche righe hai saputo dar vita ad un effetto immediato e di forte impatto. Trapela una sensazione di sconfitta, se ne percepisce proprio il peso; si avverte come un senso di abbandono davanti all'ineluttabilità della vita e di ciò che, talvolta, ci presenta. Fa sentire inermi, schiacciati dalla prepotenza del tempo, che scorre inesorabile costringendoci ad accettare le nostre battaglie perse. Desideri e progetti sfumati, impotenti di fronte alla spietatezza del fallimento, dell'età che avanza... Personalmente ho percepito anche paura. Paura di arrivare a non poter più realizzare quei sogni nel cassetto, rimasti ad impolverarsi assieme ai giorni che passano. Nei tuoi versi predomina la fragilità d'animo e, proprio sul finale, con quel "frantuma" l'hai accentuata al massimo, facendo sentire irrimediabilmente persi. Bellissima, complimenti!

Recensore Veterano
04/07/17, ore 01:47
Cap. 1:

mhhh, mhhhh, Così su due piedi è difficile recensire, mi verrebbe da dire che è una lucida rappresentazione della vita e tuttavia so che molte persone apprezzano il vecchio concetto del bicchiere mezzo pieno : "l'ottimismo è il profumo della vita."
E' ben scritta, pulita e la punteggiatura assente portano a leggerla tutta di un fiato, il che almeno a me nel finale ha lasciato un concetto aperto un po' come se mi aspettassi che continuasse con una specifica della realtà sopracitata.
Comunque è tardi e non ti voglio annoiare oltre con le mie elucubrazioni . a conti fatti colpisce e mi è piaciuta *_^

Ribadisco la mia titubanza iniziale ritrovandomi a modificare e ad ampliare la recensione al di la dello stile ma più per i contenuti che almeno dal mio punto di vista può rappresentare un esempio di solitudine schiacciante che nel bene o nel male prima o poi tutti proviamo ( per cause diverse eh, mica siamo cloni). Un po' come se guardandoci intorno iniziassimo a chiederci se è il mondo che non capisce, quindi sbagliato, o siamo noi ad esserci persi qualcosa. Un urlo sordo rivolto al vuoto.... La smetto altrimenti finisco per crearci sopra castelli in aria.
(Recensione modificata il 05/07/2017 - 10:39 pm)

Recensore Master
15/08/15, ore 17:57
Cap. 1:

Ciao, cara. ^_^

Devi sapere che io amo la poesia ancor di più della prosa e non immagini quanto io ami leggerne (e comporne, quando ho l'occasione e l'ispirazione bussa alla mia porta).
Non potevo quindi non leggere queste tue parole e lasciarti un commento, ci tengo.

Anche le parole da te usate, qui, senza punteggiatura se non alla fine, che quindi fanno arrivare subito all'ultima parola, lasciano trasparire una fragilità non indifferente, perché leggendo il tutto in un respiro o quasi sembra che quando vuoi tornare indietro le parole si siano già sgretolate come pezzi di un cristallo che si rompe al minimo tocco.

Fragile, e soprattutto vulnerabile agli urti fisici.
Questa è l'immagine che si è stagliata nella mia mente, davvero vivida.

Così sono le nostre anime, che col tempo vengono spesso scalfite da dolori e sofferenze fino al punto di non ritorno, quando si viene spezzati.

Una di queste fonti di dolore è proprio la realtà che si scontra coi sogni e ne so qualcosa.
In queste parole mi sono specchiata e ritrovata e non posso far altro che complimentarmi con te perché con poche parole hai detto tanto.
Ti assicuro che non è facile, tutt'altro.

Alla prossima, un saluto e un abbraccio (alla Gianni Morandi),
Barbara

Recensore Master
15/08/15, ore 15:36
Cap. 1:

Salve!
Mi ha incuriosito molto il tuo componimento e quindi eccomi qui a recensire.
Ho apprezzato l'argomento, ossia la fragilità, qualcosa che ci rende più deboli, più statici e meno sognatori.
Una fragilità - quella della tua poesia - che si propaga in tutto il corpo, facendo sì che esso si appassisca fino ad arrivare al cuore che ha sopportato troppo peso e dinnanzi alla dura realtà si frantuma e con sé anche tutta la vita.
Bellissima poesia, veloce per la mancanza di punteggiatura e diretta al punto giusto.
Saluti,
-Bigin